EASY®DRY
BarrieraChimica

  • Caratteristiche tecnico prestazionali:
    Nelle murature di qualsiasi tipo, materiale o spessore, il problema dell’umidità ascendente è ampiamente conosciuto per i disagi strutturali, estetici e di manutenzione e per gli elevati costi energetici derivanti dalla perdita di coibentazione. Con EasyDry è stato raggiunto in pieno l’obiettivo di consentire a chiunque di risolvere definitivamente questo antico problema con attrezzature riutilizzabili di facilissimo utilizzo e formulati ecologici monocomponenti. Le nuove sacche contenitrici brevettate sono munite di doppia scala graduata (litri/centimetri) che consente la verifica immediata della quantità di formulato da impiegare in funzione dei diversi spessori della muratura da trattare. La possibilità di riutilizzare queste sacche, oltre a contribuire alla riduzione dei costi, garantisce il massimo rispetto per l’ambiente non disperdendo bottiglie o altri contenitori plastici “usa e getta” impiegati in alcuni casi per queste lavorazioni.
    I praticissimi diffusori autosigillanti riutilizzabili, unitamente al regolatore di flusso della sacca del sistema EasyDry facilitano enormemente le operazioni di trasfusione eliminando completamente i lavori di stuccatura normalmente necessari in corrispondenza dell’attaccatura trasfusore/muratura. 1. Sulle murature con i vecchi intonaci ancora in essere realizzare una linea orizzontale di fori quasi passanti interessando tutto lo spessore tranne gli ultimi 5 cm. Le perforazioni potranno essere effettuate indifferentemente con punte di diametro variabile da 15 a 30 millimetri. La distanza tra un foro e l’altro dovrà essere di 15 cm come pure l’altezza degli stessi dal pavimento.
    2. Con l’aiuto di un’asta metallica o di un bastoncino riempire il foro con cotone o ovatta industriale nel caso di murature disomogenee realizzate ad esempio in laterizio e/o pietra mista. Questa operazione non è invece necessaria per le murature in mattoni pieni, tufo o cemento.
    3. Inserire a pressione nei fori praticati gli appositi diffusori sigillanti dopo aver collegato gli stessi al tubicino della sacca contenitrice. Appendere al muro le sacche contenitrici con due chiodi oppure con altri sistemi di sostegno nel caso in cui vengano utilizzate le apposite maniglie metalliche. Controllare in questa fase che il regolatore di flusso posizionato sul tubicino della sacca risulti chiuso.
    4. Con l’aiuto di un innaffiatoio riempire le sacche contenitrici osservando le quantità indicate nelle scale graduate delle stesse. Procedere quindi all’apertura graduale del regolatore di flusso intervenendo sullo stesso in caso di necessità. I tempi medi di assorbimento del formulato possono variare da 30 a 90 minuti.
    5. Rimuovere i vecchi intonaci ed attendere almeno un giorno per ogni centimetro di spessore della muratura prima di procedere alla reintonacatura.
    6. Volendo lasciare successivamente le superfici “faccia a vista” si consiglia di applicare il protettivo specifico TRF500 ParaPioggia.
    7. In caso di nuova intonacatura applicare SEMPRE preventivamente le Boiacche Antisaline specifiche di sottofondo TRH745 TRB305.
    8. Con le nuove sacche brevettate a doppia graduazione la quantità di formulato da impiegare risulta di facilissima lettura e completamente a prova d’errore. Basterà infatti riempire la sacca tenendo conto dello spessore della muratura per avere istantaneamente sulla scala corrispondente la quantità di formulato da impiegare in ogni singolo foro corrispondente a circa 1,5 litri per metro lineare per murature di spessore cm 10, 3,0 litri per metro lineare per murature di spessore cm 20, 4,5 litri per metro lineare per murature di spessore cm 30, ecc. L’esclusivo formulato TRA112 è una soluzione monocomponente idroalcolica a base di silani modifiati con promotori alla penetrazione particolarmente indicati per l’idrofobizzazione di tutti i materiali da costruzione a bassa alcalinità. Impedisce la risalita dell’acqua diminuendo la tensione superficiale all’interno dei capillari rovesciandone la disposizione del “menisco” (da concavo a convesso) e bloccandone nel tempo ogni possibilità di risalita. Conseguenza di ciò la completa asciugatura di tutta la muratura soprastante interessata dal fenomeno.
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