Debiti PA: passi avanti ma tempi troppo lunghi

Luci ed ombre sui debiti della Pa emergono dai dati presentati in occasione dell’Osservatorio congiunturale dall’Ance.
Bene il primo piano di pagamento, che ha consentito alle imprese edili di recuperare 6,5 miliardi di crediti, ai quali si aggiungeranno gli 1,5 miliardi stanziati ma non ancora pagati. Resta però irrisolto il problema degli 11 miliardi di debiti non compresi dal piano per i quali si attende ancora una soluzione.
Qualche segnale positivo anche sui tempi medi di pagamento, che, grazie all’entrata in vigore della nuova direttiva europea, hanno subito una leggera diminuzione rispetto ai valori degli ultimi 2 anni. Ad oggi l’attesa oltre il limite di due mesi imposto dall’Europa è scesa da 160 a 146 giorni, ma le punte superano ancora i 2 anni. I dati parlano quindi di un Italia che migliora ma è ancora distante dal rispetto della direttiva. Lo dimostrano anche i numeri relativi al secondo trimestre del 2013, in cui l’82% delle imprese di costruzioni ha continuato a riscontrare ritardi nei pagamenti.
E da Bruxelles è arrivato l’ultimo avvertimento del vicepresidente della Commissione Ue Antonio Tajani: "Se nel giro di uno o due mesi non ci sarà una forte inversione di tendenza, sarò costretto ad aprire una procedura d'infrazione contro l'Italia per il mancato rispetto della direttiva europea. I dati forniti da Ance e Confartigianato – ha spiegato il commissario all'industria – non sono rassicuranti, anche se c'è stato qualche miglioramento nel settore dell'edilizia e da parte delle amministrazioni comunali”. Poco incoraggiante anche il confronto con gli altri paesi europei: “In Spagna ad esempio – ha detto Tajani – le cose stanno andando molto meglio che in Italia”.
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