DL pagamenti P.A.: 2 miliardi di euro pagati alle imprese di costruzioni
E’ quanto emerge dal monitoraggio realizzato dall’Ance, che ribadisce l’esigenza di pagare tutti i debiti pregressi, pari a 12 miliardi per le sole imprese del settore.
Prosegue l’attività di monitoraggio da parte dell’Ance dell’attuazione del decreto-legge 8 aprile 2013, n.35, convertito con la legge 6 giugno 2013, n.64, contenente le misure relative al pagamento di una prima parte dei debiti pregressi della Pubblica Amministrazione italiana. Il quinto rapporto di monitoraggio predisposto dall’Associazione dei costruttori ad inizio Agosto mette in evidenza che il decreto continua a funzionare: 2 miliardi di euro –sui 7,5 previsti dal decreto per le costruzioni- sono già stati pagati alle imprese del settore. Circa la metà dei pagamenti sono stati effettuati da enti del Nord, il 30% da enti del Centro ed il 20% da enti del Sud.
Il documento sottolinea che sono stati registrati segnali positivi di attenzione da parte delle amministrazioni alla rapida attuazione delle misure previste dal decreto. L’analisi evidenzia in particolare che le Province hanno utilizzato quasi la totalità dell’allentamento del Patto di stabilità interno autorizzato dal MEF mentre i Comuni hanno dato il via in modo più sostenuto ai pagamenti nel corso del mese di luglio. Inoltre, sono arrivati i primi pagamenti da parte delle Regioni (parte non sanitaria).
Lo studio ricorda tuttavia che il decreto “pagamenti PA” rappresenta un primo passo positivo ma non ancora sufficiente e sottolinea l’esigenza di pagare tutti i debiti pregressi (12 miliardi di euro di crediti vantati dalle imprese di costruzioni aspettano ancora una soluzione) e di riformare strutturalmente le regole del Patto di stabilità interno che favoriscono la formazione di debiti arretrati, consentendo il rispetto solo formale dei vincoli europei (5 miliardi di euro ancora bloccati nelle casse degli enti locali).
Il focus realizzato dal Centro Studi dell’Ance presenta inoltre un’analisi della ripartizione territoriale dei pagamenti autorizzati con il decreto-legge “pagamenti PA” sottolineando che sui 15 miliardi già assegnati, il 34% dei fondi è stato destinato al Nord, il 24% al Centro ed il 42% a Sud.
Infine, il rapporto di monitoraggio esamina i contenuti dei decreti ministeriali di allentamento del Patto di stabilità interno, per un importo complessivo pari a 5 miliardi di euro. Tale analisi mette in evidenza che i Comuni e le Province hanno beneficiato di un allentamento del Patto rispettivamente per 3,83 e 1,17 miliardi di euro. Inoltre, 3,3 miliardi di euro sono stati destinati al pagamento di fatture 2012 e precedenti mentre 1,7 miliardi sono stati destinati al pagamento di fatture 2013 e/o di nuovi lavori. A livello territoriale, 2,2 miliardi sono stati destinati agli enti locali del Nord, 1,1 a quelli del Centro e 1,7 a quelli del Sud.
Attraverso il confronto dei dati relativi all’allentamento del Patto di stabilità interno e alle anticipazioni di cassa della Cassa Depositi e Prestiti, lo studio evidenzia anche che nell’80% dei casi, i ritardati pagamenti degli enti locali non sono stati provocati dalla mancanza di cassa ma dalla regola del Patto di stabilità interno che consente di non fare emergere i debiti bloccando i pagamenti. 4.178 enti locali su 5.280 (il 79%) hanno dichiarato di necessitare solo di un allentamento del Patto di stabilità interno – quindi di disporre già di tutta la cassa necessaria - per pagare i propri debiti.
- Enti e associazioni: ANCE