Piano Invasi, 510 milioni per il finanziamento di 87 opere
Definito il primo stralcio del piano nazionale invasi: dopo aver selezionato una prima lista di 30 interventi per quasi 250 milioni di euro il mese scorso è stato perfezionato anche il Ddcm che approva ulteriori 57 interventi per 260 milioni.
Si tratta complessivamente di 87 interventi per un finanziamento totale di quasi 510 milioni di euro. Le risorse sono solo una parte dei fondi che il governo intende appostare sull'attività di costruzione o manutenzione delle dighe.
Le risorse investite sulle dighe rappresentano un contributo importante all'attività di prevenzione del rischio idrico e idrogeologico e costituiscono un pilastro della gestione della risorsa idrica per utilizzo agricolo ed energetico.
Durante il governo Renzi l'allora ministro delle Infrastrutture Del Rio aveva definitoun "piano dighe" da circa 300 milioni per 101 interventi, per la maggior parte localizzati nelle aree del Mezzogiorno. Il governo Conte è andato avanti su questa strada gettando le basi di un grande piano idrico di orizzonte pluriennale con una rilevante componente dedicata agli "invasi". Attingendo a risorse Fsc e a risorse stanziate dal maxi-fondo investimenti gestito tra Palazzo Chigi e Mef, è stato dato avvio al "piano nazionale invasi", che ha visto una anticipazione nel piano straordinario da quasi 250 milioni assegnati a 30 interventi selezionati in parte dal ministero delle Infrastrutture e in parte dal ministero delle Politiche agricole. Pochi giorni fa ha fatto seguito il piano stralcio dal 260 milioni assegnati ad altri 57 interventi.
Scorrendo le liste degli interventi finanziati dal Dm Mit-Mipaaft e del Dpcm dello scorso aprile, emerge una maggioranza di opere di taglio medio piccolo. Sono infatti solo 28 gli interventi di importo superiore alla soglia comunitaria, mentre gli altri 59 interventi sono sottosoglia.