Rapporto 2013 Federcostruzioni
Costruzioni: mercato interno sempre più debole. Niente ripresa nel 2014
Il rapporto presentato da Federcostruzioni rispecchia il momento di estrema difficoltà che il mondo delle costruzioni sta affrontando. Dal 2008, anno in cui è iniziata la crisi, al 2012 il valore della produzione del settore si è ridotto di un quarto, causando una perdita di 80 miliardi di euro. Negativa anche la stima per il 2013 che ha fatto registrare un calo del 4%, e nel 2014, anche se la contrazione sarà più contenuta, il settore resterà in recessione, con un calo del valore della produzione del 2,9%. E la situazione poteva essere ben peggiore se a limitare il crollo non ci fosse stata la forte domanda estera.Il presidente di Ance e Federcostruzioni Paolo Buzzetti ha esortato le istituzioni a prendere immediate contromisure per affrontare questa drammatica situazione, “L’aggancio della ripresa internazionale non è scontato – ha commentato – è indispensabile rilanciare l’edilizia e allentare i parametri europei per far respirare l’economia”.
Tra le principali cause che stanno mettendo in ginocchio la filiera il credit crunch è sicuramente quella più preoccupante. “La mancanza di liquidità e la chiusura del sistema bancario verso il nostro settore - ha detto Buzzetti - costituiscono i fattori che maggiormente incidono sulle possibilità di una ripresa produttiva”. Positiva invece la forte predisposizione delle imprese ad una sempre maggiore innovazione, che per il presidente dell’Ance “dimostra il grande interesse per un diverso modo di produrre e di costruire, dove la sostenibilità, l’efficientamento energetico, l’attenzione a soluzioni costruttive di tipo nuovo sono i fattori decisivi della competitività”.
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