Teatro Petruzzelli, Bari
Il restauro e il recupero funzionale dell’edificio ha tenuto conto di numerose prove acustiche e di protezione dal fuoco.
Descrizione dell’intervento
Nel 1898 il Comune di Bari dava inizio ai lavori di costruzione del Teatro Petruzzelli con l’obiettivo di affiancare un nuovo grande “contenitore” culturale al Teatro Piccinni, divenuto troppo piccolo ed insufficiente per rispondere alla richiesta dei cittadini.
Nel corso del Novecento, grazie alla presenza di grandi maestri della musica italiana ed europea, il nome del Petruzzelli ha risuonato in tutta Europa come simbolo e orgoglio non solo di Bari, ma di tutta l’Italia meridionale.
Il terribile incendio del 27 ottobre 1991 ha devastato quasi completamente il Teatro, distruggendo gran parte delle strutture portanti e delle decorazioni interne. Dopo dieci anni è stato approvato il progetto di restauro e di recupero funzionale dell’edificio, principalmente finalizzato alla ricostruzione dell’apparato decorativo e all’adeguamento dell’edificio alle normative vigenti in materia di sicurezza, migliorando la funzionalità degli impianti e degli spazi al servizio degli artisti e del pubblico.
Fin dalla prima stesura il progetto di riorganizzazione funzionale del Teatro prevedeva un intervento estremamente rispettoso della tipologia architettonica, entro i rigorosi limiti imposti dalla conservazione della struttura materiale dell’edificio.
Il Petruzzelli rappresenta infatti un importante esempio di teatro del XIX secolo: l’estrema razionalità e la chiarezza planimetrica della tipologia formale – dalla caratteristica cavea a ferro di cavallo – emerge in modo particolarmente evidente poiché il Teatro, realizzato su un’area libera da costruzioni e delimitato da strade su ogni lato, non ha subìto nel tempo modifiche dal tessuto viario e si configura tuttora come un grande blocco di forma regolare e simmetrica.
In sintesi il progetto architettonico è stato sviluppato perseguendo i seguenti obiettivi-base:
• la conservazione dell’edificio e delle sue caratteristiche spaziali e materiali;
• il recupero e la ricostruzione dell’apparato decorativo originario;
• l’inserimento di nuove funzioni e di nuovi elementi architettonici chiaramente riconoscibili rispetto a quelli originari;
• la revisione degli apparati tecnologici e dei sistemi di sicurezza, senza alterare l’impianto originario del monumento e nel rispetto dei suoi aspetti formali.
Prestazioni del sistema costruttivo
Saint-Gobain PPC Italia ha partecipato attivamente all’intervento mettendo a disposizione la vasta gamma di intonaci ecocompatibili VIC e l’esperienza di consulenti che operano da anni sul territorio.
Per le murature in tufo è stato proposto il Vic-Calce, un premiscelato altamente traspirabile a base di calce idraulica e sabbia silicea, particolarmente indicato negli interventi di ristrutturazione.
Per consolidare i solai e tutte le compartimentazioni orizzontali e verticali si è scelto l’Into Alfa, un intonaco biologico ristrutturante dall’elevata resistenza meccanica, applicabile anche in forti spessori senza il rischio di crepe e fessurazioni. L’Into Alfa è stato abbinato al Sigmatic Ignifugo M 120, un premiscelato a base di gesso emidrato, Vermiculite e Perlite espansa che assicura una protezione dal fuoco REI 120.
Correzione acustica e protezione passiva dal fuoco: la soluzione Saint-Gobain PPC Italia per la contro cupola.
La cupola esistente del Teatro è stata rivestita con una struttura secondaria progettata ad hoc per assicurare l’idonea protezione passiva dal fuoco e la giusta correzione acustica della sala.
Tale controcupola funge da vera e propria cassa armonica, grazie ad un sandwich formato dall’accostamento di diversi prodotti VIC. Sulla struttura portante in legno è stato ancorato un materassino fonoassorbente in lana di roccia di densità 120 kg/mc e la speciale rete portaintonaco Stucanet S, fissata al telaio in legno mediante viti e rondelle in acciaio inox. Sulla rete sono stati applicati due speciali intonaci antincendio che garantiscono l’idonea protezione dal fuoco della struttura: un primo strato di 5 mm di Sigmatic Ignifugo M 120 a base di gesso emidrato ed un secondo strato di 30 mm di Igniver, un premiscelato di facile applicazione e con un’ottima aderenza al supporto.
La finitura finale è costituita da 2 mm di Acoustical Plastic VIC, uno speciale intonaco fonoassorbente a base di Vermiculite studiato specificatamente per correggere l’acustica dei grandi ambienti. Sulle lunette che corrono lungo il perimetro della cupola l’intervento effettuato è simile a quello della controcupola ma l’Igniver e l’Acoustical Plastic sono stati sostituiti dal Sigmatic Ignifugo M 120 nello spessore di 40 mm e dal Rasocote 5, un rasante ideale per ottenere una finitura liscia e speculare sul quale sono state ripristinate pitture e decorazioni.
Nel 1898 il Comune di Bari dava inizio ai lavori di costruzione del Teatro Petruzzelli con l’obiettivo di affiancare un nuovo grande “contenitore” culturale al Teatro Piccinni, divenuto troppo piccolo ed insufficiente per rispondere alla richiesta dei cittadini.
Nel corso del Novecento, grazie alla presenza di grandi maestri della musica italiana ed europea, il nome del Petruzzelli ha risuonato in tutta Europa come simbolo e orgoglio non solo di Bari, ma di tutta l’Italia meridionale.
Il terribile incendio del 27 ottobre 1991 ha devastato quasi completamente il Teatro, distruggendo gran parte delle strutture portanti e delle decorazioni interne. Dopo dieci anni è stato approvato il progetto di restauro e di recupero funzionale dell’edificio, principalmente finalizzato alla ricostruzione dell’apparato decorativo e all’adeguamento dell’edificio alle normative vigenti in materia di sicurezza, migliorando la funzionalità degli impianti e degli spazi al servizio degli artisti e del pubblico.
Fin dalla prima stesura il progetto di riorganizzazione funzionale del Teatro prevedeva un intervento estremamente rispettoso della tipologia architettonica, entro i rigorosi limiti imposti dalla conservazione della struttura materiale dell’edificio.
Il Petruzzelli rappresenta infatti un importante esempio di teatro del XIX secolo: l’estrema razionalità e la chiarezza planimetrica della tipologia formale – dalla caratteristica cavea a ferro di cavallo – emerge in modo particolarmente evidente poiché il Teatro, realizzato su un’area libera da costruzioni e delimitato da strade su ogni lato, non ha subìto nel tempo modifiche dal tessuto viario e si configura tuttora come un grande blocco di forma regolare e simmetrica.
In sintesi il progetto architettonico è stato sviluppato perseguendo i seguenti obiettivi-base:
• la conservazione dell’edificio e delle sue caratteristiche spaziali e materiali;
• il recupero e la ricostruzione dell’apparato decorativo originario;
• l’inserimento di nuove funzioni e di nuovi elementi architettonici chiaramente riconoscibili rispetto a quelli originari;
• la revisione degli apparati tecnologici e dei sistemi di sicurezza, senza alterare l’impianto originario del monumento e nel rispetto dei suoi aspetti formali.
Prestazioni del sistema costruttivo
Saint-Gobain PPC Italia ha partecipato attivamente all’intervento mettendo a disposizione la vasta gamma di intonaci ecocompatibili VIC e l’esperienza di consulenti che operano da anni sul territorio.
Per le murature in tufo è stato proposto il Vic-Calce, un premiscelato altamente traspirabile a base di calce idraulica e sabbia silicea, particolarmente indicato negli interventi di ristrutturazione.
Per consolidare i solai e tutte le compartimentazioni orizzontali e verticali si è scelto l’Into Alfa, un intonaco biologico ristrutturante dall’elevata resistenza meccanica, applicabile anche in forti spessori senza il rischio di crepe e fessurazioni. L’Into Alfa è stato abbinato al Sigmatic Ignifugo M 120, un premiscelato a base di gesso emidrato, Vermiculite e Perlite espansa che assicura una protezione dal fuoco REI 120.
Correzione acustica e protezione passiva dal fuoco: la soluzione Saint-Gobain PPC Italia per la contro cupola.
La cupola esistente del Teatro è stata rivestita con una struttura secondaria progettata ad hoc per assicurare l’idonea protezione passiva dal fuoco e la giusta correzione acustica della sala.
Tale controcupola funge da vera e propria cassa armonica, grazie ad un sandwich formato dall’accostamento di diversi prodotti VIC. Sulla struttura portante in legno è stato ancorato un materassino fonoassorbente in lana di roccia di densità 120 kg/mc e la speciale rete portaintonaco Stucanet S, fissata al telaio in legno mediante viti e rondelle in acciaio inox. Sulla rete sono stati applicati due speciali intonaci antincendio che garantiscono l’idonea protezione dal fuoco della struttura: un primo strato di 5 mm di Sigmatic Ignifugo M 120 a base di gesso emidrato ed un secondo strato di 30 mm di Igniver, un premiscelato di facile applicazione e con un’ottima aderenza al supporto.
La finitura finale è costituita da 2 mm di Acoustical Plastic VIC, uno speciale intonaco fonoassorbente a base di Vermiculite studiato specificatamente per correggere l’acustica dei grandi ambienti. Sulle lunette che corrono lungo il perimetro della cupola l’intervento effettuato è simile a quello della controcupola ma l’Igniver e l’Acoustical Plastic sono stati sostituiti dal Sigmatic Ignifugo M 120 nello spessore di 40 mm e dal Rasocote 5, un rasante ideale per ottenere una finitura liscia e speculare sul quale sono state ripristinate pitture e decorazioni.
- progettista: A.T.P. per il Restauro del Petruzzelli – S.M.N. Studio di Architettura G.L. Sylos Labini e Partners - V&A Studio Vitone & Associati – COMES Studio Associato, Bari
- Campo di Intervento: FINITURE E RECUPERO