Scuola Internazionale, Chieri
Facilità di montaggio, modernità di un materiale tradizionale, miglioramento del comfort ambientale interno fanno della facciata ventilata in cotto un sistema vantaggioso sempre più diffuso. Nella Scuola Internazionale di Chieri è stato utilizzato un sistema di rivestimento in facciata e in copertura in grado di creare un’omogeneità estetica e funzionale.

Descrizione dell’intervento
L’odierna architettura favorisce sempre più sistemi di rivestimento di facciate di grande impatto estetico, dotate di tecnologie che semplifichino il più possibile il cantiere ampliando le possibilità progettuali. In tale ambito il cotto (e il laterizio in genere), tra i più antichi materiali in uso ancora oggi nei progetti architettonici, può così proporsi in nuove possibilità espressive. Accanto all’utilizzo del laterizio come strato più esterno dell’involucro, vi è oggi un diffuso impiego di tecniche di assemblaggio a secco per il montaggio di facciate ventilate in cotto. Questi sistemi rivestono generalmente edifici polifunzionali, terziari e commerciali, ma anche l’architettura residenziale e scolastica. È il caso dell’International School of Turin (IST) di Chieri, scuola in madrelingua inglese ricavata ampliando di circa 2500 m² il complesso storico di Villa Borbogliosa. Il progetto ha previsto un cortile interno attorno al quale si sviluppano 2 blocchi disposti a ferro di cavallo che comprendono aule, mentre nel corpo centrale, volume monolitico a 2 piani, sono stati concentrati gli spazi per attività collettive: sale riunioni, mensa e, nel sottotetto, una biblioteca.
Semplicità di una pelle modulare
Inizialmente il progetto architettonico prevedeva che tetto, murature e insieme di pluviali fossero realizzati con sistemi tradizionali; poi, in fase esecutiva, per semplificare e velocizzare i tempi di consegna si è fatto largo uso di tecnologie costruttive a secco che hanno permesso una perfetta posa in opera dei rivestimenti modulari. In questo caso il sistema di rivestimento ventilato in laterizio è stato utilizzato come pelle esterna per il principale corpo di fabbrica che costituisce il complesso educativo, e la particolarità della realizzazione risiede nell’omogeneità di questa speciale epidermide con modulo di dimensioni 500x250 mm che, come un’enorme manto rosso, avvolge e protegge non solo i quattro lati dell’edificio ma, cosa abbastanza inusuale, si chiude nel quinto elemento: il tetto. Il cotto non ha nessuna funzione di tenuta all’acqua bensì solo di creare un’intercapedine ventilata che renda stabile la temperatura tra l’esterno e l’isolamento. Abaco Solutions, azienda di Spresiano (TV) da anni specializzata nel settore delle facciate ventilate e dei complementi esterni connessi, oltre alla progettazione si è occupata anche della posa in opera dell’intero sistema, utilizzando moduli in cotto della SanMarco-Terreal Italia di Valenza (AL), leader mondiale nel settore del laterizio e da sempre suo valido partner. Va sottolineato che l’estrema precisione nella progettazione dei pezzi, richiesta da una rigorosa modularità essenziale per l’estetica del fabbricato, ha trovato riscontro in fase costruttiva, dove tutto, dalla carpenteria principale ai pacchetti isolanti, agli elementi di finitura, combaciava al millimetro e non ha richiesto antiestetici tagli. Terminata la posa della carpenteria è intervenuta la squadra di Abaco Solutions, che ha installato il sistema non solo in facciata ma anche in copertura, dopo aver montato anche i vari elementi strutturali metallici del tetto, già predisposti di appositi fissaggi per sostenere il manto ventilato.
Le sottostrutture
Nel sistema di rivestimento ventilato in laterizio le parti “nascoste” riguardano le sottostrutture di ancoraggio degli elementi in cotto, prodotte da Abaco Solutions. Sono tutte rigorosamente in alluminio estruso, materiale flessibile alla lavorazione, resistente nel tempo e adatto all’esposizione alle intemperie, al contrario dell’acciaio inossidabile che è molto costoso e di più difficile lavorazione. Il rivestimento di facciata e la copertura sono stati realizzati con lo stesso elemento in laterizio ma con due differenti sistemi di sottostruttura. In facciata la sottostruttura, agganciata alle pareti in calcestruzzo armato (dal piano campagna fino a quota 3,50 m) e a colonne e pilastri (presenti dal solaio del 1° piano fino al sottotetto), comprende staffe regolatrici, montanti verticali e binari orizzontali dove l’elemento in laterizio viene agganciato, mentre per la copertura il sistema è differente in quanto si sono utilizzati montanti e staffe specifiche per il pannello sandwich lì impiegato, agganciando il tutto alle travi inclinate di falda. L’intero sistema di copertura, sempre di Abaco Solutions, prevede che gli stessi ancoraggi utilizzati per il pannello sandwich possano trattenere l’intero manto ventilato ottenendo economicità e maggiori garanzie di tenuta dell’elemento impermeabile. In questo modo si limitano il numero di ancoraggi e quindi i fori sul manto di copertura.
Il manto in laterizio
Il laterizio di rivestimento utilizzato in questo sistema è lo Zephir® Terreal a epidermide liscia e di colore rosso-arancio prodotto da Terreal Francia negli stabilimenti di Revel-Tolosa e distribuiti da SanMarco-Terreal Italia. Le lastre, disponibili in vari formati di spessore estremamente ridotto, hanno elevate resistenze meccaniche, in particolare all’urto, e una superficie regolare e uniforme a spigolo rettificato. Fra le peculiarità dell’elemento Zephir spiccano leggerezza e facilità di installazione, caratteristiche essenziali soprattutto nella realizzazione del manto di copertura, in cui era necessario ridurre al minimo i carichi propri della struttura. Speciali nervature sul retro della lastra consentono l’aggancio all’apposita struttura metallica. Interessante notare che non è possibile la percezione visiva dei canali di gronda né in facciata né sulle falde del tetto. Questa integrazione è stata possibile in quanto il sistema permette il percolamento dell’acqua fra le fughe del laterizio. L’acqua penetra il manto in cotto e viene convogliata dal manto metallico fino al canale di gronda. Il laterizio diviene dunque elemento estetico, permette la ventilazione del tetto e protegge il manto metallico sottostante. Per quanto riguarda il canale di gronda questo rimane protetto ma facilmente ispezionabile per la facilità di rimozione dei singoli elementi.
Il sistema frangisole
Il sistema frangisole è stato applicato su quasi tutti i lati del fabbricato, e svolge due funzioni: è elemento di mascheratura delle bocche di aspirazione ed emissione dell’aria per dare un’integrità estetica al fabbricato stesso, come sul lato nord, ma anche filtro della luce solare esterna, come sul lato est, dove è presente in modo preponderante. Qui è stato posto davanti alle facciate continue in vetro, fissato direttamente al montante di facciata, per mitigare la luce solare e integrare architettonicamente gli elementi vetrati con la pelle in laterizio, facendo percepire la facciata come un unico elemento in laterizio. L’innovativo sistema, privo di ulteriore carpenteria che andrebbe a intaccare la pelle dell’edificio, è costituito da elementi longitudinali dello stesso materiale e colore delle lastre, sostenuti da una barra tubolare in alluminio posta all’interno di ogni elemento.
Vantaggi
L’intero sistema di rivestimento riassume in sé contenuti estetici e funzionali difficilmente ottenibili con tecniche tradizionali. Semplice e leggero risponde ottimamente alle sollecitazioni sismiche, rendendosi quindi estremamente versatile anche nel settore del recupero del patrimonio edilizio esistente. Dal punto di vista estetico poi, le possibilità cromatiche vanno dai rossi e rosati naturali, ai toni chiarissimi come beige e champagne, a varie sfumature di bruni e grigi, fino al color ebano. La facciata ventilata ha un’ottima massa termica che le facciate in alluminio non possiedono e, dietro l’elemento in laterizio, consente una ventilazione naturale. Consente la termoregolazione del fabbricato che, grazie a questo sistema, riesce ad avere un motore di smaltimento termico direttamente proporzionale all’energia che va a inficiare in facciata. Nei fabbricati con forte presenza di acciaio, sottoposti quindi a dilatazioni termiche notevoli, la facciata ventilata consente di evitare i numerosi giunti di dilatazione, altrimenti necessari in caso di rivestimenti tradizionali per contrastare le fessurazioni. Ma il sistema ventilato si dimostra innovativo ed efficace anche in copertura. La pelle in cotto infatti, oltre a un beneficio estetico protegge il manto di copertura metallica dalle alte temperature solari aumentando la durata delle vernici protettive, ed evita le forti dilatazioni dei pannelli sandwich metallici dovute ad escursioni termiche, che provocherebbero fastidiosi scricchiolii. Infine, questo sistema non richiede manutenzioni nel tempo: il cotto infatti, è un materiale ingelivo e antiefflorescente, e le polveri si dilavano durante i normali acquazzoni.
L’odierna architettura favorisce sempre più sistemi di rivestimento di facciate di grande impatto estetico, dotate di tecnologie che semplifichino il più possibile il cantiere ampliando le possibilità progettuali. In tale ambito il cotto (e il laterizio in genere), tra i più antichi materiali in uso ancora oggi nei progetti architettonici, può così proporsi in nuove possibilità espressive. Accanto all’utilizzo del laterizio come strato più esterno dell’involucro, vi è oggi un diffuso impiego di tecniche di assemblaggio a secco per il montaggio di facciate ventilate in cotto. Questi sistemi rivestono generalmente edifici polifunzionali, terziari e commerciali, ma anche l’architettura residenziale e scolastica. È il caso dell’International School of Turin (IST) di Chieri, scuola in madrelingua inglese ricavata ampliando di circa 2500 m² il complesso storico di Villa Borbogliosa. Il progetto ha previsto un cortile interno attorno al quale si sviluppano 2 blocchi disposti a ferro di cavallo che comprendono aule, mentre nel corpo centrale, volume monolitico a 2 piani, sono stati concentrati gli spazi per attività collettive: sale riunioni, mensa e, nel sottotetto, una biblioteca.
Semplicità di una pelle modulare
Inizialmente il progetto architettonico prevedeva che tetto, murature e insieme di pluviali fossero realizzati con sistemi tradizionali; poi, in fase esecutiva, per semplificare e velocizzare i tempi di consegna si è fatto largo uso di tecnologie costruttive a secco che hanno permesso una perfetta posa in opera dei rivestimenti modulari. In questo caso il sistema di rivestimento ventilato in laterizio è stato utilizzato come pelle esterna per il principale corpo di fabbrica che costituisce il complesso educativo, e la particolarità della realizzazione risiede nell’omogeneità di questa speciale epidermide con modulo di dimensioni 500x250 mm che, come un’enorme manto rosso, avvolge e protegge non solo i quattro lati dell’edificio ma, cosa abbastanza inusuale, si chiude nel quinto elemento: il tetto. Il cotto non ha nessuna funzione di tenuta all’acqua bensì solo di creare un’intercapedine ventilata che renda stabile la temperatura tra l’esterno e l’isolamento. Abaco Solutions, azienda di Spresiano (TV) da anni specializzata nel settore delle facciate ventilate e dei complementi esterni connessi, oltre alla progettazione si è occupata anche della posa in opera dell’intero sistema, utilizzando moduli in cotto della SanMarco-Terreal Italia di Valenza (AL), leader mondiale nel settore del laterizio e da sempre suo valido partner. Va sottolineato che l’estrema precisione nella progettazione dei pezzi, richiesta da una rigorosa modularità essenziale per l’estetica del fabbricato, ha trovato riscontro in fase costruttiva, dove tutto, dalla carpenteria principale ai pacchetti isolanti, agli elementi di finitura, combaciava al millimetro e non ha richiesto antiestetici tagli. Terminata la posa della carpenteria è intervenuta la squadra di Abaco Solutions, che ha installato il sistema non solo in facciata ma anche in copertura, dopo aver montato anche i vari elementi strutturali metallici del tetto, già predisposti di appositi fissaggi per sostenere il manto ventilato.
Le sottostrutture
Nel sistema di rivestimento ventilato in laterizio le parti “nascoste” riguardano le sottostrutture di ancoraggio degli elementi in cotto, prodotte da Abaco Solutions. Sono tutte rigorosamente in alluminio estruso, materiale flessibile alla lavorazione, resistente nel tempo e adatto all’esposizione alle intemperie, al contrario dell’acciaio inossidabile che è molto costoso e di più difficile lavorazione. Il rivestimento di facciata e la copertura sono stati realizzati con lo stesso elemento in laterizio ma con due differenti sistemi di sottostruttura. In facciata la sottostruttura, agganciata alle pareti in calcestruzzo armato (dal piano campagna fino a quota 3,50 m) e a colonne e pilastri (presenti dal solaio del 1° piano fino al sottotetto), comprende staffe regolatrici, montanti verticali e binari orizzontali dove l’elemento in laterizio viene agganciato, mentre per la copertura il sistema è differente in quanto si sono utilizzati montanti e staffe specifiche per il pannello sandwich lì impiegato, agganciando il tutto alle travi inclinate di falda. L’intero sistema di copertura, sempre di Abaco Solutions, prevede che gli stessi ancoraggi utilizzati per il pannello sandwich possano trattenere l’intero manto ventilato ottenendo economicità e maggiori garanzie di tenuta dell’elemento impermeabile. In questo modo si limitano il numero di ancoraggi e quindi i fori sul manto di copertura.
Il manto in laterizio
Il laterizio di rivestimento utilizzato in questo sistema è lo Zephir® Terreal a epidermide liscia e di colore rosso-arancio prodotto da Terreal Francia negli stabilimenti di Revel-Tolosa e distribuiti da SanMarco-Terreal Italia. Le lastre, disponibili in vari formati di spessore estremamente ridotto, hanno elevate resistenze meccaniche, in particolare all’urto, e una superficie regolare e uniforme a spigolo rettificato. Fra le peculiarità dell’elemento Zephir spiccano leggerezza e facilità di installazione, caratteristiche essenziali soprattutto nella realizzazione del manto di copertura, in cui era necessario ridurre al minimo i carichi propri della struttura. Speciali nervature sul retro della lastra consentono l’aggancio all’apposita struttura metallica. Interessante notare che non è possibile la percezione visiva dei canali di gronda né in facciata né sulle falde del tetto. Questa integrazione è stata possibile in quanto il sistema permette il percolamento dell’acqua fra le fughe del laterizio. L’acqua penetra il manto in cotto e viene convogliata dal manto metallico fino al canale di gronda. Il laterizio diviene dunque elemento estetico, permette la ventilazione del tetto e protegge il manto metallico sottostante. Per quanto riguarda il canale di gronda questo rimane protetto ma facilmente ispezionabile per la facilità di rimozione dei singoli elementi.
Il sistema frangisole
Il sistema frangisole è stato applicato su quasi tutti i lati del fabbricato, e svolge due funzioni: è elemento di mascheratura delle bocche di aspirazione ed emissione dell’aria per dare un’integrità estetica al fabbricato stesso, come sul lato nord, ma anche filtro della luce solare esterna, come sul lato est, dove è presente in modo preponderante. Qui è stato posto davanti alle facciate continue in vetro, fissato direttamente al montante di facciata, per mitigare la luce solare e integrare architettonicamente gli elementi vetrati con la pelle in laterizio, facendo percepire la facciata come un unico elemento in laterizio. L’innovativo sistema, privo di ulteriore carpenteria che andrebbe a intaccare la pelle dell’edificio, è costituito da elementi longitudinali dello stesso materiale e colore delle lastre, sostenuti da una barra tubolare in alluminio posta all’interno di ogni elemento.
Vantaggi
L’intero sistema di rivestimento riassume in sé contenuti estetici e funzionali difficilmente ottenibili con tecniche tradizionali. Semplice e leggero risponde ottimamente alle sollecitazioni sismiche, rendendosi quindi estremamente versatile anche nel settore del recupero del patrimonio edilizio esistente. Dal punto di vista estetico poi, le possibilità cromatiche vanno dai rossi e rosati naturali, ai toni chiarissimi come beige e champagne, a varie sfumature di bruni e grigi, fino al color ebano. La facciata ventilata ha un’ottima massa termica che le facciate in alluminio non possiedono e, dietro l’elemento in laterizio, consente una ventilazione naturale. Consente la termoregolazione del fabbricato che, grazie a questo sistema, riesce ad avere un motore di smaltimento termico direttamente proporzionale all’energia che va a inficiare in facciata. Nei fabbricati con forte presenza di acciaio, sottoposti quindi a dilatazioni termiche notevoli, la facciata ventilata consente di evitare i numerosi giunti di dilatazione, altrimenti necessari in caso di rivestimenti tradizionali per contrastare le fessurazioni. Ma il sistema ventilato si dimostra innovativo ed efficace anche in copertura. La pelle in cotto infatti, oltre a un beneficio estetico protegge il manto di copertura metallica dalle alte temperature solari aumentando la durata delle vernici protettive, ed evita le forti dilatazioni dei pannelli sandwich metallici dovute ad escursioni termiche, che provocherebbero fastidiosi scricchiolii. Infine, questo sistema non richiede manutenzioni nel tempo: il cotto infatti, è un materiale ingelivo e antiefflorescente, e le polveri si dilavano durante i normali acquazzoni.
- Azienda: TERREAL ITALIA
- progettista: Studio BBB Associati - arch. Baietto, arch. Battiato, arch. Bianco- Torino – Engineering Facciata : Abaco Solutions Srl
- Campo di Intervento: INVOLUCRO ESTERNO