Riscaldamento domestico a biomassa: il contributo di Edilkamin

“Il riscaldamento a biomassa in Italia è un settore in costante evoluzione e crescita. Innovazione degli impianti, minor impatto ambientale, risparmio in bolletta, prezzo del combustibile facilmente controllabile, comfort termico: sono questi i principali fattori che determinano oggi la scelta di acquisto di un impianto di riscaldamento a biomasssa. Il consumatore risulta, tuttavia, ancora incerto nella scelta di acquisto o sostituzione di un impianto di riscaldamento già in uso e il mercato non sempre riconosce il contenuto di innovazione presente nei prodotti di ultima generazione e che si traduce in certificazioni ambientali, stelle di classificazione energetica, gestione autonoma, sicura e consapevole del combustibile.” Andrea Ferraro – Direttore Commerciale Edilkamin
Queste considerazioni hanno spinto l’azienda di Lainate che, grazie a una squadra composta da più di 400 persone, 1500 rivenditori, oltre 60 agenti e una capillare rete di distributori e centri di servizio tecnici, esporta con successo tecnologia, design e soluzioni innovative in più di 40 Paesi nel mondo, a fare un punto sul ruolo del riscaldamento a biomassa in Italia, sulle normative, l’impatto ambientale, l’innovazione tecnologica.
“Un buon utilizzo della biomassa è compatibile con una gestione forestale sostenibile. Le foreste coprono il 37% della superficie nazionale e sono in continua espansione: sono multifunzionali e la loro gestione deve tenere conto di esigenze ambientali, economiche e sociali. Ogni anno le foreste italiane incrementano la loro biomassa di 37,8Mmc (INFC,2015) e i prelievi corrispondono al 40% di questo incremento. La parte di incremento non prelevata è associata a un accumulo di carbonio anno dopo anno e quindi alla mitigazione del cambiamento climatico.  Ciò che è molto importante, per massimizzare i benefici climatici, è pianificare in modo consapevole i prelievi forestali. Bruciare biomassa non è climaticamente neutro nel breve termine, poiché genera un temporaneo debito di carbonio: tuttavia, può rappresentare un vantaggio a beneficio dell’ambiente se il prelievo di legname avviene seguendo una pianificazione responsabile. La valutazione cambia, quindi, radicalmente a seconda di come viene prelevato (frequenza e intensità dei prelievi) e utilizzato il legname: il principio di utilizzo a cascata del legno prevede che la risorsa legnosa abbia la vita più lunga possibile, per cui si prediligono gli usi materiali per usare solo gli scarti per fini energetici. In Europa il 49% delle biomasse energetiche proviene da scarti. Utilizzando i residui, una combustione a basso impatto ambientale è possibile e ha come vantaggio la riduzione del tempo di ripagamento del debito carbonico da parte delle foreste.”
Sebastian Brocco - Dottorando in Scienze Ambientali, Dipartimento di Scienze Ambientali dell'Università Statale di Milano, con specializzazione in gestione e pianificazione forestale.
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