GBC Italia – Assemblea Generale di fine anno 2024

“L’anno trascorso ha confermato trasformazioni profonde in atto, sia per GBC Italia sia per il contesto globale in cui operiamo. Di fronte a uno scenario in continuo mutamento, l’Associazione ha dimostrato flessibilità, visione e leadership”. Con queste parole Fabrizio Capaccioli ha introdotto il suo discorso all’Assemblea – nel quale ha ripercorso gli obiettivi raggiunti anticipando programmi e iniziative del 2025 – e del quale riprendiamo qui di seguito i passi salienti.
Tra i risultati più significativi, spicca il recentissimo rinnovo, dopo 16 anni, dell’accordo con il Green Building Council degli Stati Uniti (USGBC). Questo passo non rappresenta solo la formalizzazione di una collaborazione strategica, ma segna un momento cruciale per l’Italia e per il nostro settore. Attraverso l’adattamento e la traduzione di contenuti formativi, materiali di marketing e risorse educative legate a LEED® e Arc®, questi sistemi saranno più accessibili al mercato italiano unitamente alla sinergia con i nostri protocolli italiani. Abbiamo riaffermato il ruolo di GBC Italia come leader e punto di riferimento globale per la sostenibilità e il benessere delle persone. La strada tracciata dall’accordo con USGBC chiama l’Associazione a rafforzare la presenza nei contesti internazionali. Ecco perché l’internazionalizzazione del Protocollo GBC Historic Building® non è solo un progetto tecnico, ma un atto di visione culturale, peraltro condiviso anche da USGBC. È un messaggio forte che afferma l’unicità e l’eccellenza italiana nel campo del restauro sostenibile del patrimonio storico. Guardando al versante italiano, quest’anno è stato promosso il dialogo e la partecipazione attiva attraverso gli incontri Green Speed Date un’iniziativa di grande successo con due edizioni, una a Milano e una a Roma, che ha visto la partecipazione entusiasta di soci e aspiranti tali. Questi incontri non sono stati solo momenti di networking, ma veri e propri spazi di condivisione di esperienze e di racconto reciproco. Attraverso il confronto diretto, abbiamo creato connessioni autentiche e rafforzato la rete di GBC Italia, favorendo l’ingresso di nuovi soci e la partecipazione attiva di quelli esistenti. Il rafforzamento e l’attenzione ai Chapter territoriali con i Consigli d’Indirizzo itineranti, non è solo una questione di Governance interna, ma di responsabilità collettiva. Parlare di advocacy locale e di “empower local” significa rafforzare la presenza di GBC Italia nei territori, costruire le fondamenta di un movimento diffuso e inclusivo. Oggi, i Chapter non sono più avamposti locali, ma veri motori di cambiamento capaci di incidere sul territorio, portando avanti con orgoglio la missione di GBC Italia. Questo modello policentrico è essenziale per affrontare la sfida della rigenerazione urbana, un tema cruciale e ineludibile per il futuro del nostro Paese. La sostenibilità non può essere confinata ai margini delle decisioni urbanistiche. La città non è solo uno “spazio costruito”, ma un sistema sociale vivo, in cui l’urbano e l’umano si influenzano reciprocamente. L’impegno dell’Associazione non può limitarsi a costruire edifici green e certificati. Si devono spingere gli attori della filiera, il mercato, il decisore pubblico a costruire città più giuste, più eque e più umane. E, proprio in questa direzione, vanno gli accordi con ANCI, SOGESID, OICE, RICS e ASPESI, così come i rapporti sempre più stretti con i Comuni e con il Ministero dell’Ambiente e delle infrastrutture, che hanno portato i temi dell’Associazione a livelli mai raggiunti sino ad oggi. Lavorare al fianco delle istituzioni significa non solo partecipare, ma contribuire in modo propositivo alla definizione di strategie e politiche concrete. Ma non possiamo parlare di sostenibilità senza citare la COP29 in Azerbaijan, dove il Presidente Fabrizio Capaccioli ha ribadito la missione del Green Building Council Italia: guidare questo processo, promuovendo un’urbanistica che rispetti l’identità del nostro Paese e che metta al centro il benessere umano e il valore del Made in Italy. Tuttavia, non ci si può non chiedere se la COP29 sia stata davvero utile per un cambiamento strutturale, se le decisioni prese saranno capaci di tradursi in azioni concrete e misurabili e se è stata in grado di decidere su come evitare che le disuguaglianze si amplifichino tra i Paesi fonti primarie di emissioni nocive e coloro, i più poveri, che ne subiscono le conseguenze climatiche e di vita peggiori. La voce dei ragazzi nei contesti internazionali di cooperazione come la COP non è ancora sufficientemente ascoltata. Non è possibile parlare di futuro senza parlare di giovani e con i giovani. Con l’iniziativa GBC Next Generation, è stata tracciata una linea chiara: non ci sarà vera transizione ecologica senza il protagonismo delle nuove generazioni. I giovani non sono solo destinatari di conoscenza, ma attori attivi del cambiamento. È dovere dell’Associazione ascoltarli, coinvolgerli e metterli in condizione di agire. Per raggiungere i molti obiettivi dell’Associazione la via possibile è quella della democratizzazione dei protocolli. Democratizzare non significa semplificare, ma rendere accessibile la conoscenza e la possibilità di certificarne i risultati. Questo obiettivo si raggiunge anche grazie alla digitalizzazione, alla trasparenza e alla riduzione della complessità burocratica, senza mai cedere sulla qualità e sul rigore tecnico. Il percorso non è privo di sfide. Lo si è visto chiaramente con il contributo dato da GBC Italia all’aggiornamento del Codice degli Appalti, un passaggio cruciale per fare in modo che i criteri ambientali e i protocolli di sostenibilità diventino centrali nelle gare pubbliche; è stata un’opportunità per riaffermare il ruolo di GBC Italia come interlocutore di fiducia per le istituzioni. Ad un vicinissimo orizzonte è stato, inoltre, il recepimento della Direttiva EPBD4, il cui principio base si fonda sull’ “Energy Efficiency First”: entro il 2030 la prima tappa di riduzione dei consumi del 16% e del 20-22% entro il 2035. Al momento nel nostro Paese, 11 milioni di abitazioni (74%) rientrano in classe energetica E, F o G, quindi, non in linea con i parametri imposti dalla nuova Direttiva. Secondo l’Energy & Strategy della School of Management del Politecnico di Milano, serviranno almeno 180 miliardi di euro all’Italia per riuscire a recepire la Direttiva EPBD4. Una cifra che equivale a quanto è stato speso nell’ultimo triennio tra superbonus, ecobonus e bonus casa. Questa ingente mobilitazione di risorse, pur indispensabile per raggiungere gli obiettivi climatici e promuovere un futuro a basse emissioni, deve essere programmata in modo da non sottrarre fondi alle politiche sociali, all’occupazione e alla crescita economica generale. L’equilibrio tra sostenibilità ambientale e sostenibilità sociale ed economica è essenziale. La transizione deve essere sostenibile non solo per l’ambiente, ma anche per le persone e per le comunità che ne saranno coinvolte, evitando rischi di perdita occupazionale e di pressione sui bilanci familiari, lasciando le famiglie in difficoltà. È indubbio che Italia e in Europa, l’efficientamento energetico del patrimonio edilizio rappresenta una priorità per abbattere le emissioni e ridurre i costi energetici, ma per fare questo è necessario sostenere finanziariamente i privati e garantire la remunerazione degli investimenti per il coinvolgimento delle imprese. È fondamentale che la costruzione di un mercato dei capitali europeo forte sia accompagnata da politiche di inclusione sociale che garantiscano un impatto positivo su occupazione e sviluppo. Solo una transizione che tiene conto di tutte le componenti sociali ed economiche potrà rispondere in modo efficace e duraturo alla sfida climatica, senza compromettere la stabilità e il benessere della collettività. Dalla finanza sostenibile alla creazione di nuovi protocolli e strumenti digitali, GBC Italia guiderà la trasformazione del settore edilizio, promuovendo inclusione, innovazione e trasparenza. Si pensa alla creazione di un Osservatorio Nazionale sulla Sostenibilità Edilizia, per essere il principale centro di riferimento per il monitoraggio e la valutazione della sostenibilità edilizia in Italia. Una piattaforma e centro permanente di analisi dei dati relativi agli edifici certificati GBC, LEED e ai progetti di rigenerazione urbana. Questo potrà portare alla realizzazione di un rapporto annuale di sostenibilità edilizia con dati, analisi e best practice. Così come la facilitazione a strumenti di accesso a piattaforme di finanza agevolata per la creazione di progetti compatibili con la nostra missione. Un tema chiave per il futuro di GBC Italia è l’approvazione della Politica sulla Diversità, Equità e Inclusione (DEI). Con la recentissima approvazione del documento da parte del Consiglio di Indirizzo, GBC Italia ha scelto di sviluppare una roadmap operativa per trasformare questi principi in azioni concrete. L’obiettivo è supportare l’intera filiera del costruito nel promuovere l’inclusione, l’equità e la valorizzazione delle diversità. I principi della politica DEI saranno inoltre incorporati nella nuova versione dello Statuto dell’Associazione, rendendo la DEI un elemento fondante della governance di GBC Italia. Questo segna un passaggio storico e necessario per rafforzare l’identità di GBC Italia come organizzazione etica e inclusiva. Per il 2025 l’Associazione sta lavorando ad un evento di portata straordinaria. Sarà una due giorni dedicata all’intero ecosistema della filiera edile ed immobiliare, la cui ambizione è creare uno spazio di confronto unico nel suo genere. Sessioni di convegno, workshop tematici e momenti di innovazione, si alterneranno per costruire una visione condivisa sul futuro del settore. Questo evento non sarà solo una vetrina, ma un motore di progetti concreti e di iniziative strategiche che daranno nuova linfa alla nostra azione associativa. Per il grande lavoro fatto va reso merito ai Consiglieri di GBC Italia, che con la loro visione e il loro impegno quotidiano hanno consentito di raggiungere questi importanti risultati. Un ringraziamento speciale va allo staff dell’Associazione, il cuore operativo di GBC Italia. La loro professionalità, la loro passione e la loro dedizione sono stati essenziali per il successo di ogni iniziativa.
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