Caselli Daziari - Milano
Un'importante intervento di restauro per gli ex Caselli Daziari in Piazza Sempione a Milano appartengono al complesso Monumentale dell’Arco della Pace e furono realizzati nel 1838. Sorgono nel pieno centro di Milano, tra le più importanti opere storico-architettoniche della città.

I lavori di restauro sono stati eseguiti con lo scopo di riconsegnare alla città due opere di straordinario valore simbolico, architettonico e culturale. In quest’ottica i due ex Caselli Daziari verranno gestiti da Pessina, tramite un contratto di concessione della durata di 30 anni, che prevede la progettazione, ristrutturazione e gestione dei servizi che verranno ospitati all’interno dei Dazi.
I Caselli Daziari sorgono in un’ importante area pedonale nel pieno centro di Milano circondata da eleganti edifici ed all’interno di una zona molto vitale che accoglie frequentatori quotidiani, ma anche turisti ed un pubblico internazionale attratto anche da eventi culturali e musicali, che spesso trovano spazio nella Piazza Sempione. Il complesso Monumentale è inoltre localizzato nella zona in cui sorgono le più importanti emergenze storico architettoniche della città di Milano quali l’Arena Civica, il museo della Triennale, il Parco Sempione ed il Castello Sforzesco che attirano annualmente milioni di turisti.
Il progetto di riuso ha richiesto un approccio complesso, per mantenere un dialogo tra la conversazione dell’architettura del XVIII secolo e le funzioni della Milano contemporanea.
L’Agenzia del Demanio ha valutato la necessità di fornire al complesso dei Caselli Daziari una valorizzazione adeguata all’importante valore storico artistico degli immobili, riconoscendo perciò nella destinazione turistico – culturale quella più idonea per la loro rifunzionalizzazione, tenuto conto che gli stessi necessitano di importati investimenti economici non sostenibili direttamente dallo Stato per assenza di fondi.
La rinfunzionalizzazione mira a rendere il sito uno spazio culturale, vivo e ricco di interscambi, un “polo” delle eccellenze milanesi e italiane, in grado di coinvolgere i cittadini, riscoprendo la bellezza, l’arte, il gusto, i talenti ed il senso di appartenenza al territorio. Il Casello di Levante, con una superficie di 743 mq, sarà dedicato all’organizzazione di eventi di tipo culturale, mentre il Casello di Ponente, 790 mq, ospiterà eventi sul tema della valorizzazione enogastronomica.
I lavori hanno visto in primo luogo la pulizia e il restauro architettonico delle facciate esterne. In un secondo momento sono stati svolti i lavori di riqualificazione degli spazi interni. Il recupero effettuato dei Dazi restituirà ai cittadini un luogo di incontro e aggregazione, un laboratorio attivo di cultura, un punto di riferimento per la ricerca comune di benessere sociale e di qualità della vita. I due caselli vivranno sotto questo stesso concept, uno strettamente legato all’altro, entrambi dedicati all’eccellenza del territorio. Un Casello avrà vocazione soprattutto culturale, valorizzando le eccellenze di Milano e della Lombardia, un insieme di incontri, reading, multimedialità e presentazioni a cui i cittadini potranno anche partecipare.
Un polo culturale di incontro che unirà eventi pubblici, destinati a Milano, ai giovani talenti, alle eccellenze artigiane, ai libri, alla multimedialità. Il secondo casello avrà la stessa strategia ma declinata nella salvaguardia e valorizzazione enogastronomica di Milano, della Lombardia e dell’Italia. Quello di Levante che diventerà per cui un polo del food dotato di strutture di ristorazione capace di ospitare eventi legati alla cultura gastronomica. Mentre il Casello di Ponente diventerà un polo versatile dell'arte e del territorio.
Pessina Costruzioni ha una lunga storia di successo come concessore di edifici storici. L’impresa ha grande esperienza nella gestione del recupero e della rifunzionalizzazione di immobili culturalmente rilevanti per il patrimonio italiano, come dimostra l’intervento di Restauro di Palazzo Bagatti Valsecchi a Milano.
Insieme alla salvaguardia dell’edificio, alla tutela delle sue caratteristiche materiali e storico artistiche e alla conservazione dell’integrità degli organismi architettonici, Pessina ha infatti saputo coniugare interventi integrati per valorizzarne l’identità, aprendo gli spazi alla città ed inserendo all’interno di esso quelle funzioni che potessero modernizzare e rendere fruibili tutti gli spazi monumentali anche in relazione alle caratteristiche del tessuto urbano e dell’insediamento.
Andando a intervenire su edifici storici vincolati, il criterio di inserimento di tutte le nuove aggiunte è stato quello di una funzionalità alla ricerca del massimo livello di performance, salvaguardando la compatibilità tecnico funzionale e d’aspetto con l’architettura storica.
Ogni nuovo oggetto introdotto si caratterizza per la riconoscibilità, mantiene distacco con l’esistente ed evidenzia la lettura di un nuovo elemento.
A seguito dei sopralluoghi e dalle analisi delle documentazioni storiche si è provveduto ad identificare tutte le superfetazioni di epoca più o meno recente risultate incongrue all’impianto originario dell’edificio per le quali si è proposta una rimozione.
Le opere di demolizioni sono state suddivise in due categorie: adattamento strutturale ed adattamento funzionale.
Per adattamento strutturale sono state intese quelle opere di demolizione che hanno l’obiettivo di introdurre elementi indispensabili alla riconfigurazione dell’impianto architettonico (ascensori e montacarichi, nuova scala, servizi igienici ecc.) e sono ripetute in modo speculare per i due caselli. Per l’adattamento funzionale sono state previste quelle opere che, data la specificità dell’attività da svolgere presente nel programma di valorizzazione, hanno necessitato di ampliamenti dei varchi esistenti per un migliore sfruttamento dei locali. Tali interventi sono stati proposti per la maggior parte per il casello di Levante mentre per quello di Ponente si è teso ad una riproduzione e a un ripristino della configurazione originaria.
La passerella pedonale che attraversa lo spazio cavo monumentale dell’atrio è l’intervento di maggiore impatto architettonico. Tale elemento da una parte tiene conto della necessità di mettere in relazione fisica due parti degli immobili altrimenti disgiunte dall’altra coglie l’opportunità di valorizzare una vista inedita dello spazio dell’atrio in posizione ravvicinata alla volta. Questa nuova struttura è prevista per entrambi i Caselli e si è optato per l’inserimento della stessa tra le mensole esistenti dei ballatoi al fine di dare ulteriore forza a una presenza strutturale importante. Da un punto di vista strutturale si tratta di una composizione di tubolari in acciaio a sezione variabile con costolature di irrigidimento. L’attacco perimetrale sul bugnato è risolto tra le mensole esistenti con una piastra direttamente ancorata a parete.
I materiali utilizzati sono: l’acciaio con trattamento ferro micaceo per l’intradosso del ponte, pavimentazione in beola e parapetti in vetro.
L’introduzione di elementi vetrati a chiusura degli accessi monumentali si è basata su soluzioni di minimo impatto e quindi una massima riduzione delle dimensioni della struttura a sostegno delle superfici vetrate. L’obiettivo è stato quello di ridurre sia le specchiature dei vetri sia di conseguenza la loro struttura di sospensione. La suddivisione delle lastre per Arco e Vestibolo ha seguito le regole geometriche degli edifici al fine di non alterare la coerenza costruttiva.
Per quanto riguarda invece le scale esistenti, saranno oggetto di interventi di restauro e valorizzazione con l’eliminazione delle superfetazioni costruite nel corso degli anni.
Nel Casello di Ponente è necessaria la costruzione di una nuova scala per la messa a norma dell’edificio alla destinazione d’uso espositiva prevista, che sarà strutturata con mensole metalliche con finitura ferro micacea e gradini in pietra, materiali compatibili ma linguaggio differente per distinguerla da quelle storiche presenti.
- Campo di Intervento: FINITURE E RECUPERO