Stazione AV Mediopadana - Reggio Emilia

L'azienda Aco Passavant si è occupata di progettare per la copertura della Stazione AV Mediopadana di Reggio Emilia un sistema con un'elevata capacità di drenaggio e con una minima superficie visibile.
La nuova stazione ferroviaria Mediopadana, entrata in funzione l'8 giugno 2013, sorge 4 Km a nord dal centro di Reggio Emilia, parallelamente al tracciato autostradale, e rappresenta l'unica fermata in linea dell'Alta Velocità nella tratta Milano-Bologna. La localizzazione strategica dona alla stazione una notevole rilevanza, enfatizzando il suo ruolo d’elemento identificativo della città. Il progetto architettonico, che porta la firma dell'Architetto Santiago Calatrava, presenta una copertura della banchina composta dalla successione di elementi in acciaio chiamati “portali” che si alternano generando una successione di onde in movimento. 
L’articolazione dei portici crea un effetto visivo assimilabile ad una successione di onde disposte differentemente sui due prospetti: la facciata più mossa, che sovrappone le due onde in modo simmetrico, si affaccia sul lato dell’ingresso alla stazione, mentre quella più calma, con le onde in fase tra loro (parallele), si sviluppa sul lato del tracciato autostradale. In questo modo si copre uno spazio su due livelli per una lunghezza complessiva di 483 m. La pianta si sviluppa lungo il viadotto su due distinti piani: il primo è all’altezza delle banchine, ossia alla quota della fermata dei treni, il livello inferiore è quello di accesso alla stazione. Nella parte sottostante si trovano i locali della stazione vera e propria che racchiude in un unico impianto i vari servizi previsti: stazione per i viaggiatori con le relative attività commerciali, interscambio con la linea regionale e una zona adibita a magazzini, depositi e servizi. I materiali utilizzati nel progetto sono prevalentemente l’acciaio ed il calcestruzzo, entrambi tinteggiati di bianco, ed il vetro, collocato fra le strutture a portico. 
Di fronte alla necessità di dotare l'intera copertura di un sistema di drenaggio e di convogliamento delle acque piovane, ogni aspetto del lavoro di progettazione doveva risultare in armonia visiva con l'insieme. L'impianto drenante doveva inoltre risultare efficace, durevole nel tempo, facile da installare e privo di saldature. La sfida fondamentale per ACO è stata quella di progettare un sistema con un'elevata capacità di drenaggio e allo stesso tempo con una minima superficie visibile, completamente customizzato. Il progetto, iniziato nel 2009, ha previsto dapprima la collaborazione con la società Cimolai, cui, nelle fasi progettuali successive si sono sostituiti la società Kyotec e lo studio dell’architetto Calatrava. Prima di giungere alla soluzione definitiva, diverse sono state le soluzioni tecniche presentate e le revisioni; molteplici i disegni costruttivi, molto accurati gli studi sulle dimensioni e sulle modalità di passaggio del sistema di drenaggio tra i portali della copertura.
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