Palazzo Ducale, Venezia
L'aspetto originario della copertura è stato mantenuto grazie al recupero dei vecchi coppi. La formazione di muffe e condensa e la stabilità strutturale sono state assicurate da un sistema modulare per l'ancoraggio e l'aerazione dei coppi.
Descrizione dell’intervento
Il Palazzo Ducale è certamente uno degli edifici più celebri della città di Venezia, un simbolo della sua civiltà e delle sue vicende storiche, politiche e culturali. Con la Basilica di San Marco sullo sfondo e la piazzetta in primo piano, contribuisce a disegnare uno degli scenari più famosi al mondo.
Nel 2004 i Musei Civici del Comune di Venezia hanno deciso di restaurare il tetto sul lato nord del Palazzo Ducale, l'unico lato che presenta un manto tradizionale in coppi poggiati direttamente su un tavolato. I coppi fissati con malta lungo il perimetro e in pochi altri punti, nel tempo sono lentamente scivolati verso il basso, causando infiltrazioni d'acqua, ristagni, insorgenza di muffe e il loro stesso degrado.
Nei palazzi veneziani generalmente la facciata in pietra nasconde la copertura a falde, con il colmo allineato al profilo perimetrale, soluzione dettata dalla necessità di convogliare le acque piovane entro cisterne tramite un sistema di canali di gronda.
Per conservare l'aspetto originario sono stati recuperati i vecchi coppi da utilizzare di coperta, mentre per i canali, importanti per il ruscellamento dell'acqua, sono stati impiegati elementi nuovi. I vecchi coppi sono stati selezionati al fine di eliminare quelli non idonei al riutilizzo che prevedeva l'aggancio alla sottostruttura metallica. Il sistema Tuix è stato fondamentale per la realizzazione di una copertura ancorata e ventilata.
Modalità fornitura e posa
L'ancoraggio meccanico degli elementi in cotto è stato necessario per mantenerne stabili le sovrapposizioni ed evitare infiltrazioni e onerose manutenzioni, mentre la ventilazione del sottomanto è stata essenziale per mantenere asciutto l'intradosso del manto e impedire la formazione di condense e muffe con l’inevitabile degrado della struttura di sostegno. La coibentazione e l'impermeabilizzazione secondaria sono state poi realizzate con sughero biondo e guaina traspirante in poliolefine, forniti da Industrie Cotto Possagno. Il sughero è stato posto tra i listelli in legno trattato ed è stato coperto e protetto con la guaina traspirante. Il sistema Tuix è stato avvitato ai listelli presenti tra i pannelli di sughero e i fori praticati nell'impermeabilizzazione sono stati sigillati con del giuntoplasto precompresso autoadesivo, ovvero poliuretano espanso impregnato con una miscela bituminosa, posto tra la membrana impermeabilizzante e il sistema Tuix.
Tutti i coppi, sia quelli di canale che quelli di coperta, risultano agganciati indipendentemente l’uno dall’altro. Si è verificata la stabilità del piano di posa e quella delle capriate sottostanti, con la sostituzione degli elementi danneggiati.
Pulita la superficie in tavolato sono state esaminate le geometrie delle falde determinando il passo di posa per sfruttare al meglio la flessibilità del sistema Tuix, che permette di rastremare le file variando il passo longitudinale sino a colmare una differenza del 10% tra gronda e colmo. Tracciate le linee di posa si è fissato il listello di gronda con sovrapposta la griglia fermapasseri. Sui pezzi base del sistema Tuix, concatenati e sovrapposti alle linee di tracciatura, sono state fissate a incastro le forcelle per poter agganciare i coppi nuovi di canale e quelli di recupero di coperta. Sui displuvi, essendo i vecchi coppi di colmo eccessivamente rovinati dalla precedente posa in malta, sono stati utilizzate delle “coppesse” nuove di tre tonalità diverse, rosso chiaro e testa di moro, per ottenere un effetto “invecchiato”.
Il Palazzo Ducale è certamente uno degli edifici più celebri della città di Venezia, un simbolo della sua civiltà e delle sue vicende storiche, politiche e culturali. Con la Basilica di San Marco sullo sfondo e la piazzetta in primo piano, contribuisce a disegnare uno degli scenari più famosi al mondo.
Nel 2004 i Musei Civici del Comune di Venezia hanno deciso di restaurare il tetto sul lato nord del Palazzo Ducale, l'unico lato che presenta un manto tradizionale in coppi poggiati direttamente su un tavolato. I coppi fissati con malta lungo il perimetro e in pochi altri punti, nel tempo sono lentamente scivolati verso il basso, causando infiltrazioni d'acqua, ristagni, insorgenza di muffe e il loro stesso degrado.
Nei palazzi veneziani generalmente la facciata in pietra nasconde la copertura a falde, con il colmo allineato al profilo perimetrale, soluzione dettata dalla necessità di convogliare le acque piovane entro cisterne tramite un sistema di canali di gronda.
Per conservare l'aspetto originario sono stati recuperati i vecchi coppi da utilizzare di coperta, mentre per i canali, importanti per il ruscellamento dell'acqua, sono stati impiegati elementi nuovi. I vecchi coppi sono stati selezionati al fine di eliminare quelli non idonei al riutilizzo che prevedeva l'aggancio alla sottostruttura metallica. Il sistema Tuix è stato fondamentale per la realizzazione di una copertura ancorata e ventilata.
Modalità fornitura e posa
L'ancoraggio meccanico degli elementi in cotto è stato necessario per mantenerne stabili le sovrapposizioni ed evitare infiltrazioni e onerose manutenzioni, mentre la ventilazione del sottomanto è stata essenziale per mantenere asciutto l'intradosso del manto e impedire la formazione di condense e muffe con l’inevitabile degrado della struttura di sostegno. La coibentazione e l'impermeabilizzazione secondaria sono state poi realizzate con sughero biondo e guaina traspirante in poliolefine, forniti da Industrie Cotto Possagno. Il sughero è stato posto tra i listelli in legno trattato ed è stato coperto e protetto con la guaina traspirante. Il sistema Tuix è stato avvitato ai listelli presenti tra i pannelli di sughero e i fori praticati nell'impermeabilizzazione sono stati sigillati con del giuntoplasto precompresso autoadesivo, ovvero poliuretano espanso impregnato con una miscela bituminosa, posto tra la membrana impermeabilizzante e il sistema Tuix.
Tutti i coppi, sia quelli di canale che quelli di coperta, risultano agganciati indipendentemente l’uno dall’altro. Si è verificata la stabilità del piano di posa e quella delle capriate sottostanti, con la sostituzione degli elementi danneggiati.
Pulita la superficie in tavolato sono state esaminate le geometrie delle falde determinando il passo di posa per sfruttare al meglio la flessibilità del sistema Tuix, che permette di rastremare le file variando il passo longitudinale sino a colmare una differenza del 10% tra gronda e colmo. Tracciate le linee di posa si è fissato il listello di gronda con sovrapposta la griglia fermapasseri. Sui pezzi base del sistema Tuix, concatenati e sovrapposti alle linee di tracciatura, sono state fissate a incastro le forcelle per poter agganciare i coppi nuovi di canale e quelli di recupero di coperta. Sui displuvi, essendo i vecchi coppi di colmo eccessivamente rovinati dalla precedente posa in malta, sono stati utilizzate delle “coppesse” nuove di tre tonalità diverse, rosso chiaro e testa di moro, per ottenere un effetto “invecchiato”.
- Azienda: INDUSTRIE COTTO POSSAGNO
- Campo di Intervento: INVOLUCRO / COPERTURE A FALDA