Costruzioni: Stati Generali, risposte immediate per il settore in crisi

Le principali associazioni di categoria chiedono al Governo risposte concrete e immediate sui quesiti formulati per far ripartire il comparto.
''Il tempo e' scaduto, l'edilizia non può più resistere''. E' il messaggio che gli Stati generali delle costruzioni (Ance, Anaepa, Casartigiani, Alleanza Coop.Italiane, Federcostruzioni, Cna, Pat, Assoimmobiliare e Confedilizia) lanciano al Governo, cui chiedono di ''dare risposte concrete e immediate'' alle 'priorità per i primi 100 giorni' che i principali soggetti imprenditoriali e professionali del settore hanno formulato per far ripartire il comparto. ''Un comparto emblema della crisi in corso. Infatti in 5 anni gli investimenti, al netto degli interventi di ristrutturazione, sono diminuiti del 38%, facendo fare a tutto l'indotto un viaggio all'indietro di 40 anni. I posti di lavoro persi sono 360mila. Salgono a quota 550.000 se si guarda ai settori collegati'', spiegano gli Stati Generali, che chiedono ''una svolta''. Il documento indica, tra le priorità : lo sblocco dei debiti pregressi delle pubbliche amministrazioni nei confronti delle imprese per i lavori già eseguiti; ''investire sulla sicurezza del territorio'' a partire dal dissesto idrogeologico; ''dare vita a quelle piccole e medie opere funzionali alla riqualificazione delle citta'''; ''sbloccare gli appalti delle piccole amministrazioni locali''; promuovere strumenti finanziari in grado di riattivare il circuito del credito; rivedere la disciplina dell'Imu; puntare sulla riqualificazione urbana; riduzione del costo del lavoro.
  • Enti e associazioni: ANCE
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