Consumo del suolo: le Regioni bocciano il ddl

Critica la posizione delle Regioni sul ddl approvato dal Cdm sul contenimento del consumo di suolo.
Secondo i tecnici degli Enti lo schema normativo, oltre al rischio di portare a un blocco degli strumenti urbanistici vigenti, è privo di una visione strategica del territorio.
In vista della Conferenza Unificata, che dovrà esaminare lo schema di articolato approvato lo scorso 15 giugno dal Consiglio dei Ministri avente ad oggetto “Contenimento del consumo di suolo e riuso del suolo edificato”, si sono riuniti i tecnici delle Regioni, competenti in materia di governo del territorio, che hanno fatto una pre valutazione.
Piuttosto critica la posizione espressa dalla quale emerge la condivisone dei principi di fondo ma al tempo stesso la sostanziale contrarietà alla struttura dell’articolato che affronta un tema, di per sé complesso e strategico, in un’ ottica settoriale senza cioè una visione integrata del territorio. Tale percorso normativo dovrebbe essere, invece, affrontato unitamente alla riforma del governo del territorio a livello statale. Necessità, quest’ultima, peraltro più volte auspicata e ribadita dalle stesse Regioni anche nell’ambito del Comitato Interministeriale per le Politiche Urbane (CIPU) e nel documento finale che qualche mese fa è stato divulgato.
Tra l’altro, evidenziano i tecnici delle Regioni, lo schema di Ddl oltre a ledere le competenze legislative delle Regioni sembrerebbe voler perseguire l’ambizioso obiettivo di riduzione del consumo di suolo attraverso, di fatto, un sostanziale (e inaccettabile) blocco degli strumenti urbanistici vigenti.
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