Riqualificare il 2% degli edifici ogni anno: è l’obiettivo chiesto dall’Europa per ridurre le emissioni di Co2
Teicos, impresa edile milanese, è stata l’unica azienda italiana invitata dal Building Performance Institute Europe, al tavolo di lavoro “Changemakers and Policy Dialogue” per capire come la riqualificazione energetica degli edifici possa contribuire a rispondere alle sfide climatiche e abitative del futuro
Secondo dati dello studio Symbola Cresme, il patrimonio edilizio italiano è il più grande d’Europa con 599 abitazioni per 1.000 abitanti rispetto a una media europea di 506. Secondo un’indagine ENEA si calcola un totale di 12 milioni di edifici residenziali (88%), rispetto a 1 milione e mezzo di edifici pubblici (pari all’11,9%) il 46,7% di queste strutture si trova in zone fredde, dove il tema dell’efficienza energetica assume un’importanza ancora maggiore.
Queste sono le riflessioni emerse in occasione del tavolo di lavoro Changemakers and Policy Dialogue organizzato da Building Performance Institute Europe al quale hanno partecipato Cecilia Hugony, AD di Teicos e presidente di Renovate Italy, la rete italiana che raccoglie numerose realtà imprenditoriali e no profit che promuovono attività e progetti per la riqualificazione energetica del costruito e che fa riferimento a Renovate Europe.
Riqualificare il 2% degli edifici ogni anno: è l’obiettivo posto dall’Europa nell’iniziativa “renovation wave” per aumentare la sicurezza energetica del nostro continente e ridurre le emissioni di CO2. Hugony ha presentato al Parlamento europeo la metodologia CoRen, che prevede la co-progettazione degli interventi di deep renovation insieme alla comunità condominiale, in un processo decisionale condiviso e fondato sulla comprensione del valore economico ed energetico dell’intervento.
Complessivamente Teicos ha ristrutturato 70 edifici dal 2019 e 2023, in buona parte con la metodologia CoRen e in parte grazie alla spinta data dai bonus vigenti, andando così a riqualificare in Lombardia una superficie complessiva di 213.465,90 metri quadrati che ha consentito un risparmio di energia annuo pari a 1514,50 GWh. In decine di appartamenti di questi edifici grazie al progetto SPICA, Spica (Sharing Power Information for Citizen Awareness), finanziato da Regione Lombardia, sono stati installati anche dei sensori per verificare il miglioramento del comfort ottenuto dopo la riqualificazione energetica. I dati rilevati sono stati studiati dall’Università di Padova, dipartimento di Ingegneria Industriale. Dalle analisi è emerso che gli appartamenti riqualificati migliorano notevolmente il comfort termico non solo in inverno ma anche in estate. Infatti, nei mesi più caldi, la riqualificazione ha portato un abbassamento medio di 2 °C dell’aria interna, rispetto alla situazione pre-intervento, addirittura nelle abitazioni prive di impianto di climatizzazione.