AIS: “Ancora troppi morti sul lavoro”
Il settore delle costruzioni resta tra i più colpiti. Nel nuovo Position Paper di AIS la proposta operativa “Sicurezza in cantiere: scacco matto in 4 mosse”
Anche quest’anno, le celebrazioni del Primo Maggio si svolgono sullo sfondo di una realtà drammatica: nei cantieri e nei luoghi di lavoro italiani si continua a morire. E a morire in silenzio. I dati INAIL relativi al primo bimestre del 2025 parlano da soli: 138 lavoratori deceduti, un aumento del 16% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente; le denunce di malattia professionale segnano un balzo del +5,8%. Ma è guardando al quadro più ampio che la gravità emerge: sono ben 4.442 le persone che, tra il 2021 e il 2024, hanno perso la vita sul lavoro in Italia. Una cifra impressionante, che disegna una vera e propria strage. Il settore delle Costruzioni si conferma il più colpito, con 564 vittime in soli quattro anni. E non basta: nel solo comparto edile si contano oltre 40.000 infortuni ogni anno, a dimostrazione di una condizione strutturale di rischio che non può più essere accettata come normale.
AIS – Associazione Infrastrutture Sostenibili lancia un appello netto e non negoziabile: basta trattare la sicurezza come una voce accessoria di bilancio o un adempimento formale. Serve una rivoluzione culturale e operativa che parta dalla progettazione e arrivi alla gestione, attraversando ogni snodo del ciclo produttivo.
Con il Position Paper 2025 n.9 “Sicurezza sul lavoro: dal cantiere edile un modello virtuoso di partecipazione, soluzioni digitali e sostenibilità”, AIS propone un modello alternativo, radicalmente più avanzato, fondato su innovazione tecnologica, formazione continua, governance condivisa e sostenibilità.
La strategia di AIS si chiama “Sicurezza in cantiere: scacco matto in 4 mosse” ed è la proposta operativa contenuta nel Position Paper. Quattro fasi chiave, per colpire al cuore le criticità di ogni cantiere:
Pianificazione e avvio del cantiere, con l’uso di strumenti come le HOCards, i sistemi di video analytics (VAWS) e il programma Amplia la tua Vita, per impostare sin da subito un ecosistema di sicurezza.
Inizio lavorazioni, dove il monitoraggio attivo e le segnalazioni strutturate permettono di prevenire anziché rincorrere l’incidente.
Fasi intermedie di costruzione, con il rafforzamento della collaborazione tra le maestranze, i momenti di ascolto strutturati e le pratiche di rilevazione partecipata del rischio.
Finiture e smobilitazione, quando consolidare le buone prassi e capitalizzare le lezioni apprese diventa essenziale per chiudere il cantiere lasciando cultura e competenze, non solo strutture.