Ex convento di Presicce - Presicce (Lecce)
Termointonaco Laterlite, nella versione a base calce idraulica naturale NHL 3.5, è il prodotto scelto per l'intervento di riqualificazione ed efficientamento energetico dell'ex Convento dei Padri Carmelitani a Presicce, in provincia di Lecce.
Presicce è un comune italiano di 5.583 abitanti della provincia di Lecce in Puglia. Situato nel basso Salento, fa parte dei comuni appartenenti alla cosiddetta regione delle serre salentine. Aderisce all'Associazione Nazionale Città dell'Olio ed è conosciuta anche come la "Città degli ipogei", per la presenza di numerosi frantoi sotterranei. Inoltre a partire dal 2011 è entrato a far parte dell'associazione" i Borghi più belli d'Italia".
La Chiesa del Carmine, con l'annesso convento dei Padri Carmelitani dedicato a san Giovanni Battista, sorse a Presicce nella seconda metà del XVI secolo, in seguito a una donazione di un cittadino ai Carmelitani di Lecce. La chiesa è di pregevole interesse artistico, con l'altare maggiore in pietra leccese finemente scolpito con colonne tortili ricche di intagli, bassorilievi e statue e che vede ancora presenti il coro e il pulpito in legno.
Il convento, soppresso una prima volta nel 1652, ha ospitato i frati sino al 1809, anno in cui fu soppresso definitivamente e incamerato dallo Stato. Ceduto successivamente all'amministrazione comunale, nel 1883 subì una prima ristrutturazione necessaria per adattarlo ad ospitare il municipio, la pretura, la scuola e le prigioni. Una seconda ristrutturazione venne poi effettuata fra il 1930 e il 1935.
Il convento, che oggi ospita il comando di polizia municipale, la biblioteca comunale ed è destinato a sede di attività socio-culturali, ha subito nel corso dei tempi diversi rimaneggiamenti e ad un certo punto si è reso necessario un intervento di riqualificazione ed efficientamento energetico (denominazione ufficiale: "Riqualificazione ed efficientamento energetico dell'Immobile Comunale ex Convento dei Padri Carmelitani San Giovanni Battista").
Tra le diverse azioni e lavorazioni previste, sono stati effettuati interventi di isolamento dell'involucro, incrementando l'efficienza termica delle pareti, grazie all’utilizzo di intonaco termico, rifacendo il pacchetto di copertura con nuovi massetti e strati isolanti e riposizionando il rivestimento originale, realizzando vespai, installando impianti ad alta efficienza, in particolare utilizzando la geotermia
Per quanto riguarda le murature, il progetto imponeva di realizzare un miglioramento delle prestazioni di isolamento delle pareti senza intervenire all'esterno con un classico cappotto, per evidenti motivazioni estetiche e conservative.
"L’indicazione era di operare all’interno utilizzando intonaco termico, nello specifico del tipo "fibrato" in quanto si trattava di una struttura in muratura molto antica e sottoposta nel tempo a molti interventi e rifacimenti successivi, fatto che rendeva necessario garantire compattezza, stabilità e continuità al nuovo strato" - racconta l’Arch. Antonio Collazzo, Direttore tecnico di cantiere dell'impresa Capriello Vincenzo s.r.l. di Napoli che ha curato gli interventi -. "Abbiamo scelto di utilizzare per la prima volta Termointonaco Laterlite e ne siamo molto soddisfatti. Si è fatto apprezzare per la facilità di preparazione e l'eccellente lavorabilità, anche in spessori di un certo rilievo come in questo caso, dove abbiamo posato per 3-4 cm, dovendo regolarizzare le finiture esterne rispetto alle angolature portanti, che presentavano un’architettura disomogenea, talvolta anche fuori piombo.
L’applicazione è stata fatta su circa 1.800 m2 di muratura portante in tufo dello spessore di circa 50 cm, con una macchina intonacatrice convenzionale."
Importante nella scelta, vista la specificità delle murature oggetto dell'intervento, è stata la sostenibilità della miscela; prosegue Collazzo: "Il prodotto è stato scelto anche perchè la sua miscela è costituita da materiali naturali quali la calce e il vetro e nella posa il prodotto si è rivelato decisamente più leggero di altri materiali. La parete è stata poi finita con rasante a base calce e pittura silossanica".
Soddisfazione da parte dell'impresa per quanto riguarda le caratteristiche del prodotto; e le prestazioni? "Ottime risposte" - risponde Collazzo - "le abbiamo avute dal prodotto anche per quanto riguarda la compattezza e la resistenza una volta applicato e quindi asciugato, così come il comportamento termico della muratura, che sarà possibile valutare meglio nei mesi a venire ma che già ora ci aspettiamo essere all'altezza delle aspettative."
Termointonaco Laterlite nella versione a base calce idraulica naturale NHL 3.5, è l’intonaco termoisolante premiscelato certificato per la Bioedilizia. Il premiscelato è prodotto con l'impiego di vetro espanso come aggregato riciclato, leggero, resistente e isolante, e la calce idraulica naturale (NHL 3.5) come legante. Grazie a queste caratteristiche il prodotto Termointonaco Laterlite è certificato ANAB-ICEA per l’applicazione in bioedilizia. La particolare formulazione consente di ottenere, con un unico prodotto, resistenza meccanica, traspirabilità ed elevate prestazioni di isolamento termico. Termointonaco Laterlite è quindi una soluzione ecologica, innovativa e alternativa alle diverse soluzioni disponibili sul mercato, sviluppata per migliorare l’isolamento termico delle murature nelle nuove costruzioni come nelle ristrutturazioni edilizie, anche di pregio storico, ed è adatto per l’applicazione sia in esterni che in interni. Macroporoso, pronto da impastare con acqua, a macchina e a mano, e applicare sul supporto, Termointonaco Laterlite è in grado di offrire ottime prestazioni: innanzitutto di isolamento termico, con basso valore di conducibilità termica (λ pari a 0,086 W/mK) e con traspirabilità in tutte le condizioni di utilizzo e di resistenza al fuoco (Euroclasse A1, incombustibile). Pratico e sicuro da applicare, non necessita di trattamenti consolidanti superficiali: infatti, a maturazione avvenuta, si procede direttamente alla posa della tradizionale rasatura (semplice o armata).
La Chiesa del Carmine, con l'annesso convento dei Padri Carmelitani dedicato a san Giovanni Battista, sorse a Presicce nella seconda metà del XVI secolo, in seguito a una donazione di un cittadino ai Carmelitani di Lecce. La chiesa è di pregevole interesse artistico, con l'altare maggiore in pietra leccese finemente scolpito con colonne tortili ricche di intagli, bassorilievi e statue e che vede ancora presenti il coro e il pulpito in legno.
Il convento, soppresso una prima volta nel 1652, ha ospitato i frati sino al 1809, anno in cui fu soppresso definitivamente e incamerato dallo Stato. Ceduto successivamente all'amministrazione comunale, nel 1883 subì una prima ristrutturazione necessaria per adattarlo ad ospitare il municipio, la pretura, la scuola e le prigioni. Una seconda ristrutturazione venne poi effettuata fra il 1930 e il 1935.
Il convento, che oggi ospita il comando di polizia municipale, la biblioteca comunale ed è destinato a sede di attività socio-culturali, ha subito nel corso dei tempi diversi rimaneggiamenti e ad un certo punto si è reso necessario un intervento di riqualificazione ed efficientamento energetico (denominazione ufficiale: "Riqualificazione ed efficientamento energetico dell'Immobile Comunale ex Convento dei Padri Carmelitani San Giovanni Battista").
Tra le diverse azioni e lavorazioni previste, sono stati effettuati interventi di isolamento dell'involucro, incrementando l'efficienza termica delle pareti, grazie all’utilizzo di intonaco termico, rifacendo il pacchetto di copertura con nuovi massetti e strati isolanti e riposizionando il rivestimento originale, realizzando vespai, installando impianti ad alta efficienza, in particolare utilizzando la geotermia
Per quanto riguarda le murature, il progetto imponeva di realizzare un miglioramento delle prestazioni di isolamento delle pareti senza intervenire all'esterno con un classico cappotto, per evidenti motivazioni estetiche e conservative.
"L’indicazione era di operare all’interno utilizzando intonaco termico, nello specifico del tipo "fibrato" in quanto si trattava di una struttura in muratura molto antica e sottoposta nel tempo a molti interventi e rifacimenti successivi, fatto che rendeva necessario garantire compattezza, stabilità e continuità al nuovo strato" - racconta l’Arch. Antonio Collazzo, Direttore tecnico di cantiere dell'impresa Capriello Vincenzo s.r.l. di Napoli che ha curato gli interventi -. "Abbiamo scelto di utilizzare per la prima volta Termointonaco Laterlite e ne siamo molto soddisfatti. Si è fatto apprezzare per la facilità di preparazione e l'eccellente lavorabilità, anche in spessori di un certo rilievo come in questo caso, dove abbiamo posato per 3-4 cm, dovendo regolarizzare le finiture esterne rispetto alle angolature portanti, che presentavano un’architettura disomogenea, talvolta anche fuori piombo.
L’applicazione è stata fatta su circa 1.800 m2 di muratura portante in tufo dello spessore di circa 50 cm, con una macchina intonacatrice convenzionale."
Importante nella scelta, vista la specificità delle murature oggetto dell'intervento, è stata la sostenibilità della miscela; prosegue Collazzo: "Il prodotto è stato scelto anche perchè la sua miscela è costituita da materiali naturali quali la calce e il vetro e nella posa il prodotto si è rivelato decisamente più leggero di altri materiali. La parete è stata poi finita con rasante a base calce e pittura silossanica".
Soddisfazione da parte dell'impresa per quanto riguarda le caratteristiche del prodotto; e le prestazioni? "Ottime risposte" - risponde Collazzo - "le abbiamo avute dal prodotto anche per quanto riguarda la compattezza e la resistenza una volta applicato e quindi asciugato, così come il comportamento termico della muratura, che sarà possibile valutare meglio nei mesi a venire ma che già ora ci aspettiamo essere all'altezza delle aspettative."
Termointonaco Laterlite nella versione a base calce idraulica naturale NHL 3.5, è l’intonaco termoisolante premiscelato certificato per la Bioedilizia. Il premiscelato è prodotto con l'impiego di vetro espanso come aggregato riciclato, leggero, resistente e isolante, e la calce idraulica naturale (NHL 3.5) come legante. Grazie a queste caratteristiche il prodotto Termointonaco Laterlite è certificato ANAB-ICEA per l’applicazione in bioedilizia. La particolare formulazione consente di ottenere, con un unico prodotto, resistenza meccanica, traspirabilità ed elevate prestazioni di isolamento termico. Termointonaco Laterlite è quindi una soluzione ecologica, innovativa e alternativa alle diverse soluzioni disponibili sul mercato, sviluppata per migliorare l’isolamento termico delle murature nelle nuove costruzioni come nelle ristrutturazioni edilizie, anche di pregio storico, ed è adatto per l’applicazione sia in esterni che in interni. Macroporoso, pronto da impastare con acqua, a macchina e a mano, e applicare sul supporto, Termointonaco Laterlite è in grado di offrire ottime prestazioni: innanzitutto di isolamento termico, con basso valore di conducibilità termica (λ pari a 0,086 W/mK) e con traspirabilità in tutte le condizioni di utilizzo e di resistenza al fuoco (Euroclasse A1, incombustibile). Pratico e sicuro da applicare, non necessita di trattamenti consolidanti superficiali: infatti, a maturazione avvenuta, si procede direttamente alla posa della tradizionale rasatura (semplice o armata).