Villa Paradiso - Peschiera del Garda (Vr)
La copertura originale costituita da coppi fatti a mano posati a secco è stata restaurata con l’introduzione di una ventilazione sottomanto in grado di coniugare le migliori condizioni termoigronometri per il laterizio e gli ambienti sottostanti con la reversibilità degli assemblaggi.
Descrizione dell’intervento
Immersa in una distesa di verde nella campagna veronese sorge a Peschiera del Garda in Contrà Paradiso un complesso monumentale il cui corpo centrale fu eretto nel 1536 e che, per le caratteristiche del paesaggio su cui si impone e per la maestosità della sua architettura, prende il nome di “Villa Paradiso”.
La copertura originale si presentava costituita prevalentemente da un manto in coppi fatti a mano che poggiava a secco su tavole distanziate, in parte da laterizi posti su tavolato secondo la tecnica umida ottenuta mediante allettamento di malta.
La principale trasformazione di tale tetto in cotto, dunque, si è concretizzata nel passaggio alla posa a secco e all’introduzione della ventilazione sottomanto in grado di coniugare le migliori condizioni termoigronometri che per il laterizio e gli ambienti sottostanti con la reversibilità degli assemblaggi. Gli elementi del manto, infatti, essendo porosi, se sottoposti a frequenti precipitazioni atmosferiche si imbibiscono di acqua. All’estradosso l’acqua non costituisce un problema rilevante per mezzo dell’azione del sole e del vento che la smaltiscono, ma all’intradosso si possono generare fenomeni che comportano danneggiamenti sia ai coppi, quali la gelività, la diminuzione della resistenza agli urti, sia alla stessa struttura della copertura, quali la diminuzione delle prestazioni dello strato coibente e degli elementi di supporto del manto in cotto. Inoltre è necessario limitare le differenti temperature tra estradosso ed intradosso dei laterizi che si verificano a causa dell’irraggiamento solare e che determinano ulteriori conseguenze degenerative nel manto di copertura.
Per conservare il valore storico della copertura dei rustici di Villa Paradiso sono stati riutilizzati come coppi di coperta gli originali laterizi per i 2/3 del tetto; il restante 1/3, invece, è stato rivestito con nuovi elementi forati di tipo “coppo Montagna”. Per i coppi di canale sono stati impiegati laterizi nuovi di tipo “coppo Montagna con nasello” per permettere una maggiore efficienza nella tenuta all’acqua e nel relativo smaltimento.
L’aria circolante nell’intercapedine di ventilazione tra il pannello “Scudo” e i coppi entra dalla linea di gronda e fuoriesce lungo quella di colmo, grazie al moto convettivo innescato dall’apertura posta nella parte più alta della falda e prodotto dalle variazioni di pressione causate dal vento in combinazione con il calore solare, con quello interno alle abitazioni e con le differenze di temperature nei diversi livelli dell’intercapedine. La via di deflusso dell’aria in circolo nel sottomanto è, infatti, la linea di colmo orizzontale e diagonale per la quale è stata introdotta una struttura composta da barre in acciaio inox, di spessore 8/10 e di lunghezza utile di due metri ciascuna, dotate di bandelle laterali in alluminio, adagiate su cavallotti e sostenute da staffe di ancoraggio in acciaio inox di altezza regolabile, detta “Inoxwind-Coppi”.
Le barre di “Inoxwind-Coppi” sono caratterizzate da fori che permettono un’aerazione di circa cmq 400 per metro lineare e un buon deflusso di eventuale acqua di infiltrazione, da bordi frangi-acqua e strisce in adesivo butilico per ottenere una perfetta tenuta all’acqua.
Negli annessi rustici di Villa Paradiso la posa ha avuto inizio dalla linea di gronda in cui è stato posizionato un listello in legno di contenimento per il pannello “Scudo”, trattato in autoclave con sali minerali, sul quale è stato ancorato il canale di gronda. È stata poi fissata la griglia parapassero in lamiera forata che permette l’ingresso di aria nel sottomanto ed agisce da barriera contro l’intrusione di volatili. Successivamente sono stati posti i pannelli battentati sui quattro lati, di spessore 80 mm con un passo orizzontale di 20 cm e verticale di 36 cm, fissati meccanicamente mediante tasselli a fungo. La tripla sovrapposizione dei pannelli nell’angolo di incrocio tra quattro di essi determina la sicurezza di impermeabilizzazione in caso di rottura accidentale dei laterizi.
Motivazioni della Scelta
La soluzione tecnologica adottata si caratterizzata da pannelli modulari in polistirene espanso sinterizzato EPS150, detto “Sistema Scudo”, che permette il controllo del funzionamento igrotermico del tetto ed assolve mediante un unico elemento molteplici funzioni: garantisce un corretto isolamento termico, un perfetto ancoraggio ed un’adeguata ventilazione al manto di copertura ed impermeabilizzazione. Il pannello, dotato di superficie sagomata, possiede una buona capacità di diffusione al vapore pari a 30-70 m, permettendo in tal modo la traspirabilità del tetto. Si tratta di un materiale ecologico e riciclabile poiché esente da CFC e costituito per il 95% da aria.
Il “Sistema Scudo” garantisce inoltre la rapidità della posa in opera, essendo una soluzione tecnica modulare, la facile manutenzione, essendo contraddistinto da ancoraggi meccanici di rapida applicazione, e la durabilità nel tempo poiché la ventilazione del sottomanto permette di mantenere simili le caratteristiche termoigronometri che tra intradosso ed estradosso dei laterizi e una conseguente diminuzione degli effetti legati alla gelività. L’aerazione del sottomanto, inoltre, è assicurata in maniera uniforme su tutta la superficie della copertura non essendo ostacolata da alcun elemento di ostruzione.
Immersa in una distesa di verde nella campagna veronese sorge a Peschiera del Garda in Contrà Paradiso un complesso monumentale il cui corpo centrale fu eretto nel 1536 e che, per le caratteristiche del paesaggio su cui si impone e per la maestosità della sua architettura, prende il nome di “Villa Paradiso”.
La copertura originale si presentava costituita prevalentemente da un manto in coppi fatti a mano che poggiava a secco su tavole distanziate, in parte da laterizi posti su tavolato secondo la tecnica umida ottenuta mediante allettamento di malta.
La principale trasformazione di tale tetto in cotto, dunque, si è concretizzata nel passaggio alla posa a secco e all’introduzione della ventilazione sottomanto in grado di coniugare le migliori condizioni termoigronometri che per il laterizio e gli ambienti sottostanti con la reversibilità degli assemblaggi. Gli elementi del manto, infatti, essendo porosi, se sottoposti a frequenti precipitazioni atmosferiche si imbibiscono di acqua. All’estradosso l’acqua non costituisce un problema rilevante per mezzo dell’azione del sole e del vento che la smaltiscono, ma all’intradosso si possono generare fenomeni che comportano danneggiamenti sia ai coppi, quali la gelività, la diminuzione della resistenza agli urti, sia alla stessa struttura della copertura, quali la diminuzione delle prestazioni dello strato coibente e degli elementi di supporto del manto in cotto. Inoltre è necessario limitare le differenti temperature tra estradosso ed intradosso dei laterizi che si verificano a causa dell’irraggiamento solare e che determinano ulteriori conseguenze degenerative nel manto di copertura.
Per conservare il valore storico della copertura dei rustici di Villa Paradiso sono stati riutilizzati come coppi di coperta gli originali laterizi per i 2/3 del tetto; il restante 1/3, invece, è stato rivestito con nuovi elementi forati di tipo “coppo Montagna”. Per i coppi di canale sono stati impiegati laterizi nuovi di tipo “coppo Montagna con nasello” per permettere una maggiore efficienza nella tenuta all’acqua e nel relativo smaltimento.
L’aria circolante nell’intercapedine di ventilazione tra il pannello “Scudo” e i coppi entra dalla linea di gronda e fuoriesce lungo quella di colmo, grazie al moto convettivo innescato dall’apertura posta nella parte più alta della falda e prodotto dalle variazioni di pressione causate dal vento in combinazione con il calore solare, con quello interno alle abitazioni e con le differenze di temperature nei diversi livelli dell’intercapedine. La via di deflusso dell’aria in circolo nel sottomanto è, infatti, la linea di colmo orizzontale e diagonale per la quale è stata introdotta una struttura composta da barre in acciaio inox, di spessore 8/10 e di lunghezza utile di due metri ciascuna, dotate di bandelle laterali in alluminio, adagiate su cavallotti e sostenute da staffe di ancoraggio in acciaio inox di altezza regolabile, detta “Inoxwind-Coppi”.
Le barre di “Inoxwind-Coppi” sono caratterizzate da fori che permettono un’aerazione di circa cmq 400 per metro lineare e un buon deflusso di eventuale acqua di infiltrazione, da bordi frangi-acqua e strisce in adesivo butilico per ottenere una perfetta tenuta all’acqua.
Negli annessi rustici di Villa Paradiso la posa ha avuto inizio dalla linea di gronda in cui è stato posizionato un listello in legno di contenimento per il pannello “Scudo”, trattato in autoclave con sali minerali, sul quale è stato ancorato il canale di gronda. È stata poi fissata la griglia parapassero in lamiera forata che permette l’ingresso di aria nel sottomanto ed agisce da barriera contro l’intrusione di volatili. Successivamente sono stati posti i pannelli battentati sui quattro lati, di spessore 80 mm con un passo orizzontale di 20 cm e verticale di 36 cm, fissati meccanicamente mediante tasselli a fungo. La tripla sovrapposizione dei pannelli nell’angolo di incrocio tra quattro di essi determina la sicurezza di impermeabilizzazione in caso di rottura accidentale dei laterizi.
Motivazioni della Scelta
La soluzione tecnologica adottata si caratterizzata da pannelli modulari in polistirene espanso sinterizzato EPS150, detto “Sistema Scudo”, che permette il controllo del funzionamento igrotermico del tetto ed assolve mediante un unico elemento molteplici funzioni: garantisce un corretto isolamento termico, un perfetto ancoraggio ed un’adeguata ventilazione al manto di copertura ed impermeabilizzazione. Il pannello, dotato di superficie sagomata, possiede una buona capacità di diffusione al vapore pari a 30-70 m, permettendo in tal modo la traspirabilità del tetto. Si tratta di un materiale ecologico e riciclabile poiché esente da CFC e costituito per il 95% da aria.
Il “Sistema Scudo” garantisce inoltre la rapidità della posa in opera, essendo una soluzione tecnica modulare, la facile manutenzione, essendo contraddistinto da ancoraggi meccanici di rapida applicazione, e la durabilità nel tempo poiché la ventilazione del sottomanto permette di mantenere simili le caratteristiche termoigronometri che tra intradosso ed estradosso dei laterizi e una conseguente diminuzione degli effetti legati alla gelività. L’aerazione del sottomanto, inoltre, è assicurata in maniera uniforme su tutta la superficie della copertura non essendo ostacolata da alcun elemento di ostruzione.
- Azienda: INDUSTRIE COTTO POSSAGNO
- progettista: Arch. Marco Ardielli