Protezione e salubrità per l’edilizia urbana

Tecnologie avanzate per la gestione del gas radon e l’impermeabilizzazione degli interrati in un intervento residenziale nel cuore della rigenerazione urbana
Nel vivace quartiere Casoretto, a nord-est di Milano, tra la Martesana e Piazzale Loreto, è sorto un nuovo complesso residenziale che rappresenta un esempio concreto di rigenerazione urbana consapevole. Il progetto, sviluppato a seguito della demolizione di un edificio esistente, ha previsto la costruzione ex novo di un condominio con autorimessa e vani tecnici al piano interrato. Le sfide affrontate in fase realizzativa hanno riguardato in particolare la gestione del gas radon e l’impermeabilizzazione della struttura, secondo le normative regionali vigenti.
La zona, infatti, presenta condizioni geotecniche che rendono particolarmente delicata la realizzazione di volumi interrati, per via del rischio di concentrazione del gas radon, un elemento naturale potenzialmente nocivo per la salute.
Per affrontare il tema della salubrità indoor, è stato implementato un sistema di depressurizzazione passiva del terreno, seguendo le direttive della LR 12678, basato su una rete di tubi microforati distribuiti a doppio anello, posizionata nel terreno a quota sotto magrone di fondazione dell’autorimessa, un anello attiguo al perimetro in prossimità della berlinese di micropali ed un anello più interno in prossimità della fossa ascensore.
Sono stati creati e punti di evacuazione verticali che veicolano, mediante tubazioni a tenuta stagna, il gas captato dal sistema di depressurizzazione dall'area della fossa ascensore fino alla copertura dell'edificio, dove viene smaltito in atmosfera.
Parallelamente, una particolare attenzione è stata posta nel collegamento tra le impermeabilizzazioni dell’interrato e quelle di copertura, evitando qualsiasi discontinuità attraverso la gestione in pre-getto della trave di coronamento e il trattamento delle interferenze strutturali legate ai micropali della berlinese.
Volteco ha fornito le soluzioni tecniche per l’impermeabilizzazione, in particolare per la sigillatura puntuale dei micropali e l’impiego della membrana idro-reattiva Amphibia 3000 Grip, che ha garantito una protezione attiva ed efficace sia sulla platea di fondazione sia sulle pareti contro opera provvisionale. La tecnologia Amphibia si distingue per la sua capacità di autorieazine all’acqua formando un sigillo che impedisce l’ingresso di acqua o umidità, per la resistenza a variazioni idrostatiche e per la continuità che offre anche in presenza di perforazioni accidentali, eliminando il rischio di infiltrazioni. La posa è stata eseguita da IRIDE Srl, applicatore specializzato, con elevata precisione e controllo costante in tutte le fasi.
L’intervento dimostra come l’integrazione tra competenze ingegneristiche, materiali innovativi e attenzione normativa possa dare forma a edifici non solo sicuri e durevoli, ma anche salubri e sostenibili. In un momento in cui l’edilizia residenziale si confronta con nuove sfide legate al comfort abitativo e alla qualità dell’ambiente indoor, il caso Casoretto rappresenta una buona pratica replicabile per la tutela della salute e la resilienza delle strutture urbane.
Nel vivace quartiere Casoretto, a nord-est di Milano, tra la Martesana e Piazzale Loreto, è sorto un nuovo complesso residenziale che rappresenta un esempio concreto di rigenerazione urbana consapevole. Il progetto, sviluppato a seguito della demolizione di un edificio esistente, ha previsto la costruzione ex novo di un condominio con autorimessa e vani tecnici al piano interrato. Le sfide affrontate in fase realizzativa hanno riguardato in particolare la gestione del gas radon e l’impermeabilizzazione della struttura, secondo le normative regionali vigenti.
La zona, infatti, presenta condizioni geotecniche che rendono particolarmente delicata la realizzazione di volumi interrati, per via del rischio di concentrazione del gas radon, un elemento naturale potenzialmente nocivo per la salute.
Per affrontare il tema della salubrità indoor, è stato implementato un sistema di depressurizzazione passiva del terreno, seguendo le direttive della LR 12678, basato su una rete di tubi microforati distribuiti a doppio anello, posizionata nel terreno a quota sotto magrone di fondazione dell’autorimessa, un anello attiguo al perimetro in prossimità della berlinese di micropali ed un anello più interno in prossimità della fossa ascensore.
Sono stati creati e punti di evacuazione verticali che veicolano, mediante tubazioni a tenuta stagna, il gas captato dal sistema di depressurizzazione dall'area della fossa ascensore fino alla copertura dell'edificio, dove viene smaltito in atmosfera.
Parallelamente, una particolare attenzione è stata posta nel collegamento tra le impermeabilizzazioni dell’interrato e quelle di copertura, evitando qualsiasi discontinuità attraverso la gestione in pre-getto della trave di coronamento e il trattamento delle interferenze strutturali legate ai micropali della berlinese.
Volteco ha fornito le soluzioni tecniche per l’impermeabilizzazione, in particolare per la sigillatura puntuale dei micropali e l’impiego della membrana idro-reattiva Amphibia 3000 Grip, che ha garantito una protezione attiva ed efficace sia sulla platea di fondazione sia sulle pareti contro opera provvisionale. La tecnologia Amphibia si distingue per la sua capacità di autorieazine all’acqua formando un sigillo che impedisce l’ingresso di acqua o umidità, per la resistenza a variazioni idrostatiche e per la continuità che offre anche in presenza di perforazioni accidentali, eliminando il rischio di infiltrazioni. La posa è stata eseguita da IRIDE Srl, applicatore specializzato, con elevata precisione e controllo costante in tutte le fasi.
L’intervento dimostra come l’integrazione tra competenze ingegneristiche, materiali innovativi e attenzione normativa possa dare forma a edifici non solo sicuri e durevoli, ma anche salubri e sostenibili. In un momento in cui l’edilizia residenziale si confronta con nuove sfide legate al comfort abitativo e alla qualità dell’ambiente indoor, il caso Casoretto rappresenta una buona pratica replicabile per la tutela della salute e la resilienza delle strutture urbane.
- Azienda: VOLTECO