La top 10 delle Società di Costruzioni per ricavi totali 24/23

Dopo la pandemia e un triennio di volatilità dei costi energetici, l’intero comparto delle costruzioni e delle infrastrutture ha ritrovato slancio grazie ad alcuni fattori strutturali: gli investimenti del Pnrr, l’accelerazione dei grandi cantieri ferroviari e stradali e la spinta della transizione energetica e digitale. A guidare questa rinascita sono stati i grandi player italiani, realtà che negli ultimi anni hanno costruito competenze a livello internazionale, trasformandosi da contractor tradizionali in gruppi integrati di ingegneria, innovazione e sostenibilità.

A guidare questa rinascita sono stati i grandi player italiani, realtà che negli ultimi anni hanno costruito competenze a livello internazionale, trasformandosi da contractor tradizionali in gruppi integrati di ingegneria, innovazione e sostenibilità. Il 2024 ha rappresentato per molti la conferma della loro forza competitiva, mentre il 2025 mostra un consolidamento del trend positivo ma anche alcune fragilità del mercato interno.
In cima alla classifica per dimensione e proiezione globale resta Webuild. Il gruppo ha chiuso il primo semestre 2025 con ricavi totali che sfiorano i 12 miliardi di euro, in crescita del 20% rispetto all’anno precedente. Il portafoglio ordini, a 63 miliardi, rappresenta un record storico. È la dimostrazione di come l’Italia delle costruzioni, quando opera su scala globale e con una strategia di lungo periodo, possa competere con i colossi internazionali. La società ha inoltre consolidato la fusione con Astaldi. Un altro protagonista del 2024 è stato Itinera, che ha chiuso l’esercizio con un fatturato complessivo di 2,09 miliardi di euro. Numeri che confermano la solidità di una realtà che si muove su più fronti – infrastrutture autostradali, mobilità urbana, opere civili. Sul versante ferroviario, il 2024 è stato un anno eccezionale per Salcef. La società romana ha registrato un valore della produzione superiore vicino ai 600 milioni di euro con indicatori di redditività tra i migliori dell’intero comparto. Un risultato ottenuto grazie alla crescita del business internazionale, alla specializzazione nei lavori di manutenzione e rinnovamento delle reti ferroviarie e a una strategia di investimenti mirata su innovazione tecnologica e sostenibilità. Anche Ghella ha messo a segno un balzo importante, con un valore della produzione 2024 di 465 milioni di euro, in crescita del 48% sull’anno precedente. Sul fronte autostradale, Amplia Infrastructures ha registrato nel 2024 ricavi per 822 milioni di euro. A livello macro, il 2025 conferma la centralità delle grandi opere. L’approvazione del progetto per il ponte sullo Stretto di Messina rappresenta un banco di prova cruciale per la filiera italiana. Accanto alle grandi opere, emergono nuovi trend di trasformazione: l’espansione delle infrastrutture digitali; la crescita della prefabbricazione, prevista in aumento del 3,3% nel 2025; e il consolidamento dell’industria delle macchine per costruzioni. Non mancano però i segnali di cautela. Il mercato residenziale, in particolare, mostra una contrazione attesa tra il 4% e il 9% nel 2025.
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