UNI festeggia i 100 anni dalla fondazione
Dal 1921 a oggi: un secolo di normazione, il 26 gennaio cade l’anniversario dei 100 anni dalla fondazione di UNI.
Era il 26 gennaio del 1921 quando ANIMA Confindustria Meccanica varia fonda l’UNI: è passato un secolo – letteralmente – da quando viene costituito per rispondere a esigenze legate al mondo industriale meccanico e durante il quale, seguendo l’evoluzione della società e dell’economia italiana, UNI sviluppa il proprio ruolo a servizio di imprese, istituzioni, professionisti e consumatori.Garantire al consumatore la conformità e le caratteristiche di un prodotto o servizio che acquista, ai professionisti la possibilità di qualificarsi e differenziare la propria offerta sul mercato del lavoro e ai lavoratori condizioni di salute e sicurezza: ecco in cosa si concretizza il valore attuale della normazione. Ma non solo: la normazione ha anche il ruolo sociale di contribuire ad armonizzare la crescita e spingere l’innovazione verso l’accessibilità e il design for all, l’economia circolare e della condivisione, la sicurezza della società e del cittadino, le smart cities e le comunità e infrastrutture sostenibili.
Senza la normazione molti ambiti del lavoro e dell’attività umana sarebbero diversi: per esempio senza la UNI 286 del 1934 sarebbe stato impossibile pilotare un aereo, così come senza la UNI 7154 del 1973 le condizioni di lavoro non sarebbero così sicure o senza la più recente UNI EN 13432 si butterebbero i rifiuti ancora in un unico sacchetto indifferenziato. Grazie alla normazione si può dire che è un mondo diverso, “un mondo fatto bene”.
Il ruolo sociale della normazione è diventato clamorosamente evidente con l’esplosione della crisi sanitaria COVID-19: essendo l’Italia, in ordine temporale, il primo Paese europeo a essere stato colpito dalla pandemia, il ruolo di UNI è stato fondamentale per identificare e condividere con il CEN l’elenco di norme necessarie per affrontare l’emergenza e renderle quindi liberamente disponibili per supportare con riferimenti certi gli approvvigionamenti di dispositivi di protezione individuale, dispositivi medici e apparecchiature, nonché la riconversione delle linee di produzione.
“La normazione è nata 100 anni fa per rispondere alle esigenze dell’industria sull’interfacciabilità dei componenti” - ricorda Piero Torretta, Presidente UNI – “La prima fase della sua storia è stata caratterizzata dalla 'centralità del prodotto' per indirizzarsi, dagli anni ‘70 in poi, con l’evoluzione dei modelli organizzativi, verso la 'centralità del processo', e traguardare in questi ultimi anni alla 'centralità della persona', sia nel lavoro (il rapporto uomo macchina, i dilemmi dell’intelligenza artificiale) sia nella dimensione di consumatore e cittadino (tutele, diritti,chiara informazione). L’obiettivo per i prossimi anni ce lo ha suggerito il Consiglio UE, chiedendo che tutti i beni e i servizi europei siano conformi alle norme e agli standard europei, al fine di garantire la competitività dell’Europa, una concorrenza leale e accrescere la fiducia dei consumatori”.