Residenza per anziani Contarini - Mestre

Un centro multifunzionale per anziani non autosufficienti aperto anche verso utenti esterni, realizzato per rendere più confortevole possibile il soggiorno degli ospiti. Integrato in un contesto di verde attrezzato, in gran parte organizzato a parco.
Il centro servizi per anziani non autosufficienti Residenza Contarini alla Gazzera (distretto di Mestre Sud) è una struttura multifunzionale, gestita dall'IRE (Istituto di ricovero ed educazione di Venezia), che si occupa di varie realtà. In primo luogo si offre come residenza per ospiti non autosufficienti. Il centro è costituito da 60 stanze singole e 30 stanze doppie, le quali, però, a seconda delle esigenze, possono essere sfruttate anch'esse come singole; la disponibilità di posti letto, dunque, varia dalle 90 alle 120 unità. Ma la Residenza Contarini non è solo una casa di riposo: è stata pensata come "centro servizi", ossia centrale operativa per l'assistenza domiciliare e fornitrice di prestazioni verso l'esterno. Di giorno il centro si occupa infatti anche di riabilitazione funzionale, riservata sia naturalmente agli utenti interni, sia a quelli esterni; oltre al centro di riabilitazione e alla palestra attrezzata, due ambulatori per medici di base o specialisti sono aperti al pubblico per chi debba affrontare terapie alle articolazioni motorie. Un Centro diurno Alzheimer, che accoglie 16 utenti, si occupa durante il giorno degli ammalati affetti da questo morbo o da altre forme di demenza. Il centro diurno accoglie persone in difficoltà ai primi stadi della malattia; è un luogo terapeutico riabilitativo ad alta densità di intervento, basato su rigorosa metodologia scientifica con progetti individuali e personalizzati, ma anche di gruppo, dove l'anziano può trascorrere parte della giornata impegnato in attività che gli permettono di mantenere il più a lungo possibile le funzioni cognitive residue. Completa la struttura una sala polivalente da 90 posti che ha anche un accesso indipendente per ospitare eventi organizzati anche da soggetti esterni. Un locale funge da sala operativa per servizi di assistenza domiciliare.
Il progetto architettonico
La Residenza Contarini, realizzata in una ampia zona verde, si inserisce nel contesto di riqualificazione dell'area di Via Asseggiano in località Gazzera nel Distretto di Mestre Sud, non soltanto in termini di attrezzature e spazi di uso pubblico, quali parcheggi e verde attrezzato, ma anche in termini edificativi. Si tratta di una residenza per ospiti anziani non autosufficienti, inserita e completamente integrata sia in forma architettonica che per funzionalità, a un contesto di verde attrezzato in gran parte organizzato a parco. La finalità principale era quella di realizzare una struttura capace di garantire servizi di carattere medico-sanitario, ma soprattutto assicurare ai suoi ospiti una residenza confortevole e serena adatta a un loro miglioramento e recupero psicofisico. Nell'area di circa 30.000 m2 è stata edificata una struttura di tre piani con uno sviluppo in pianta di circa 8.100 mq, suddivisa in due corpi principali la cui altezza non supera i 14 metri, attorno alla quale si estende un parco di 22 mila m2 attrezzato per le necessità dei degenti. La struttura è formata da due corpi di fabbrica a pianta quadrata, uniti strutturalmente e funzionalmente con un lato, entrambi su tre livelli (terra/primo/secondo) i quali racchiudono un cortile interno. L'edificio si organizza quindi a tutti i livelli attorno a due corti a cielo aperto protette dalla luce solare diretta tramite l'ausilio di un apparato frangisole in struttura metallica, opportunamente collocato alla loro sommità. Tali aree sono piantumate e dotate di arredi per la sosta e costituiscono un luogo protetto raggiungibile facilmente senza dovere uscire dall'edificio. Le corti hanno le caratteristiche di un giardino tipo chiostro, visibile a tutti i livelli del fabbricato e da tutti i percorsi, in particolar modo dagli accessi alle camere.
La Residenza vera e propria è organizzata in quattro nuclei, due al piano primo e due al piano secondo. Ogni piano è caratterizzato da un "nucleo" costituito da un totale di 45 camere (15 doppie e 30 singole), tutte dotate di servizio igienico e di terrazza protetta. La funzione residenziale delle camere viene integrata dalla presenza di ambienti destinati agli specifici servizi di "nucleo", collocati in posizione baricentrica rispetto ai percorsi orizzontali e verticali dell'edificio, e da due locali attrezzati per la consumazione collettiva dei pasti. I percorsi perimetrali alle corti interne, così come le camere sono caratterizzate dalla presenza di ampie vetrate attraverso le quali l'edificio si relaziona con l'esterno. Intento dei progettisti è stato quello di stimolare e facilitare la vita di relazione degli utenti e la socializzazione, nonché di garantire per essi una percezione dell'immobile coinvolgente e confortevole, il più possibile lontano dai concetti di ospedale e casa di cura. Il piano terreno è pensato per accogliere tutti i servizi complementari all'attività indicata e le funzioni relative alla gestione vera e propria della struttura quali: sala polivalente, ambulatori, servizi sanitari, magazzini, cucine, sala mortuaria, uffici amministrativi, ecc. È qui che si concentrano le relazioni con l'esterno, lo snodo dei percorsi e le attività di un edificio che intende essere fruibile non solo dai propri ospiti, ma anche da utenti provenienti dall'esterno. Di rilievo in tal senso il ruolo del centro diurno per malati di Alzheimer, dotato di attrezzature riabilitative e di spazi esclusivi sia all'interno che all'esterno dell'edificio, ma perfettamente integrati nella totalità del complesso.
Il "giardino Alzheimer", collocato al centro di una vasta area verde, può contare su attrezzature e arredi studiati in funzione delle terapie riabilitative e di mantenimento. Il centro diurno è in grado di ospitare sino a 16 persone con spazi esclusivi interni di 180 m2 circa e 900 m2 circa di giardino dedicato e può contare sui servizi generali della Residenza (portineria, amministrazione, ristorazione, ecc.). La struttura è inoltre dotata di un corpo scale, in posizione baricentrica, riservato ai flussi di pubblico principali e servito da un ascensore/montalettighe; tenendo poi in considerazione lo stato psicofisico dei residenti sono presenti, uniformemente distribuiti lungo il perimetro, 5 vani scala di sicurezza. Due ascensori di tipo panoramico, parzialmente aperti verso l'esterno, connotano ciascuno una delle estremità dei giardini interni; due ascensori di servizio ai piani, uno di trasporto di persone, l'altro di materiale, sono collocati in prossimità del locale cucina. A livello di copertura si concentrano i locali tecnici (centrale termica, centrale di condizionamento e trattamento aria, vani ascensori), nonché quelli adibiti al personale e agli addetti agli ospiti interni. Caratteristica della copertura è una linea ondulata che ha l'intento di far dimenticare qualsiasi idea di ospedale. La Residenza dispone di ampi spazi verdi dove sono stati realizzati percorsi pedonali illuminati dotati di impianto di chiamata di soccorso, un laghetto con passerella pedonale, pergolati pavimentati, un frutteto, un campo da bocce, aree attrezzate per la sosta lungo i percorsi pedonali.
Gli aspetti costruttivi
La struttura portante dell'edificio è costituita da colonne, travi principali e secondarie in cemento armato. Anche le pareti degli ascensori sono in muratura di cemento armato con spessore 20 cm. L'edificio ha due solai intermedi e un solaio di copertura realizzati con pannelli prefabbricati con sovrastante cappa in cemento armato collaborante. Un ulteriore solaio, di dimensioni inferiori, è posizionato a chiusura delle superfici da destinare a spogliatoi del personale sul tetto. Particolare attenzione è stata posta nei riguardi dell'isolamento termo-acustico dell'intero edificio. Prima dell'esecuzione del massetto è stato posato un isolamento termoacustico del tipo manto bistrato anti-rumore composto dall'accoppiamento di un poliestere reticolato a celle chiuse da 3 mm con una guaina bitumosa. Inoltre i muri interni poggiano su strisce fonoassorbenti dello spessore di 1 cm. La copertura si erge al di sopra dell'ultimo solaio come una struttura metallica, formata da una serie di elementi assemblati in maniera da formare un nastro ondulato sporgente di due metri dal filo del fabbricato. Sopra il massetto è stata posta una barriera al vapore costituita da una membrana impermeabilizzante bitume polimero, sulla quale sono stati posati dei pannelli isolanti in poliuretano espanso a celle completamente chiuse, monostrato, autoestinguente e impermeabile dello spessore di cm 4. L'impermeabilizzazione è garantita da una membrana impermeabilizzante bitume polimero elastoplastomerica armata in poliestere (4 mm). Sulla membrana è stato posto un telo in polietilene con funzione di protezione della membrana stessa e con funzione di strato di scorrimento prima del manto finale in quadretti di ghiaino lavato, poggianti su supporti di materiale plastico. Il solaio è stato infine protetto con la stesura di una guaina ardesiata e relative scossaline di completamento per il convogliamento dell'acqua piovana nei canali di gronda. Il tamponamento della struttura è costituito da pareti in moduli di cotto di spessore cm 38. Le facciate esterne sono finite parte in lastre di travertino, parte in calce rasata. I serramenti esterni sono stati realizzati in alluminio a taglio termico. Sono dotati di vetrocamera a bassa trasmittanza termica, antisfondamento sia all'interno che all'esterno. Tutti i serramenti delle camere sono dotati di tapparelle comandate elettricamente. Per quanto riguarda la divisione interna degli ambienti la muratura centrale di divisione camera-camera e camera-corridoio è una parete costituita da: blocchi forati di cm 12, pannelli semirigidi in fibra di vetro per strati isolanti acustici di 2 cm di spessore, pannelli rigidi in fibre minerali per l'isolamento acustico di 2 cm spessore, blocchi forati del 12 (12+2+2+12). Le pareti divisorie camera-bagno e dei locali di servizio sono in tramezze di laterizio costituite da blocchi forati di 12 cm di spessore. Le pareti divisorie tra ambienti di servizio sono costituite da una struttura metallica e foglio di cartongesso su entrambi i lati per uno spessore totale di cm 10,50.
Le finiture interne
Nella scelta dei materiali per le finiture interne si nota una notevole attenzione alle esigenze funzionali delle persone che occuperanno l'edificio. I pavimenti della struttura sono realizzati per la maggior parte in gomma dello spessore di 3 mm della marca Mondo. La scelta è stata orientata in funzione delle esigenze degli ospiti di fruire di superfici non riflettenti e antisdrucciolo, le quali allo stesso tempo garantiscano omogeneità di superficie, facilità di posa, contenimento dei rumori e del calpestio, igiene dell'ambiente, comportamento confortevole nei confronti di urti e cadute. I servizi igienici hanno pavimenti in gres ceramico antisdrucciolo. Il rivestimento murale dei servizi delle camere è del tipo vetroso Glass Mosaic della Marazzi, per tutti gli altri servizi in gres porcellanato. I sanitari, lavabo e tazza sono del tipo sospeso e le camere in più sono dotate di bidet a scomparsa, di doccia a pavimento, nonché di opportuni sostegni per disabili nel rispetto delle normative vigenti. Le porte comunicanti con l'esterno sono di tipo metallico, e ove possibile con struttura con vetrocamera antisfondamento a taglio termico. Per le camere e alcuni ambienti quali bagni attrezzati o soggiorni la scelta dell'elemento è stata di tipo specifico rispetto alle esigenze particolari dei residenti; sono state scelte le porte rototraslanti Ergon Community(r) della Celegon. Tali porte consentono, grazie al loro sistema di apertura da entrambi i lati, di guadagnare spazio utile. Ogni camera, infatti, ha una superficie tale da permettere a una persona in carrozzina, e al personale che la deve accudire, di muoversi agilmente, senza ulteriori dispendi di energia e in tutta sicurezza. Sia la porta di ingresso alla camera che al bagno personale effettuano un doppio movimento di rotazione che permette a coloro che sono in carrozzina di aprirle e chiuderle con una semplice spinta. Sfruttando l'ergonomia dell'apertura in spinta, evitano gli spostamenti/aggiustamenti necessari quando si deve tirare l'anta verso di se e in questo modo, la porta non costituisce più barriera architettonica. I percorsi orizzontali ai piani e gli ingressi delle camere sono controsoffittati per garantire una migliore risposta di tipo acustico; attraverso l'intercapedine così ottenuta è stato possibile l'attraversamento degli impianti di vario genere.
Gli impianti
La Residenza Contarini fa parte del piano energetico del Comune di Venezia che prevede l'adozione di sistemi di climatizzazione integrale estate-inverno a irraggiamento e aria primaria nella nuove Strutture per Anziani dell'IRE. Viene prescritta l'adozione di soluzioni di climatizzazione globale con pannelli radianti applicati a soffitto, integrati con sistema di rinnovo forzato dell'aria, cui è anche affidato il compito del controllo dell'umidità relativa media degli ambienti sia estiva che invernale. La scelta si è orientata verso i pannelli a soffitto in quanto quelli a pavimento e a parete presentano alcune limitazioni d'uso e di funzionamento connesse principalmente alla presenza di arredi. A fronte di costi iniziali paragonabili a quelli di altre tipologie, la soluzione proposta consente di conseguire dei sensibili risparmi energetici, dell'ordine del 20-25% e oltre, principalmente per i seguenti motivi: drastica riduzione delle portate d'aria in circolazione, limitate alla minima aria esterna necessaria per il rinnovo, e conseguente riduzione dei consumi per il suo riscaldamento invernale, il suo raffreddamento estivo e la sua movimentazione; temperature molto "moderate" dell'acqua di alimentazione in regime sia invernale che estivo e quindi riduzione delle dispersioni passive lungo le reti; possibilità di adozione di caldaie a condensazione e gruppi refrigeratori a elevato C.O.P. (coefficiente di prestazioni). Negli impianti tradizionali a tutt'aria in presenza di elevati carichi termici, le correnti di aria fredde causate da elevate velocità e/o basse temperature, possono provocare condizioni di disagio per gli occupanti e in particolare per gli anziani.
I pannelli radianti a soffitto accoppiati ai sistemi di ventilazione possono rappresentare una soluzione per mantenere le prestazioni richieste anche con elevati carichi termici in condizioni di comfort accettabili. La soluzione proposta migliora le condizioni di comfort degli utenti e degli operatori di assistenza. Inoltre la gestione e la manutenzione dell'impianto è molto semplice e non richiede particolari specializzazioni. L'impianto a pannelli radianti è presente in tutte le stanze, gli atri, gli uffici, i locali di intrattenimento, con esclusione dei locali servizi igienici, dei locali cucina e del locali uso cella mortuaria. Nei locali servizi igienici sono stati previsti corpi scaldanti tubolari in acciaio inox tipo scaldasalviette con valvole termostatiche idonee a stabilizzare la temperatura ambiente. Il locale cucina è provvisto di una centrale di trattamento aria a uso esclusivo dal quale si dipartono le varie canalizzazioni di distribuzione, ripresa, espulsione, ecc. Per i ricambi d'aria e per il controllo dell'umidità relativa all'interno dei locali sono state installate una serie di unità di trattamento dell'aria, provviste di idonei ricuperatori di calore. Le UTA sono poste al piano terrazza assieme a parte dei canali di mandata e ripresa aria, che poi, attraverso un percorso orizzontale sino ai cavedi, vanno a inserirsi nelle zone controsoffittate di ogni piano; da qui l'aria è immessa nei vari locali tramite bocchette e diffusori. Un impianto generale di estrazione costituito da canalizzazioni affiancate a quelle di mandata, alle quali sono collegati i diffusori, le bocchette e nel caso dei servizi le valvole di ripresa, provvede all'aspirazione dell'aria. Tutte le canalizzazioni, sia di mandata che di ripresa, trovano posto nel controsoffitto. L'impianto di climatizzazione estiva e invernale è costituito da un insieme di elettropompe. Il controllo della temperatura del fluido scaldante è affidato a un sistema di termoregolazione con elettrovalvole. Il sistema provvede all'alimentazione dei pannelli radianti posti a soffitto delle batterie di pre e post riscaldamento delle varie centrali di trattamento aria.
  • progettista: Studio associato Alessandro Mocci e Giovanni Zanetti
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