Progetto ‘I giardini sospesi’

Con il progetto ‘I giardini sospesi’, FIM GROUP recupera e riqualifica un’area ex industriale di Varese come un grande polmone verde a finalità residenziale, direzionale e commerciale polifunzionale
Con il progetto ‘I giardini sospesi’, FIM GROUP recupera e riqualifica un’area ex industriale di Varese, di circa 19.000 mq per un valore di 50 milioni di euro, che si qualifica come un grande polmone verde a finalità residenziale, direzionale e commerciale polifunzionale. Il progetto si colloca nel quadro delle grandi opere di riqualificazione di pubblico interesse e utilità, come riconosce la stessa Regione Lombardia che con la legge 1/2007 ha dotato i Comuni di maggiori possibilità d’azione per promuovere il riutilizzo delle aree dismesse. Il masterplan, firmato dallo Studio Capelli Architettura & Associati di Milano, con la collaborazione di un pool di professionisti specializzati, come lo Studio Segre e lo Studio Mazzucchelli di Varese, prevede di sviluppare una superficie totale di 14.250 mq, suddivisi in 7.500 mq di residenziale per circa 80 abitazioni; 2.600 mq di direzionale e 4.200 mq di commerciale, a carattere prevalentemente polifunzionale, a supporto dei residenti. La restante area, circa 9.000 mq, è oasi verde che occupa la maggior parte della superficie interna, caratterizzata da un’ampia ‘piastra verde’, un giardino pensile che, oltre a dare il nome all’intero progetto, salta a piè pari la sottostante via Borghi creando una continuità visiva tra il giardino stesso e il Parco della Baragiola, destinato a circondarlo in futuro. Fondamentale il lavoro dell’architetto Patrizia Pozzi, paesaggista di grande esperienza, che ha curato il verde del progetto.
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