Villa Zerbi - Reggio Calabria
Il risanamento dell’area espositiva è stato realizzato con tecnologia Dry kit System, barriera chimica continua e inalterabile nel tempo, ottenuta mediante formulati idrofobizzanti, all’acqua o in solvente inseriti a lenta diffusione, tramite l’apposita attrezzatura “usa e getta”.
Descrizione dell’intervento
Villa "Saverio Genoese Zerbi", comunemente denominata Villa Zerbi, sorge sul Lungomare di Reggio Calabria nell'area dove prima del 1860 vi era l'antica villa in stile barocco della famiglia dei Genoese. Distrutto dal terremoto l’edificio fu riedificato con un progetto redatto dagli ingegneri Zerbi, Pertini e Marzats nel 1915.
Il nuovo edificio fu costruito con caratteristiche completamente diverse dall'antica villa, e con nuove scelte di stile architettonico e tipologico, che si differenziano dagli altri edifici del fronte sulla via marina.
La villa è composta da un corpo centrale di forma trapezoidale a due piani che si affaccia sul mar mediterraneo quindi sullo stretto, nell'area confinante con la via Zaleuco vi è il giardino che si estende fino alle dependance ricavate negli angoli opposti che incontrano la via Giulia e la via Camagna.
L'edificio si presenta con una serie di articolazioni dove si alternano degli ambienti destinati ad abitazione: loggiati, ed elementi a torre; lo stile architettonico usato si rifà ai modelli Veneziani del XIV secolo, con archi in stile gotico, accostando elementi decorativi insieme a scelte cromatiche molto evidenti: colonne sorreggono gli archi dei loggiati, colonnine adoperate per le balaustre dei balconi e per finire i merli che sovrastano come parapetto tutto il terrazzo.
Villa Zerbi è oggi un importante polo culturale della città di Reggio Calabria, che offre periodiche mostre d'arte e d'architettura. Infatti è spesso sede espositiva delle mostre della Biennale di Venezia al sud Italia.
Proprio alcune zone in corso di recupero destinate all’area espositiva sono state oggetto del risanamento realizzato con tecnologia Dry kit System.
Il sistema consiste nella realizzazione di una barriera chimica continua e inalterabile nel tempo, ottenuta mediante formulati idrofobizzanti, all’acqua o in solvente inseriti a lenta diffusione, tramite l’apposita attrezzatura “usa e getta”, seguendo le istruzioni indicate nel “Manuale Istruzioni” che accompagna ogni singola fornitura.
Motivazione della scelta
L’attrezzatura usa e getta, appositamente studiata e brevettata, si compone di sacche graduate munite di maniglia e regolatore di flusso posizionato lungo il tubicino di raccordo ai diffusori. I diffusori sono realizzati con un particolare tipo di cellulosa ed hanno il compito di far assorbire uniformemente il formulato alla muratura, impedendo che lo stesso segua vie preferenziali o cada all’interno di fessurazioni o cavità. L’utilizzo dei diffusori consente, pertanto, anche il trattamento delle murature realizzate in laterizio, quelle di blocchetti di cemento con foro centrale ecc..
Ai lati del diffusore vi sono da una parte il tappo espulsore, dall’altra la corona in plastica che facilita le operazioni di fissaggio ed il beccuccio per il raccordo con il tubicino vitrex della sacca.
Messa in opera e collaudo
Seguendo le istruzioni contenute nel “Manuale Istruzioni”, sono state effettuate inizialmente le operazioni di tracciatura e, successivamente, le perforazioni orizzontali “non inclinate” con diametro millimetri 22, realizzando le stesse con interasse di 15 cm. I fori, quasi passanti, sono posizionati a 15 cm di altezza dalla quota del pavimento. I diffusori sono stati inseriti e fissati nelle perforazioni utilizzando gesso da presa, cemento rapido o schiuma sigillante.
Villa "Saverio Genoese Zerbi", comunemente denominata Villa Zerbi, sorge sul Lungomare di Reggio Calabria nell'area dove prima del 1860 vi era l'antica villa in stile barocco della famiglia dei Genoese. Distrutto dal terremoto l’edificio fu riedificato con un progetto redatto dagli ingegneri Zerbi, Pertini e Marzats nel 1915.
Il nuovo edificio fu costruito con caratteristiche completamente diverse dall'antica villa, e con nuove scelte di stile architettonico e tipologico, che si differenziano dagli altri edifici del fronte sulla via marina.
La villa è composta da un corpo centrale di forma trapezoidale a due piani che si affaccia sul mar mediterraneo quindi sullo stretto, nell'area confinante con la via Zaleuco vi è il giardino che si estende fino alle dependance ricavate negli angoli opposti che incontrano la via Giulia e la via Camagna.
L'edificio si presenta con una serie di articolazioni dove si alternano degli ambienti destinati ad abitazione: loggiati, ed elementi a torre; lo stile architettonico usato si rifà ai modelli Veneziani del XIV secolo, con archi in stile gotico, accostando elementi decorativi insieme a scelte cromatiche molto evidenti: colonne sorreggono gli archi dei loggiati, colonnine adoperate per le balaustre dei balconi e per finire i merli che sovrastano come parapetto tutto il terrazzo.
Villa Zerbi è oggi un importante polo culturale della città di Reggio Calabria, che offre periodiche mostre d'arte e d'architettura. Infatti è spesso sede espositiva delle mostre della Biennale di Venezia al sud Italia.
Proprio alcune zone in corso di recupero destinate all’area espositiva sono state oggetto del risanamento realizzato con tecnologia Dry kit System.
Il sistema consiste nella realizzazione di una barriera chimica continua e inalterabile nel tempo, ottenuta mediante formulati idrofobizzanti, all’acqua o in solvente inseriti a lenta diffusione, tramite l’apposita attrezzatura “usa e getta”, seguendo le istruzioni indicate nel “Manuale Istruzioni” che accompagna ogni singola fornitura.
Motivazione della scelta
L’attrezzatura usa e getta, appositamente studiata e brevettata, si compone di sacche graduate munite di maniglia e regolatore di flusso posizionato lungo il tubicino di raccordo ai diffusori. I diffusori sono realizzati con un particolare tipo di cellulosa ed hanno il compito di far assorbire uniformemente il formulato alla muratura, impedendo che lo stesso segua vie preferenziali o cada all’interno di fessurazioni o cavità. L’utilizzo dei diffusori consente, pertanto, anche il trattamento delle murature realizzate in laterizio, quelle di blocchetti di cemento con foro centrale ecc..
Ai lati del diffusore vi sono da una parte il tappo espulsore, dall’altra la corona in plastica che facilita le operazioni di fissaggio ed il beccuccio per il raccordo con il tubicino vitrex della sacca.
Messa in opera e collaudo
Seguendo le istruzioni contenute nel “Manuale Istruzioni”, sono state effettuate inizialmente le operazioni di tracciatura e, successivamente, le perforazioni orizzontali “non inclinate” con diametro millimetri 22, realizzando le stesse con interasse di 15 cm. I fori, quasi passanti, sono posizionati a 15 cm di altezza dalla quota del pavimento. I diffusori sono stati inseriti e fissati nelle perforazioni utilizzando gesso da presa, cemento rapido o schiuma sigillante.
- Azienda: PV COLOR - TECNORED
- Campo di Intervento: FINITURE E RECUPERO