Biosphera 3.0
Dall'esperienza di Biosphera 2.0, alla fine di un intenso percorso che l'ha vista protagonista di un lungo itinerario di esposizioni e di momenti di approfondimento, la casa della Energy Revolution fa il punto sui risultati ottenuti e si ripropone a Bolzano annunciando un remake interno ed esterno. Il nuovo modulo si chiamerà Biosphera 3.0 e sembra avere tutte le carte in regola per la portata innovativa delle sue soluzioni.
Partendo dall'osservazione e dai risultati della precedente versione, il progetto Biosphera 3.0 si propone di analizzare ancora di più il rapporto che intercorre tra involucro edilizio e fisiologia umana. Il modulo avrà dimensioni maggiori e avrà un layout capace di adattarsi ai diversi contesti in cui verrà posizionato.
L'obiettivo è di collocare Biosphera 3.0 accanto ad edifici con differenti destinazioni d’uso, per poter mettere a confronto i parametri e le condizioni psicofisiche di chi abita nelle due diverse strutture.
Biosphera 3.0 adotterà infatti una serie di accorgimenti tecnologici, in linea con la filosofia del Biophilic Design Scientifico, per ottenere un habitat in grado di aumentare il benessere psico-fisico, la concentrazione mentale e il potenziale di energia di chi abita all'interno e di indurre soddisfazione, gratificazione, produttività e salute. In particolare verranno sviluppati sistemi di filtrazione dell’aria a base vegetale e verrà attivato un rigoroso controllo degli inquinanti interni. Per ottimizzare il bilancio tra irraggiamento, evaporazione e conduzione, verranno inoltre installati sistemi di riscaldamento e raffrescamento radianti automodulanti e scanner termografici che interagiscano con i sistemi di climatizzazione.
Biosphera 3.0 è concepito in maniera modulare: i singoli moduli si possono assemblare e personalizzare adattandoli alle diverse situazioni di utilizzo: uffici, aule scolastiche e ospedali.
La rapidità di montaggio e l'assenza di impatto ambientale legato alla fase di cantiere fanno di Biosphera 3.0 la soluzione ideale da adottare anche in possibili situazioni di emergenza. Ciascun modulo è infatti facilmente trasportabile con un bilico su strada e il sistema di sollevamento pneumatico garantisce piena operatività dell'unità in tempi brevi. Il modulo potrà essere completamente autonomo e autosufficiente, anche in assenza di sole e senza alcun apporto esterno, per 30 giorni.
Il benessere dipende dall'ambiente
Le soluzioni di Biosphera 3.0 nascono dalla consapevolezza che il benessere psico-fisico è il risultato della sintonia che si viene a creare tra l'uomo e l'habitat che lo circonda. In particolare vengono considerati prioritari fattori quali l'elevato isolamento termoacustico, l'assenza di ponti termici e di infiltrazioni d'aria, il bilanciamento degli scambi termici tra uomo e ambiente, l'uniformità della temperatura superficiale e la qualità dell'aria. Un bracciale, collegato a quattro sensori, consentirà di monitorare gli effetti del comfort interno sulla persona che vi abita, grazie all'analisi di segnali fisiologici quali l'attività elettrodermica, il flusso sanguigno, la temperatura della pelle, ecc.
Biosphera 3.0 avrà dimensioni maggiori rispetto alla versione precedente: 15 m x 3 m x 3,4 h, con un peso di 26 ton. La certificazione, in partnership con l'agenzia italiana CasaClima e l'agenzia elvetica Minergie è prevista rispettivamente come CasaClima Gold e Minergie Passivhaus, unitamente agli accordi per la certificazione da parte del PEFC in termini di sostenibilità della filiera del legno.
Il progetto, promosso da Aktivhaus, raccoglie un network di collaborazione attualmente composto da 5 dipartimenti di 4 università, 6 start up, 3 enti certificatori, 25 tecnici tra interior designer, architetti, ingegneri, biologi, fisici, medici e neuroscienziati.
La realizzazione di Biosphera 3.0 si deve anche al fattivo contributo di un pool di aziende. Come per la versione precedente, ROCKWOOL fornirà i sistemi di isolamento in lana di roccia e sarà l'unica azienda di riferimento per un ambito, quello dell'isolamento termo-acustico, che riveste un'importanza fondamentale nella realizzazione del modulo, autosufficiente sul piano energetico.