Il legno italiano per la decarbonizzazione delle costruzioni

Un convegno per valorizzare la filiera nazionale e sensibilizzare sui vantaggi della bioedilizia, in linea con il Nuovo Bauhaus europeo.
Decarbonizzazione e bioedilizia, economia circolare e valorizzazione delle foreste italiane, benefici occupazionali e importanza delle certificazioni, alla luce delle sfide legate anche alle nuove normative europee. Questi i temi affrontati nel corso di un partecipato convegno promosso da Assolegno di FederlegnoArredo (che rappresenta le industrie di prima lavorazione e i costruttori in legno in Italia) e AFI (Associazione Forestale Italiana).

L’incontro (“Il contributo delle foreste italiane alla decarbonizzazione delle costruzioni”) ha messo in connessione il mondo dell’industria, delle costruzioni e della ricerca per esplorare le potenzialità del legno, una materia prima fondamentale per lo sviluppo dell’economia circolare, e di cui disponiamo abbondantemente in Italia, ma che non viene sfruttata nel modo adeguato.
Il tema è di particolare attualità alla luce dei nuovi documenti programmatici europei: decarbonizzazione e bioeconomia circolare sono due pilastri del Clean Industrial Deal presentato dalla Commissione Europea.
I prodotti a base biologica saranno determinanti per il futuro dell’edilizia in Italia e in Europa, e il legno rappresenta una soluzione ideale: garantisce infatti velocità di esecuzione, comfort abitativo ed efficienza climatica degli edifici.

Ad aprire i lavori, i saluti istituzionali dell’On. Vannia Gava, Viceministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Maurizio Martina, Vice Direttore Generale FAO, e Giorgio Maione, Assessore Regionale all’Ambiente e al Clima della Lombardia, che hanno ribadito l’importanza di tutelare le foreste italiane e di promuovere l’uso del legno nella bioedilizia, come risorsa strategica per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità.  La valorizzazione dei boschi rappresenta anche un elemento chiave per la salvaguardia del territorio, generando benefici economici e occupazionali: riduce il rischio di dissesti idrogeologici, valorizza le comunità montane e sostiene le economie locali.
L’evento ha visto il confronto tra esperti del settore, come Emanuele Ferraloro, Vicepresidente Federcostruzioni, Ornella Iuorio, Professore associato al Politecnico di Milano, Carla Calvino di INBAR (Istituto Nazionale di Bioarchitettura)  Valeria Erba di ANIT (Associazione Nazionale Isolamento Termico e Acustico), e Sergio Sabbadini di ANAB (Associazione Nazionale Architettura Bioecologica) che hanno evidenziato l'importanza di mettere a sistema soluzioni innovative per accelerare la transizione verso un’edilizia più sostenibile. La collaborazione tra istituzioni, aziende e professionisti è cruciale per accelerare l'adozione di buone pratiche su larga scala per il futuro della bioedilizia.
Secondo i dati emersi, le foreste italiane coprono il 36% del territorio nazionale e sono in continua espansione, ma l’utilizzo del legname rimane ancora inferiore al suo potenziale. Attualmente, il prelievo forestale è sotto il 40% dell’incremento annuo, e nonostante le significative risorse forestali presenti sul territorio nazionale, l’Italia continua a dipendere fortemente dalle importazioni, con l’80% del legno utilizzato proveniente da altri Paesi, in particolare Austria e Germania.
Per esplorare il ruolo del legno nelle costruzioni sostenibili, all’interno del progetto europeo LIFE BE-WoodEN Assolegno ha contribuito a sviluppare un podcast dedicato al legno come materiale del futuro e alle sue straordinarie potenzialità. In otto episodi, esperti del settore discutono dei benefici del legno nella rigenerazione urbana, nella riduzione delle emissioni di CO₂ e nell’economia circolare. Disponibile su Spotify, l’iniziativa ha l’obiettivo di diffondere conoscenza, ispirare nuove generazioni di progettisti e stimolare il dibattito su un settore cruciale per la transizione ecologica.

© Copyright 2025. Edilizia in Rete - N.ro Iscrizione ROC 5836 - Privacy policy