Giugno - L’ATTIVITÀ ASSOCIATIVA - Gruppo PRIMI - SITEB

EDITORIALE
Chiamati a rispondere ai requisiti delle prescrizioni del “green deal” europeo, che coinvolge in modo sempre più incisivo il mondo delle costruzioni in tutti i suoi aspetti, lo staff del Gruppo PRIMI è impegnato sia a livello strategico, sia con l’attività del Comitato Tecnico su più fronti.
Dal punto di vista delle energie rinnovabili, stiamo affrontando il tema della sicurezza antincendio dei BAPV (Building Applied Photo Voltaic) e, più in generale, delle apparecchiature “energy-related” in copertura (come da nota di Alberto Madella – Presidente del Comitato Tecnico).
Dal punto di vista ambientale i nostri Tecnici – Gianpaolo Aganetti in EWA e Massimo Cunegatti in ESWA - presidiano i consessi dispositivi e normativi europei che si occupano delle varie tematiche riguardanti il Bitume e le Materie Plastiche (Dangerous Substances, Microplastiche, Ecoimballaggi, ecc).
Il Decreto “End of Waste”, in istruttoria, sarà il tema di approfondimento del convegno Membrane Bituminose nuova vita con l’End of Waste organizzato da Gruppo PRIMI nell’ambito di Asphaltica (Bologna 9/12 ottobre).
In ambito Associativo registriamo con soddisfazione la costituzione del nuovo Gruppo ML (Membrane Liquide) che si affianca al Gruppo Membrane nell’ambito del SITEB e viene ad accrescere il “peso” del nostro Settore “Impermeabilizzanti”.
Infine, in tema di relazioni con altre associazioni del settore, continua la collaborazione con Assimp Italia in ambito normativo e della formazione e si è aperta con ANPE-Associazione Nazionale Poliuretano Espanso Rigido un tavolo di confronto in particolare sul tema dell’Antincendio. Al Convegno Nazionale di ANPE che si è tenuto a Torino ilo scorso 30 maggio ha partecipato il Vicepresidente di Gruppo PRIMI Roberto Pocchi.
Massimo Schieroni

ATTIVITÀ INTERNAZIONALE
L’attività a livello normativo internazionale è attualmente concentrata suo prossimi sviluppi del CPR (Construction Product Regulation) la cui pubblicazione è prevista per settembre 2024 e l’entrata in vigore a Novembre 2024. Tuttavia, le membrane impermeabili per coperture sono ancora molto indietro tra le priorità di revisione degli standard di prodotto (n. 27 della lista Acquis) e quindi ci vorranno ancora molti anni prima che gli attuali standard di prodotto vengano revisionati. L’unico Technical Committee (TC) attualmente coinvolto in questo processo di revisione è il TC 88 del CEN che riguarda gli isolamenti termici, per il quale l’attività preparatoria della richiesta di standardizzazione (Standardization Request) è in uno stadio già avanzato e probabilmente verrà promulgata entro la fine dell’anno.
Da quel momento il Cen TC 88 partirà con la revisione di tutti gli standard di prodotto relativi agli isolamenti termici. L’organismo nazionale (mirror commitee) che segue questi lavori è il CEI (Comitato Termotecnico italiano) di cui M. Cunegatti fa parte.
In questo momento il TC 254 del CEN (membrane impermeabili per copertura) sta guardando con attenzione all’attività del CEN TC 88 per capire tutti gli aspetti formali che dovranno essere intrapresi in futuro quando si dovrà lavorare sugli standard di prodotto delle membrane impermeabili per copertura.
Uno dei comitati tecnici del CEN che ha ripreso con vigore la propria attività da fine 2023 è il CEN TC 189 relativo ai geosintetici (tra cui geotessili e membrane impermeabili per opere di ingegneria civile) il cui Chairman è Daniele Cazzuffi. Nella riunione plenaria di novembre 2023 si era deciso di concentrare l’attività su aspetti di sostenibilità con la creazione del WG 7, appunto sulla sostenibilità (Geosynthetics sustainability and environmental topics), coi quattro Project Group (PG) relativi a quattro aspetti fondamentali inseriti nel nuovo CPR: sostanze pericolose, microplastiche, Environmental product declaration (EPD) e riciclato.
Nelle scorse settimane si è svolto a Berlino la riunione del WG 6 (Geomembranes and geosynthetic clay liners – General and specific requirements) del CEN TC 189 al quale hanno partecipato per UNI Massimo Cunegatti ed Alberto Madella. Durante la discussione si è fatto il punto sull’attività dei quattro Project Group ed evidenziato alcuni temi critici per i futuri lavori di standardizzazione: durabilità (per altro già presente come caratteristica futura da dichiarare nel nuovo CPR), contenuto di riciclato e influenza di quest’ultimo sulle prestazioni del prodotto finito. Tutti argomenti che dovranno essere ulteriormente sviluppati in futuro a livello tecnico dai singoli PG per poi poter costituire il background tecnico per i nuovi standard che verranno elaborati sotto il nuovo CPR.
Massimo Cunegatti

EWA tiene costantemente sotto osservazione gli sviluppi legati alla prossima emissione del nuovo CPR.
Per quanto riguarda la resistenza al sollevamento del vento il WG3 (a cui partecipiamo io e Alberto e altri colleghi di EWA) ha creato un task group per seguire lo sviluppo di un documento specifico per i sistemi incollati. Sempre inerente alla forza di sollevamento del vento il comitato TC250 ha recentemente revisionato le norme EN 1991. Tale revisione è arrivata al comitato TC254 solo nella fase finale e non è stato possibile fare una analisi preventiva delle modifiche. Per evitare che questa situazione possa ripetersi abbiamo invitato il TC254 a creare un liason con il TC250 per rimanere informati sui loro lavori.
EWA dovrà sollecitare Eurobitumi ad aggiornare il loro LCA per il bitume, l’attuale documento è stato messo in discussione da alcuni istituti francesi che ritengono non sia in linea con le più recenti norme.
Gianpaolo Aganetti

ATTIVITÀ NORMATIVA
Regolamento Europeo Prodotti da Costruzione (CPR)
La nuova proposta di regolamento CPR nella sua ultima bozza pubblica parla anche di pannelli fotovoltaici: vi si afferma che tutti i prodotti “correlati all’energia” (“energy-related”), come i pannelli fotovoltaici, sono soggetti a “requisiti di sostenibilità” come indicato dalla direttiva sulla sostenibilità ambientale, ma per gli “aspetti di sicurezza” il nuovo regolamento “può comunque intervenire in modo complementare ove necessario”.
Questo significa che da ora in poi definire il rischio di incendio per i pannelli fotovoltaici quando sono in cima agli edifici è un compito del CEN, con il suo comitato tecnico TC127, dove il comparto “impermeabilizzazioni “ è ben rappresentato da membri del Gruppo PRIMI e dell’Associazione europea EWA di cui PRIMI-SITEB fa parte. La complessità dei fattori che influenzano i risultati di possibili ulteriori nuovi test suggerisce di valutare il problema come “rischio di incendio” del sistema nel suo complesso piuttosto che proporre test di valutazione della “semplice” interazione dei pannelli fotovoltaici che bruciano con i sistemi di copertura con materiale termoisolante e membrane impermeabilizzanti. Attualmente si sta lavorando in questa direzione con un Technical Report del Comitato TC127.
Alberto Madella

RISCHIO INCENDIO
Il Gruppo PRIMI, che con ANPE ed altre Associazioni settoriali è in costante contatto, segue con particolare attenzione il tema legato alla resistenza al fuoco dei sistemi di copertura posizionati sotto pannelli fotovoltaici e altri impianti che sulle coperture, trovano la loro collocazione ideale.
Occasione di approfondimento è stato il Congresso ANPE che si è svolto a Torino il 30 maggio e al quale Gruppo PRIMI era rappresentato dal Vice Presidente Roberto Pocchi. Al congresso hanno partecipato importanti esponenti del corpo dei VVF, nonché alcuni Tecnici che sull’argomento stanno da tempo svolgendo prove e verifiche. Seppur siano molto remote le possibilità che un impianto cosiddetto “energy related” possa dar origine ad un incendio della copertura, si sta studiando il loro comportamento, alla stregua di un materiale da costruzione, è stato infatti da tempo attivato un progetto di norma europea, che andrà a regolare le linee generali di queste installazioni, va ricordato comunque che al termine di questo iter, per l’Italia saranno comunque i VVF come unico ente deputato all’emanazione del regolamento generale, ad oggi infatti continua ad essere vigente quello del 2012 ed il numero di nuovi impianti attivati sulle coperture, non conosce sosta”.
Roberto Pocchi
Pubblicato su Specializzata 279 - Giugno 2024
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