Circ.Pres. 11/04/2005
Iniziative finalizzate al risparmio di energia (comma 2, art. 21, L.R. n. 4/2003). Direttive. Aggiornamento.
- Forma giuridica: Circolare
- Nazionale/Regionale: Leggi regionali
- Regione: Sicilia
- Categorico Leggi: Ambiente - Risparmio energetico
PREMESSA
La presente aggiorna la circolare del 3 luglio 2003 "Iniziative finalizzate al risparmio di energia. Direttive", pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana del 14 agosto 2003, che riporta un primo elenco non esaustivo delle iniziative che, alla luce della normativa vigente, ognuno dei dipartimenti, uffici o enti destinatari del 1° comma dell'art. 21 della legge regionale n. 4/2003 avrebbe potuto inserire, per quanto di rispettiva competenza, nella propria programmazione energetica relativa al triennio 2003-2005.
Gli obiettivi che si vogliono perseguire sono l'aggiornamento, ove necessario, di quanto riportato nella circolare sopracitata e la spiegazione, in maniera il più possibile divulgativa, dei concetti già esposti nella stessa.
INTERVENTI PROPOSTI
L'attento osservatore non può fare a meno di notare che la politica energetica incentrata sull'uso razionale dell'energia, sul contenimento dei consumi e sull'incremento dell'utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili viene continuamente invocata e che recenti provvedimenti la incentivano anche dal punto di vista legislativo.
Le problematiche attinenti l'argomento sembrano a prima vista di difficile approccio, ma spesso per limitare gli sprechi è sufficiente adottare semplici azioni tecnico-pratiche, come una corretta programmazione ed esecuzione degli interventi di manutenzione o l'utilizzo solo quando realmente necessario dei mezzi di consumo (lampade, PC, fan coils).
È opportuno realizzare preventivamente una diagnosi energetica del sistema edificio-impianti che generalmente prevede:
- analisi dell'edificio;
- analisi dell'impianto elettrico;
- analisi dell'impianto termico.
Solo dopo aver effettuato l'analisi energetica di ciascuna struttura, contemporaneamente all'analisi dei consumi elettrici e termici, si può passare all'individuazione degli opportuni interventi, volti al contenimento ed alla razionalizzazione dei consumi energetici, per i quali va valutato il vantaggio ottenibile in termini energetici e di ritorno economico.
1) Interventi di tipo gestionale
Accesso al libero mercato dell'energia elettrica
L'accesso al libero mercato dell'energia elettrica è stato caratterizzato negli ultimi mesi da alcuni cambiamenti. In ultimo l'autorità per l'energia elettrica e il gas ha adottato, con la deliberazione 30 giugno 2004, n. 107, alcune misure funzionali del disposto di cui all'art. 21, comma 1, lett. b), della direttiva europea n. 2003/54/CE del 26 giugno 2003. Con la suddetta direttiva viene a cessare il riconoscimento dello status di cliente idoneo basato, come disciplinato dal decreto legislativo n. 79/99 ed attuato con la deliberazione n. 20/2003, sul requisito tecnico consistente nel raggiungimento di una soglia di consumo di energia elettrica annua; pertanto diventano clienti idonei tutti i clienti non civili, escludendo, con tale termine, dal novero dei clienti idonei esclusivamente quelle persone fisiche o giuridiche che abbiano o debbano attivare forniture di energia elettrica per alimentare gli impieghi di un immobile adibito ad uso residenziale.
La deliberazione n. 107/2004, oltre ad abrogare la precedente deliberazione n. 20/2003, reitera la prescrizione agli esercenti il servizio di distribuzione e di vendita dell'energia elettrica al mercato vincolato dell'obbligo di informare i clienti finali divenuti idonei della facoltà di stipulare contratti di acquisto di energia elettrica con fornitori di propria scelta; si evidenzia, a tal proposito, che già con la fattura relativa al mese di settembre 2004 l'Enel ha provveduto ad informare lo scrivente dipartimento delle suddetta facoltà.
Nel precisare che le reti di trasporto sono ancora di proprietà dell'attuale ente distributore, la convenienza economica derivante da un eventuale cambio di fornitore di energia elettrica andrà comunque valutata utenza per utenza. In un prossimo futuro si potrà invece valutare la convenienza di eventuali offerte che consentiranno, così come avviene nel campo della telefonia da rete fissa, l'acquisto di un "pacchetto" di energia elettrica ad un costo fisso indipendente dai consumi effettivamente realizzati.
Accorpamento di utenze
La fornitura di energia elettrica da parte dell'ente distributore comporta il pagamento di una quota fissa mensile; laddove possibile, nell'ottica del taglio degli sprechi, risulta vantaggioso l'accorpamento di diverse utenze risparmiando così sui costi fissi.
Ottimizzazione dei contratti di fornitura
Spesso i contratti di fornitura di energia elettrica vengono stipulati e poi "dimenticati"; sarebbe invece opportuno analizzare e monitorare frequentemente le condizioni contrattuali, adeguando, quando possibile, i parametri di contratto al variare delle esigenze di prelievo.
2) Interventi tecnici di tipo elettrico
Rifasamento dell'impianto
Le apparecchiature elettriche assorbono dalla rete di alimentazione potenza elettrica. Una parte di questa, la potenza attiva, misurata in watt, serve alle macchine per fornire all'esterno il lavoro per il quale queste sono utilizzate (ad esempio calore, luce, movimento); la restante è la potenza reattiva, misurata in Var, che non serve all'apparecchiatura per produrre lavoro ma per il suo funzionamento.
Dalle due potenze si ricava il fattore di potenza, cos ?, che raggiunge valori non superiori all'unità. Tanto più basso è tale valore, tanto minore risulta, a parità di potenza elettrica assorbita e quindi pagata all'ente distributore, il lavoro reso dalla macchina.
Se anziché far pervenire la potenza e quindi l'energia reattiva dalle centrali di produzione la si produce in loco, si ottiene un risparmio a livello di produzione e di utilizzo delle linee di trasporto e di distribuzione.
Poiché il risparmio energetico è inquadrabile come un problema riguardante la collettività, le normative vigenti impongono il pagamento di una penale per quelle utenze che hanno valori del fattore di potenza inferiori a 0,894. In tali casi, occorre valutare se installare delle batterie di condensatori che hanno la funzione di produrre in loco l'energia reattiva necessaria.
Uno studio tecnico-economico potrà caso per caso fornire riscontri puntuali, anche se si può affermare che generalmente i costi di installazione vengono recuperati in tempi inferiori ai due anni. Per quanto concerne la progettazione di eventuali impianti, si rimanda a quanto riportato nella circolare del 3 luglio 2003.
Si fa presente che lo scrivente dipartimento ha provveduto all'installazione di un sistema di rifasamento che ha consentito, a fronte di una spesa iniziale di 2.400 euro, un risparmio economico, nel solo anno 2004, pari a 1.300 euro circa.
3) Economia di illuminazione
Sorgenti luminose
L'energia consumata per l'illuminazione rappresenta una grossa quota del consumo annuo. È opportuno quindi adottare degli accorgimenti per ridurre, a parità di servizio reso, l'impiego di energia elettrica per questa utilizzazione. A tal proposito, una scelta oculata delle sorgenti luminose artificiali può contribuire sia al risparmio di energia elettrica sia a fornire un maggiore comfort visivo.
L'evoluzione continua della tecnologia comporta l'abbattimento dei prezzi e appare, pertanto, opportuno aggiornare le valutazioni economiche fornite nella scorsa direttiva.
Si ipotizzi, quindi, di voler impiegare una lampada fluorescente da 11 W con un costo d'acquisto di circa 9 euro ed una vita utile di 6.000 ore (quest'ultimo dato viene assunto in maniera prudenziale visto che attualmente la loro durata arriva fino a 8.000 ore) al posto di una analoga, per flusso luminoso emesso, ad incandescenza da 60 W con un costo iniziale di 0,77 euro ed una durata presunta di 1.000 ore. Dai calcoli effettuati risulta che il risparmio energetico conseguibile nel primo anno di utilizzo comporterebbe una riduzione della spesa di energia elettrica di circa 13 euro con conseguente recupero dell'extracosto iniziale in poco più di 6 mesi. Prendendo a riferimento il periodo di vita utile della lampada a risparmio energetico (6.000 ore) e considerando un utilizzo medio di 2.000 ore/anno, si conseguirebbe, nei tre anni di possibile utilizzo, un risparmio economico di circa 35 euro.
Tale risparmio appare irrisorio con riferimento ad una sola lampada ma considerando un campione di 100 lampade il risparmio conseguibile, al netto dell'extracosto iniziale, sarebbe di 3.500 euro in tre anni.
Cablaggio plafoniere
Ulteriori accorgimenti da potere adottare riguardano l'alimentazione dei corpi illuminanti con alimentatori elettronici e l'utilizzo di sensori. I primi, che sostituiscono oggi i tradizionali alimentatori con reattori magnetici, permettono un risparmio energetico e un allungamento della vita utile del tubo. I secondi, presenti sul mercato in una vasta gamma dai tradizionali volumetrici ai più evoluti sensori di luminosità, permettono la regolazione del flusso luminoso adattandolo alle diverse esigenze con conseguente riduzione dei consumi.
4) Utilizzo delle fonti di energia rinnovabile
Le fonti energetiche rinnovabili, che annoverano fra i vantaggi senz'altro quello dell'assenza di emissioni inquinanti e la loro inesauribilità, risultano senza dubbio un'ottima alternativa all'utilizzo delle fonti di energia tradizionale nell'ottica di una razionalizzazione dell'uso delle fonti energetiche.
Con riferimento a quanto riportato nella circolare del 3 luglio 2003 più volte citata, si precisa che il calore recuperabile nei fumi di scarico e da impianti termici - da utilizzare per esempio per il funzionamento delle pompe di calore o delle più recenti macchine ad assorbimento - da impianti elettrici e da processi industriali è considerato fonte di energia assimilata alle rinnovabili.
Impianti fotovoltaici
Tra le iniziative mirate all'utilizzo e allo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili vi è certamente quella relativa all'utilizzo di pannelli fotovoltaici che consentono di trasformare l'energia solare in energia elettrica in modo diretto, silenzioso e senza alcun organo meccanico in movimento.
L'interesse per questa tecnologia è legato alle sue particolari caratteristiche quali: disponibilità diffusa della fonte solare, soprattutto in Sicilia, totale modularità (dai pochi watt ai megawatt), produzione di energia in vicinanza del carico, utilizzo di superfici marginali, elevata affidabilità, minima esigenza di manutenzione e soprattutto riduzione dell'inquinamento atmosferico.
Il funzionamento dei dispositivi fotovoltaici si basa sulla capacità di alcuni materiali semiconduttori, opportunamente trattati, di convertire l'energia della radiazione solare in energia elettrica senza bisogno di parti meccaniche in movimento. Il componente base di un impianto FV è la cella fotovoltaica; il collegamento di più celle consente di formare un generatore fotovoltaico che va dimensionato in base alla potenza necessaria all'utenza.
I vantaggi conseguibili dall'utilizzo di questa tecnologia sono sia economici che ambientali.
Dal punto di vista economico si produce energia elettrica da utilizzare per il proprio fabbisogno riducendo o annullando così l'acquisto della stessa dal fornitore attuale; le voci che confluiscono il costo di un sistema fotovoltaico sono: costi di investimento, costi d'esercizio (manutenzione e personale) e altri costi (assicurazioni e tasse). Nel corso degli ultimi due decenni il prezzo dei moduli è notevolmente diminuito e ad oggi occorrono circa 7-8 mila euro per kW di potenza installata.
Con riferimento ai benefici ambientali, è stato calcolato che un impianto realizzato in Sicilia con potenza di picco di 1 kW consente di evitare, nei trenta anni di vita utile considerati per l'impianto, l'emissione in aria di 26.587 kg. di CO2; si evidenzia che, per la realizzazione di un impianto di potenza di picco pari a 1 kW, occorrono dei pannelli che occuperanno una superficie pari ad 8 mq. e che un albero riesce ad assorbire solamente poco più di 7 kg. di CO2.
Proprio a causa dei costi elevati il mercato fotovoltaico ha vissuto un forte rallentamento soprattutto per l'assenza di adeguati meccanismi di incentivazione. Il programma Tetti fotovoltaici ha dato a tutto il comparto una forte accelerazione e negli ultimi anni in Sicilia sono stati realizzati diversi impianti soprattutto nel settore delle scuole pubbliche.
A tal proposito si ricorda che nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana dell'11 marzo 2005, n. 10, è stato pubblicato il "Bando relativo alle procedure per la richiesta e l'erogazione del contributo per la realizzazione di interventi finalizzati alla produzione di energia da fonti rinnovabili, proposti da soggetti pubblici nell'ambito della misura 1.17 del Complemento di programmazione del P.O.R. Sicilia 2000/2006". La presentazione delle istanze di contributo per gli aventi diritto deve avvenire entro 90 giorni dalla data di pubblicazione dello stesso bando nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Ulteriori informazioni potranno, comunque, essere acquisite contattando il dipartimento regionale industria.
5) Interventi di manutenzione
La corretta pianificazione e realizzazione delle opere di manutenzione contribuisce senza dubbio, oltre che a garantire una maggiore sicurezza sul luogo di lavoro, ad un risparmio economico; come esempio si consideri che il deposito di un pò di fuliggine e un bruciatore non tarato al meglio sono sufficienti per disperdere il 5% dell'energia prodotta da una centrale termica.
Per ciò che riguarda la manutenzione degli impianti termici è possibile riferirsi al D.P.R. n. 412/93 e successive modifiche ed integrazioni.
CONCLUSIONI
Nel rilevare che, forse per la novità dell'argomento trattato, solo pochi uffici hanno effettuato la prevista comunicazione entro il 30 maggio 2004, si ribadisce che i livelli di realizzazione del risparmio energetico conseguiti dovranno essere comunicati non oltre il 30 maggio di ogni anno, per gli ulteriori adempimenti previsti dall'art. 4, comma 2, della legge regionale n. 4/2003, al dipartimento del personale e dei servizi generali per ciò che riguarda l'Amministrazione regionale; per gli altri enti dovranno invece essere inoltrati al competente servizio degli stessi.
La presente aggiorna la circolare del 3 luglio 2003 "Iniziative finalizzate al risparmio di energia. Direttive", pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana del 14 agosto 2003, che riporta un primo elenco non esaustivo delle iniziative che, alla luce della normativa vigente, ognuno dei dipartimenti, uffici o enti destinatari del 1° comma dell'art. 21 della legge regionale n. 4/2003 avrebbe potuto inserire, per quanto di rispettiva competenza, nella propria programmazione energetica relativa al triennio 2003-2005.
Gli obiettivi che si vogliono perseguire sono l'aggiornamento, ove necessario, di quanto riportato nella circolare sopracitata e la spiegazione, in maniera il più possibile divulgativa, dei concetti già esposti nella stessa.
INTERVENTI PROPOSTI
L'attento osservatore non può fare a meno di notare che la politica energetica incentrata sull'uso razionale dell'energia, sul contenimento dei consumi e sull'incremento dell'utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili viene continuamente invocata e che recenti provvedimenti la incentivano anche dal punto di vista legislativo.
Le problematiche attinenti l'argomento sembrano a prima vista di difficile approccio, ma spesso per limitare gli sprechi è sufficiente adottare semplici azioni tecnico-pratiche, come una corretta programmazione ed esecuzione degli interventi di manutenzione o l'utilizzo solo quando realmente necessario dei mezzi di consumo (lampade, PC, fan coils).
È opportuno realizzare preventivamente una diagnosi energetica del sistema edificio-impianti che generalmente prevede:
- analisi dell'edificio;
- analisi dell'impianto elettrico;
- analisi dell'impianto termico.
Solo dopo aver effettuato l'analisi energetica di ciascuna struttura, contemporaneamente all'analisi dei consumi elettrici e termici, si può passare all'individuazione degli opportuni interventi, volti al contenimento ed alla razionalizzazione dei consumi energetici, per i quali va valutato il vantaggio ottenibile in termini energetici e di ritorno economico.
1) Interventi di tipo gestionale
Accesso al libero mercato dell'energia elettrica
L'accesso al libero mercato dell'energia elettrica è stato caratterizzato negli ultimi mesi da alcuni cambiamenti. In ultimo l'autorità per l'energia elettrica e il gas ha adottato, con la deliberazione 30 giugno 2004, n. 107, alcune misure funzionali del disposto di cui all'art. 21, comma 1, lett. b), della direttiva europea n. 2003/54/CE del 26 giugno 2003. Con la suddetta direttiva viene a cessare il riconoscimento dello status di cliente idoneo basato, come disciplinato dal decreto legislativo n. 79/99 ed attuato con la deliberazione n. 20/2003, sul requisito tecnico consistente nel raggiungimento di una soglia di consumo di energia elettrica annua; pertanto diventano clienti idonei tutti i clienti non civili, escludendo, con tale termine, dal novero dei clienti idonei esclusivamente quelle persone fisiche o giuridiche che abbiano o debbano attivare forniture di energia elettrica per alimentare gli impieghi di un immobile adibito ad uso residenziale.
La deliberazione n. 107/2004, oltre ad abrogare la precedente deliberazione n. 20/2003, reitera la prescrizione agli esercenti il servizio di distribuzione e di vendita dell'energia elettrica al mercato vincolato dell'obbligo di informare i clienti finali divenuti idonei della facoltà di stipulare contratti di acquisto di energia elettrica con fornitori di propria scelta; si evidenzia, a tal proposito, che già con la fattura relativa al mese di settembre 2004 l'Enel ha provveduto ad informare lo scrivente dipartimento delle suddetta facoltà.
Nel precisare che le reti di trasporto sono ancora di proprietà dell'attuale ente distributore, la convenienza economica derivante da un eventuale cambio di fornitore di energia elettrica andrà comunque valutata utenza per utenza. In un prossimo futuro si potrà invece valutare la convenienza di eventuali offerte che consentiranno, così come avviene nel campo della telefonia da rete fissa, l'acquisto di un "pacchetto" di energia elettrica ad un costo fisso indipendente dai consumi effettivamente realizzati.
Accorpamento di utenze
La fornitura di energia elettrica da parte dell'ente distributore comporta il pagamento di una quota fissa mensile; laddove possibile, nell'ottica del taglio degli sprechi, risulta vantaggioso l'accorpamento di diverse utenze risparmiando così sui costi fissi.
Ottimizzazione dei contratti di fornitura
Spesso i contratti di fornitura di energia elettrica vengono stipulati e poi "dimenticati"; sarebbe invece opportuno analizzare e monitorare frequentemente le condizioni contrattuali, adeguando, quando possibile, i parametri di contratto al variare delle esigenze di prelievo.
2) Interventi tecnici di tipo elettrico
Rifasamento dell'impianto
Le apparecchiature elettriche assorbono dalla rete di alimentazione potenza elettrica. Una parte di questa, la potenza attiva, misurata in watt, serve alle macchine per fornire all'esterno il lavoro per il quale queste sono utilizzate (ad esempio calore, luce, movimento); la restante è la potenza reattiva, misurata in Var, che non serve all'apparecchiatura per produrre lavoro ma per il suo funzionamento.
Dalle due potenze si ricava il fattore di potenza, cos ?, che raggiunge valori non superiori all'unità. Tanto più basso è tale valore, tanto minore risulta, a parità di potenza elettrica assorbita e quindi pagata all'ente distributore, il lavoro reso dalla macchina.
Se anziché far pervenire la potenza e quindi l'energia reattiva dalle centrali di produzione la si produce in loco, si ottiene un risparmio a livello di produzione e di utilizzo delle linee di trasporto e di distribuzione.
Poiché il risparmio energetico è inquadrabile come un problema riguardante la collettività, le normative vigenti impongono il pagamento di una penale per quelle utenze che hanno valori del fattore di potenza inferiori a 0,894. In tali casi, occorre valutare se installare delle batterie di condensatori che hanno la funzione di produrre in loco l'energia reattiva necessaria.
Uno studio tecnico-economico potrà caso per caso fornire riscontri puntuali, anche se si può affermare che generalmente i costi di installazione vengono recuperati in tempi inferiori ai due anni. Per quanto concerne la progettazione di eventuali impianti, si rimanda a quanto riportato nella circolare del 3 luglio 2003.
Si fa presente che lo scrivente dipartimento ha provveduto all'installazione di un sistema di rifasamento che ha consentito, a fronte di una spesa iniziale di 2.400 euro, un risparmio economico, nel solo anno 2004, pari a 1.300 euro circa.
3) Economia di illuminazione
Sorgenti luminose
L'energia consumata per l'illuminazione rappresenta una grossa quota del consumo annuo. È opportuno quindi adottare degli accorgimenti per ridurre, a parità di servizio reso, l'impiego di energia elettrica per questa utilizzazione. A tal proposito, una scelta oculata delle sorgenti luminose artificiali può contribuire sia al risparmio di energia elettrica sia a fornire un maggiore comfort visivo.
L'evoluzione continua della tecnologia comporta l'abbattimento dei prezzi e appare, pertanto, opportuno aggiornare le valutazioni economiche fornite nella scorsa direttiva.
Si ipotizzi, quindi, di voler impiegare una lampada fluorescente da 11 W con un costo d'acquisto di circa 9 euro ed una vita utile di 6.000 ore (quest'ultimo dato viene assunto in maniera prudenziale visto che attualmente la loro durata arriva fino a 8.000 ore) al posto di una analoga, per flusso luminoso emesso, ad incandescenza da 60 W con un costo iniziale di 0,77 euro ed una durata presunta di 1.000 ore. Dai calcoli effettuati risulta che il risparmio energetico conseguibile nel primo anno di utilizzo comporterebbe una riduzione della spesa di energia elettrica di circa 13 euro con conseguente recupero dell'extracosto iniziale in poco più di 6 mesi. Prendendo a riferimento il periodo di vita utile della lampada a risparmio energetico (6.000 ore) e considerando un utilizzo medio di 2.000 ore/anno, si conseguirebbe, nei tre anni di possibile utilizzo, un risparmio economico di circa 35 euro.
Tale risparmio appare irrisorio con riferimento ad una sola lampada ma considerando un campione di 100 lampade il risparmio conseguibile, al netto dell'extracosto iniziale, sarebbe di 3.500 euro in tre anni.
Cablaggio plafoniere
Ulteriori accorgimenti da potere adottare riguardano l'alimentazione dei corpi illuminanti con alimentatori elettronici e l'utilizzo di sensori. I primi, che sostituiscono oggi i tradizionali alimentatori con reattori magnetici, permettono un risparmio energetico e un allungamento della vita utile del tubo. I secondi, presenti sul mercato in una vasta gamma dai tradizionali volumetrici ai più evoluti sensori di luminosità, permettono la regolazione del flusso luminoso adattandolo alle diverse esigenze con conseguente riduzione dei consumi.
4) Utilizzo delle fonti di energia rinnovabile
Le fonti energetiche rinnovabili, che annoverano fra i vantaggi senz'altro quello dell'assenza di emissioni inquinanti e la loro inesauribilità, risultano senza dubbio un'ottima alternativa all'utilizzo delle fonti di energia tradizionale nell'ottica di una razionalizzazione dell'uso delle fonti energetiche.
Con riferimento a quanto riportato nella circolare del 3 luglio 2003 più volte citata, si precisa che il calore recuperabile nei fumi di scarico e da impianti termici - da utilizzare per esempio per il funzionamento delle pompe di calore o delle più recenti macchine ad assorbimento - da impianti elettrici e da processi industriali è considerato fonte di energia assimilata alle rinnovabili.
Impianti fotovoltaici
Tra le iniziative mirate all'utilizzo e allo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili vi è certamente quella relativa all'utilizzo di pannelli fotovoltaici che consentono di trasformare l'energia solare in energia elettrica in modo diretto, silenzioso e senza alcun organo meccanico in movimento.
L'interesse per questa tecnologia è legato alle sue particolari caratteristiche quali: disponibilità diffusa della fonte solare, soprattutto in Sicilia, totale modularità (dai pochi watt ai megawatt), produzione di energia in vicinanza del carico, utilizzo di superfici marginali, elevata affidabilità, minima esigenza di manutenzione e soprattutto riduzione dell'inquinamento atmosferico.
Il funzionamento dei dispositivi fotovoltaici si basa sulla capacità di alcuni materiali semiconduttori, opportunamente trattati, di convertire l'energia della radiazione solare in energia elettrica senza bisogno di parti meccaniche in movimento. Il componente base di un impianto FV è la cella fotovoltaica; il collegamento di più celle consente di formare un generatore fotovoltaico che va dimensionato in base alla potenza necessaria all'utenza.
I vantaggi conseguibili dall'utilizzo di questa tecnologia sono sia economici che ambientali.
Dal punto di vista economico si produce energia elettrica da utilizzare per il proprio fabbisogno riducendo o annullando così l'acquisto della stessa dal fornitore attuale; le voci che confluiscono il costo di un sistema fotovoltaico sono: costi di investimento, costi d'esercizio (manutenzione e personale) e altri costi (assicurazioni e tasse). Nel corso degli ultimi due decenni il prezzo dei moduli è notevolmente diminuito e ad oggi occorrono circa 7-8 mila euro per kW di potenza installata.
Con riferimento ai benefici ambientali, è stato calcolato che un impianto realizzato in Sicilia con potenza di picco di 1 kW consente di evitare, nei trenta anni di vita utile considerati per l'impianto, l'emissione in aria di 26.587 kg. di CO2; si evidenzia che, per la realizzazione di un impianto di potenza di picco pari a 1 kW, occorrono dei pannelli che occuperanno una superficie pari ad 8 mq. e che un albero riesce ad assorbire solamente poco più di 7 kg. di CO2.
Proprio a causa dei costi elevati il mercato fotovoltaico ha vissuto un forte rallentamento soprattutto per l'assenza di adeguati meccanismi di incentivazione. Il programma Tetti fotovoltaici ha dato a tutto il comparto una forte accelerazione e negli ultimi anni in Sicilia sono stati realizzati diversi impianti soprattutto nel settore delle scuole pubbliche.
A tal proposito si ricorda che nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana dell'11 marzo 2005, n. 10, è stato pubblicato il "Bando relativo alle procedure per la richiesta e l'erogazione del contributo per la realizzazione di interventi finalizzati alla produzione di energia da fonti rinnovabili, proposti da soggetti pubblici nell'ambito della misura 1.17 del Complemento di programmazione del P.O.R. Sicilia 2000/2006". La presentazione delle istanze di contributo per gli aventi diritto deve avvenire entro 90 giorni dalla data di pubblicazione dello stesso bando nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Ulteriori informazioni potranno, comunque, essere acquisite contattando il dipartimento regionale industria.
5) Interventi di manutenzione
La corretta pianificazione e realizzazione delle opere di manutenzione contribuisce senza dubbio, oltre che a garantire una maggiore sicurezza sul luogo di lavoro, ad un risparmio economico; come esempio si consideri che il deposito di un pò di fuliggine e un bruciatore non tarato al meglio sono sufficienti per disperdere il 5% dell'energia prodotta da una centrale termica.
Per ciò che riguarda la manutenzione degli impianti termici è possibile riferirsi al D.P.R. n. 412/93 e successive modifiche ed integrazioni.
CONCLUSIONI
Nel rilevare che, forse per la novità dell'argomento trattato, solo pochi uffici hanno effettuato la prevista comunicazione entro il 30 maggio 2004, si ribadisce che i livelli di realizzazione del risparmio energetico conseguiti dovranno essere comunicati non oltre il 30 maggio di ogni anno, per gli ulteriori adempimenti previsti dall'art. 4, comma 2, della legge regionale n. 4/2003, al dipartimento del personale e dei servizi generali per ciò che riguarda l'Amministrazione regionale; per gli altri enti dovranno invece essere inoltrati al competente servizio degli stessi.
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