Concordare con Ue le misure per sforare il patto di stabilità

I Presidenti di ANCI e ANCE chiedono al Governo immediata approvazione del piano di pagamento debiti comuni.
“L’immediata approvazione di un piano effettivo di pagamento di tutti debiti pregressi, da concordare con l’Unione Europea come misura una tantum che, in quanto tale, non incide sul pareggio di bilancio strutturale’’. E’ questa la richiesta contenuta nella lettera che i Presidenti di ANCI, Graziano Delrio e di ANCE, Paolo Buzzetti hanno inviato al Presidente del Consiglio, Mario Monti evidenziando che “a tale fine, e’ necessario un provvedimento d’urgenza da parte del Governo con il quale autorizzi le amministrazioni locali a sbloccare le risorse necessarie per fare fronte ai propri debiti”.
Dopo aver richiamato l’attenzione del Premier “sull’inaccettabile fenomeno dei ritardati pagamenti alle imprese che hanno regolarmente, e da tempo, eseguito il loro lavoro” Delrio e Buzzetti evidenziano che “si tratta di un fenomeno che sta letteralmente stritolando il tessuto produttivo del settore delle costruzioni, mettendo a rischio la sopravvivenza delle imprese operanti nel mercato dei lavori pubblici ed estendendo i suoi effetti devastanti su tutta la filiera. Una pratica che crea i presupposti per l’insolvenza di migliaia di imprese e la perdita di decine di migliaia di posti di lavoro”.
“Questa situazione di estrema sofferenza – aggiungono – e’ causata da un quadro normativo che, in un contesto di crisi economica e finanziaria senza precedenti, spinge le Amministrazioni locali verso l’insolvenza costringendole a non onorare i propri debiti, pur disponendo delle relative risorse per pagare le imprese”.
“Rispetto a questo problema – evidenziano i Presidenti di ANCI e ANCE - le soluzioni adottate fino ad oggi non sono state in nessun modo adeguate alla drammaticita’ della situazione, perche’ hanno continuato ad alimentare una finzione contabile che occulta il debito pur in presenza di crediti vantati dalle imprese”.
“Di fronte a questa emergenza, non c’e’ altra soluzione che pagare effettivamente tutti i debiti maturati. Gli innumerevoli tentativi evocati nei mesi precedenti dimostrano infatti che ogni altra proposta di soluzione e’ destinata al fallimento. Si tratta, in altre parole – spiegano Delrio e Buzzetti - di compiere finalmente un’operazione di verita’ e trasparenza sul debito pubblico italiano, come recentemente avvenuto in Spagna, dove 27 miliardi di euro sono stati pagati alle imprese in soli 5 mesi”.
Da qui la richiesta di adottare un provvedimento di urgenza, con la consapevolezza che “un tale atto consentirebbe di ristabilire la correttezza nei rapporti con le imprese, evitando il loro fallimento e garantendo al contempo il mantenimento di numerosi posti di lavoro”.

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