Palasturla - Manerbio (Bs)
In una delle più grandi strutture europee per manifestazioni equestri indoor, con campo di gara in sabbia è stato realizzato un arco di legno lamellare a due cerniere, alto 1,30 m, che si ripete per venti volte a 6,85 m di interasse.
Descrizione dell’intervento
Il Palasturla di Manerbio, in località Campostrini, è una fra le più grandi strutture europee per manifestazioni equestri indoor, con campo di gara in sabbia.
Fa parte di un vasto complesso, il centro di equitazione “al.cle”, che sorge nella pianura padana e la sua struttura, progettata dall’ing. Lorenzo Calidari e realizzata da Habitat Legno, emerge prepotente dal paesaggio.
L’arco di legno lamellare a due cerniere, alto 1,30 m appena, si ripete per venti volte a 6,85 m di interasse, generando la grande volta di 65 m di luce interna ed una lunghezza di 130 m.
Motivazioni della scelta
La scelta di una struttura iperstatica è stata determinata dall’ingombro di trasporto delle travi curve: infatti l’arco a tre cerniere, ovvero spezzare l’arco in due parti, vista la luce, non avrebbe consentito il trasporto. La divisione in tre parti e la successiva unione con doppi guanciali lamellari ha originato la figura dell’arco a due cerniere. Il raccordo con il terreno è stato poi realizzato con possenti speroni di cemento armato, alti 7 m, a cui sono addossate le tribune, capaci di tremila posti a sedere.
Il Palasturla di Manerbio, in località Campostrini, è una fra le più grandi strutture europee per manifestazioni equestri indoor, con campo di gara in sabbia.
Fa parte di un vasto complesso, il centro di equitazione “al.cle”, che sorge nella pianura padana e la sua struttura, progettata dall’ing. Lorenzo Calidari e realizzata da Habitat Legno, emerge prepotente dal paesaggio.
L’arco di legno lamellare a due cerniere, alto 1,30 m appena, si ripete per venti volte a 6,85 m di interasse, generando la grande volta di 65 m di luce interna ed una lunghezza di 130 m.
Motivazioni della scelta
La scelta di una struttura iperstatica è stata determinata dall’ingombro di trasporto delle travi curve: infatti l’arco a tre cerniere, ovvero spezzare l’arco in due parti, vista la luce, non avrebbe consentito il trasporto. La divisione in tre parti e la successiva unione con doppi guanciali lamellari ha originato la figura dell’arco a due cerniere. Il raccordo con il terreno è stato poi realizzato con possenti speroni di cemento armato, alti 7 m, a cui sono addossate le tribune, capaci di tremila posti a sedere.
- progettista: Lorenzo Calidari