Il risanamento di Laguna Grande, complesso condominiale a Bibbione
Lo studio di Ingegneria 5P si affida ai sistemi impermeabilizzanti Volteco per il risanamento dell’importante complesso Laguna Grande sul fronte mare di Bibione.
La posizione fronte mare, si sa, è la più ambita ma una delle più di difficili da gestire in termini di manutenzione. L’ambiente marino, infatti, è particolarmente aggressivo nei confronti delle opere in cemento armato. L’azione del vento lascia strascichi importanti: i venti provenienti dal mare trasportano particelle solide fortemente abrasive e i sali rilasciati nell’aria dalle onde, per effetto dell’aerosol, si depositano sulle superfici di calcestruzzo andando ad aggredirle nelle porosità e determinando, così, sollecitazioni in grado di creare fessurazioni che vanno a incidere sulla “sicurezza” delle strutture.
La struttura dell’immobile Laguna Grande, composta sia dal classico telaio in c.a. che da continue ripetizioni di setti in c.a, negli anni ha subito un forte degrado causato, come anticipato, sia dall’attacco dell’anidride carbonica che dall’azione aggressiva dell’aerosol marino: fenomeni che hanno danneggiato le strutture creando il distacco dei copriferri.
A questo si sono aggiunti ulteriori fattori di degrado, avvenuti sempre nel corso del tempo, ossia il diffuso stato di sfondellamento del solaio in latero cemento del loggiato posto al secondo piano e la presenza di fessurazioni diffuse in corrispondenza delle porzioni di facciate in laterizio intonacato. Una compromissione significativa che ha coinvolto l’immobile in molte sue parti e che ha richiesto diversi interventi manutentivi.
Al fine di risolvere tutte queste problematiche, che hanno favorito un naturale processo di degrado delle strutture e delle finiture, lo studio di Ingegneria 5P capitanato dall’Ing. Rossit Angelo è intervenuto in modo differenziato sull’edificio con l’impiego di soluzioni e tecnologie Volteco, altamente specializzate, per poter ripristinare e proteggere le strutture portanti ( c.a e solai sfondellati) e per creare una finitura che risultasse gradevole in termini estetici ma che, al tempo stesso, fosse protettiva dell’intera struttura e ne aumentasse la vita utile.
A seguito dell’asportazione del calcestruzzo ammalorato e della pulizia delle armature messe a nudo, si è passati al trattamento delle stesse con l’impiego di Sanofer: un rivestimento a base di polimeri in polvere, leganti cementizi e additivi specifici, che fornsce una nuova protezione per i ferri d’armatura.
Per il ripristino del copriferro, ormai degradato e quasi assente in molti setti e nelle strutture in c.a., si è intervenuti con l’applicazione a spessore (variabile fino a 3 cm) della nuova malta strutturale r4 polivalente Fibro e raso. Recentemente lanciata sul mercato da Volteco, è una malta fibrata formulata per rispondere efficacemente alle esigenze di cantiere legate al ripristino strutturale a spessore, che consente in un’unica soluzione ripristino e ottima finitura superficiale di colore chiaro, grazie alla sua grana particolarmente fine che non presenta fessurazioni da ritiro né a breve né nei giorni successivi. Data la sua grande facilità di applicazione a mano oppure a spruzzo con spessori da 1 mm a 5 cm è risultata una scelta vincente che ha consentito di velocizzare l’intervento.
Si è sopperito allo sfondellamento dei solai, una volta demolite le pignatte, con la ricostruzione dei travetti danneggiati (previa passivazione delle armatura con Sanofer) sempre utilizzando la nuova malta tixotropica Fibro e raso.
Completate le fasi di ripristino delle strutture ci si è da ultimo dedicati alla finitura con l’applicazione preventiva del rasante anticarbonatazione elastico impermeabile CP1 armato con rete XNET, un rivestimento impermeabile polimero modificato bicomponente, tixotropico e flessibile, che funge da “pelle protettiva” con funzione “barriera” dei cementi armati, perfetto per il controllo dell’umidità e per l’aumento della resistività. A conclusione dell’intervento si è passati alla posa su tutte le facciate di ciclo di finitura acrilsilossanica idrorepellente CP0, un rivestimento di finitura dall’ottimo potere riempitivo e mascherante che dona un pregiato aspetto estetico.
Soluzioni, quest’ultime, che hanno permesso di intervenire con un ciclo certificato per la protezione e finitura dell’intero edificio riportandolo ad avere un ottimo aspetto estetico senza trascurare l’aspetto funzionale.
La struttura dell’immobile Laguna Grande, composta sia dal classico telaio in c.a. che da continue ripetizioni di setti in c.a, negli anni ha subito un forte degrado causato, come anticipato, sia dall’attacco dell’anidride carbonica che dall’azione aggressiva dell’aerosol marino: fenomeni che hanno danneggiato le strutture creando il distacco dei copriferri.
A questo si sono aggiunti ulteriori fattori di degrado, avvenuti sempre nel corso del tempo, ossia il diffuso stato di sfondellamento del solaio in latero cemento del loggiato posto al secondo piano e la presenza di fessurazioni diffuse in corrispondenza delle porzioni di facciate in laterizio intonacato. Una compromissione significativa che ha coinvolto l’immobile in molte sue parti e che ha richiesto diversi interventi manutentivi.
Al fine di risolvere tutte queste problematiche, che hanno favorito un naturale processo di degrado delle strutture e delle finiture, lo studio di Ingegneria 5P capitanato dall’Ing. Rossit Angelo è intervenuto in modo differenziato sull’edificio con l’impiego di soluzioni e tecnologie Volteco, altamente specializzate, per poter ripristinare e proteggere le strutture portanti ( c.a e solai sfondellati) e per creare una finitura che risultasse gradevole in termini estetici ma che, al tempo stesso, fosse protettiva dell’intera struttura e ne aumentasse la vita utile.
A seguito dell’asportazione del calcestruzzo ammalorato e della pulizia delle armature messe a nudo, si è passati al trattamento delle stesse con l’impiego di Sanofer: un rivestimento a base di polimeri in polvere, leganti cementizi e additivi specifici, che fornsce una nuova protezione per i ferri d’armatura.
Per il ripristino del copriferro, ormai degradato e quasi assente in molti setti e nelle strutture in c.a., si è intervenuti con l’applicazione a spessore (variabile fino a 3 cm) della nuova malta strutturale r4 polivalente Fibro e raso. Recentemente lanciata sul mercato da Volteco, è una malta fibrata formulata per rispondere efficacemente alle esigenze di cantiere legate al ripristino strutturale a spessore, che consente in un’unica soluzione ripristino e ottima finitura superficiale di colore chiaro, grazie alla sua grana particolarmente fine che non presenta fessurazioni da ritiro né a breve né nei giorni successivi. Data la sua grande facilità di applicazione a mano oppure a spruzzo con spessori da 1 mm a 5 cm è risultata una scelta vincente che ha consentito di velocizzare l’intervento.
Si è sopperito allo sfondellamento dei solai, una volta demolite le pignatte, con la ricostruzione dei travetti danneggiati (previa passivazione delle armatura con Sanofer) sempre utilizzando la nuova malta tixotropica Fibro e raso.
Completate le fasi di ripristino delle strutture ci si è da ultimo dedicati alla finitura con l’applicazione preventiva del rasante anticarbonatazione elastico impermeabile CP1 armato con rete XNET, un rivestimento impermeabile polimero modificato bicomponente, tixotropico e flessibile, che funge da “pelle protettiva” con funzione “barriera” dei cementi armati, perfetto per il controllo dell’umidità e per l’aumento della resistività. A conclusione dell’intervento si è passati alla posa su tutte le facciate di ciclo di finitura acrilsilossanica idrorepellente CP0, un rivestimento di finitura dall’ottimo potere riempitivo e mascherante che dona un pregiato aspetto estetico.
Soluzioni, quest’ultime, che hanno permesso di intervenire con un ciclo certificato per la protezione e finitura dell’intero edificio riportandolo ad avere un ottimo aspetto estetico senza trascurare l’aspetto funzionale.