Piemonte, Progetto Spina 1

Il progetto planovolumetrico dell’architetto Jan Störmer si distingue per il basso consumo di energia.
Il Priu – Piano di riqualificazione urbanistica di Spina 1, in attuazione del PRG, prevedeva un palazzo uffici, destinato alla sede unica della Regione Piemonte (dal 2001 al 2006). Riguardo all’altezza il PRG prevede una torre di 100 m per gli ambienti abitabili, più 15% per gli impianti tecnici. La Regione aveva poi portato i 115 m a 150 metri. Dopo il 2006, con lo spostamento del palazzo della Regione in area Avio, sono rimasti in loco i diritti edificatori che sono stati messi all’asta dalla Città, con l’aggiunta di 6.000 mq destinati a residenza, che con i 22.000 mq di uffici e 2.000 mq di ASPI fanno un totale di 30.000 mq. L’area è stata aggiudicata a Franco Costruzioni che ha incaricato l’architetto Benedetto Camerana del progetto. In seguito con la Città si è concordato di svolgere un concorso internazionale di progetto planovolumetrico, per scegliere un’idea e affiancare a Camerana un architetto esperto in edifici alti. Il concorso a inviti ha visto la partecipazione di Juurlink+ Geluk (Rotterdam), Iñaki Abalos (Madrid) e Jan Störmer (Amburgo), che nel giugno 2008 è risultato vincitore proponendo l’idea più razionale e adatta al contesto del viale della Spina. La proposta vincitrice prevede non una torre solitaria ma un suo sdoppiamento, che permette di separare in modo razionale l’edificio uffici e l’edificio residenziale, uniti da un alto basamento dedicato all’incontro e al commercio. La doppia torre forma così una “porta” che chiude in modo scenografico il viale della Spina. Il complesso sarà chiamato “Porta Europa”, in omaggio al percorso ferroviario che passa accanto ad essa in direzione della Francia. In particolare, questa soluzione permette di ridurre l’altezza dell’edificio principale, la torre uffici, a 95 m circa, impianti tecnici compresi, una altezza corretta per le proporzioni del viale della Spina e non eccessivamente fuori misura rispetto allo skyline torinese. Il progetto si distingue anche per il basso consumo di energia. Con l’aiuto di TransSolar si è sviluppata una doppia facciata interattiva che scherma gli interni dall’eccesso di carico solare; l’utilizzo di solai freddi a inerzia termica; l’alimentazione con l’acqua di falda. Il controllo del raffrescamento dell’edifico sarà dunque in gran parte gestito con sistemi rinnovabili e naturali. Il progetto inoltre propone un insieme di spazi per il pubblico che completeranno con successo la riqualificazione dell’ex area Materferro. Oltre alle attività di incontro contenute nel grande atrio passante, la città riceverà in dotazione un parco pubblico di circa 13.600 mq, un parcheggio pubblico di 253 posti auto, oltre ai 300 posti di parcheggio per gli uffici e le residenze.
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