Il consolidamento e l’adeguamento sismico per il municipio a Certaldo

L’intervento di consolidamento e rinforzo strutturale e antisismico di un edificio ottocentesco ha visto protagoniste le soluzioni Laterlite, leggere, isolanti, resistenti e pratiche in cantiere.
Sede di insediamenti già in epoca etrusca e romana, Certaldo è un borgo storico medioevale situato in provincia di Firenze, ricco di edifici di interesse storico e artistico. Il Municipio di piazza Boccaccio 13 è composto da 5 livelli di struttura, con un’altezza di interpiano di circa 4,5 m suddivisi tra seminterrato, piano terra, piano primo, piano secondo e sottotetto.

L’edificio è stato realizzato mediante tecniche costruttive in uso nel tardo Ottocento e presenta una struttura verticale in muratura portate mista di pietrame e laterizio, e una struttura orizzontale costituita da volte in laterizio e solai lignei. Nel corso del secolo scorso non sono stati fatti lavori di consolidamento e ammodernamento della struttura, se non l’inserimento di un volume tecnico sul retro, del balcone sul prospetto frontale con la trasformazione delle finestre in portefinestre, il rifacimento dei servizi igienici e, negli anni ’80-’90, la sostituzione del tetto e l’adeguamento alla normativa sulle barriere architettoniche.

Nel 2020 l’edificio è stato sottoposto a indagini preliminari di verifica della vulnerabilità sismica e della stabilità statica che hanno evidenziato criticità nei solai di piano, che risultavano inadeguati a sostenere i carichi di progetto e più in generale erano ormai non in linea con le nuove prescrizioni legislative. Da qui la necessità di avviare un intervento di consolidamento e adeguamento sismico: dall’analisi redatta dall’Ing. Patrizio Lisi di Studio Eidos ha preso forma il progetto di consolidamento e ristrutturazione, con lo stesso Lisi incaricato come progettista degli interventi strutturali. Gli interventi – realizzati nel corso del 2021 - hanno previsto varie azioni, tra cui la rimozione dei controsoffitti e del solaio sottotetto, la sostituzione di tramezzature in muratura con cartongesso, il ridimensionamento di aperture e realizzazione di intonaci armati, rinforzo dei pilastri, rinforzo dei solai a volta e recupero e consolidamento dei solai in legno.

Il consolidamento ha rappresentato una delle fasi più importanti del progetto di riqualificazione e l’impresa esecutrice Cerbone ha potuto fare affidamento a una soluzione collaudata come il sistema di consolidamento strutturale dei solai Leca sviluppato da Laterlite. Utilizzabile su solai in legno, calcestruzzo, acciaio e in laterizio armato tipo SAP, questa soluzione permette di aumentarne la portata anche fino al 200%, migliorare il comportamento antisismico della struttura, incrementarne la rigidità limitando inflessioni e vibrazioni, infine migliorare anche l’isolamento termico, acustico e la resistenza al fuoco del solaio.

Il sistema di consolidamento dei solai si basa sulla formazione di una nuova soletta in calcestruzzo strutturale leggero Leca CentroStorico, perfettamente interconnessa al solaio esistente grazie all’impiego dei Connettori CentroStorico, in grado di aumentare la resistenza e rigidezza del solaio esistente, incrementandone anche la portata. In questo caso, è stato utilizzato il sistema Perimetro Forte con circa 1.330 Connettori Perimetrali CentroStorico per il consolidamento antisismico delle murature. Perimetro Forte è l’innovativo sistema certificato e brevettato di cerchiatura perimetrale con funzione di consolidamento antisismico composto da Connettore Perimetrale e Ancorante Chimico. Grazie all’efficace collegamento solaio-pareti, il sistema contribuisce a realizzare il “comportamento scatolare” dell’edificio e a ridurre la vulnerabilità dell’edificio.

La soletta collaborante in calcestruzzo leggero Leca, collegata al solaio e alle pareti esistenti tramite i Connettori Perimetrali, consente di ridurre il peso gravante sulle strutture sino al 50% rispetto a una soluzione tradizionale, assicurando effetti positivi sia sulla riduzione delle masse oscillanti durante l’evento sismico che sull’aumento della portata utile del solaio.

Il calcestruzzo utilizzato è Leca CLS 1400, posato sulla superficie interessata dai lavori (nella quantità di circa 20 m3). Leca CLS 1400 è un calcestruzzo leggero strutturale premiscelato in sacco, adatto alla realizzazione di getti di rinforzo e solette collaboranti. Grazie alla leggerezza dell’argilla espansa Leca pesa in opera 1.400 kg/m³, un notevole alleggerimento rispetto ai ca. 2400 kg/m³ del tradizionale calcestruzzo. Pur essendo leggero, Leca CLS 1400 ha resistenze paragonabili ai calcestruzzi tradizionali confezionati in cantiere. Il calcestruzzo strutturale leggero Leca CLS 1400 è confezionato in pratici e maneggevoli sacchi, che facilitano le operazioni di movimentazione e di stoccaggio anche nei cantieri meno agevoli. In presenza di lamiere grecate, in alcuni solai del Municipio è stato utilizzato anche il calcestruzzo leggero Leca CLS 1800, premiscelato in sacco ad alta resistenza e fibrorinforzato. Questo materiale è adatto per la realizzazione di getti di rinforzo su solai in lamiera grecata, o metallici in genere, getti strutturali e dovunque in cantiere sia richiesto un calcestruzzo strutturale leggero ad elevata resistenza.

Per il rinforzo delle pareti, invece, sono stati protagonisti i sistemi di rinforzo strutturale Ruregold. In particolare, l’impresa ha optato per il sistema CRM, intonaco armato con rete G-MESH 490. G-MESH 490 è una rete preformate in materiale composito GFRP (Glass Fiber Reinforced Polymer) alcali-resistente per il consolidamento e rinforzo strutturale di murature esistenti, che si abbina alle malte da intonaco strutturale e ai connettori, in questo caso connettori elicoidali cioè barre in acciaio inox per sistemi di connessione. Per la malta invece la scelta è ricaduta su MX-CP Calce, premiscelata a base di calce idraulica naturale NHL 3.5 per il ripristino delle murature, traspirabile e compatibile con ogni supporto murario. È stata utilizzata anche malta Leca M10, scelta per le sue caratteristiche di isolamento, che la rendono una premiscelata idonea per murature armate, ordinarie e di tamponamento, anche in zona sismica.

Al consolidamento di solai e pareti si è affiancato il riempimento delle volte, effettuato con l’argilla espansa Leca sfusa: la versatilità d’impiego dell’argilla espansa consente, grazie alla posa sfusa, la formazione di riempimenti e strati di compensazione facilmente adattabili alle forme curve e irregolari tipiche delle volte e delle cupole, estremamente leggeri anche in caso di spessore elevato. Il rinforzo è stato ottenuto grazie ai sistemi FRCM Ruregold PBO-MESH 22-22, PBO-MESH 10-10 (per un totale di 540 m2), entrambe reti bidirezionali in PBO rispettivamente da 22+22 g/m² e 10+10 g/m² in abbinamento a MX-PBO Muratura. Per regolarizzare il fondo è stata utilizzata la malta MX-PVA Fibrorinforzata, premiscelata ad alte prestazioni con fibre di polivinilalcool per il rinforzo strutturale di murature esistenti. La sua particolare composizione esclude la possibilità di reazioni chimiche con sali (solfati, carbonati, nitrati, cloruri, ecc.) presenti nelle murature degli edifici antichi.

A seguire è stato applicato il sistema PBO-MESH 10/10 con la malta MX-PBO Muratura e un secondo strato con la rete PBO-MESH 22/22 sempre in abbinamento alla malta MX-PBO Muratura; sulla volta principale è stato applicato un doppio strato della rete PBO-MESH 22/22 e malta. L’ultimo strato di rete PBO-MESH 22/22 è stato risvoltato su parete con l’inserimento del sistema di connessione PBO-JOINT, connettore a fiocco e matrice inorganica MX-JOINT per il collegamento delle strutture esistenti in muratura con i sistemi di rinforzo strutturale FRCM. Il sistema, grazie alla buona grammatura della rete in PBO e alla matrice inorganica ad alte prestazioni, è idoneo per applicazioni specialmente su muratura per fasciature di volte o maschi murari.

Nella riqualificazione del Municipio di Certaldo, l’utilizzo delle soluzioni Laterlite ha consentito di adeguare le prestazioni strutturali dell’edificio ai più attuali standard, mantenendo al contempo intatto tutto il fascino dell’edificio storico e garantendone funzionalità e sicurezza idonei a un immobile a uso pubblico.
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