Infrastrutture, sfide e futuro: il settore delle costruzioni tra opportunità e incertezze
L'Assemblea pubblica ANCE 2025 ha offerto uno spunto di riflessione sulle prospettive del comparto edilizio italiano, evidenziando le sfide da affrontare e le opportunità da cogliere.
Il 24 giugno 2025, presso l'Auditorium della Conciliazione a Roma, si è tenuta l'Assemblea pubblica ANCE 2025 dal titolo "Il tempo giusto", un evento cruciale per il settore delle costruzioni in Italia. L'incontro ha visto la partecipazione di rappresentanti istituzionali, esperti del settore e stakeholder, con l'obiettivo di analizzare lo stato attuale delle infrastrutture e delineare le prospettive future in un contesto in continua evoluzione.Il comparto delle costruzioni italiane ha vissuto negli ultimi anni una fase di crescita significativa, sostenuta da incentivi fiscali e dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Tuttavia, il 2025 si presenta come un anno di transizione, con previsioni di rallentamento dell'attività. Le stime indicano una flessione del 7% nella produzione edilizia, influenzata dalla riduzione degli incentivi fiscali e dall'incertezza economica globale.
“In tempi di estrema incertezza, come quelli che stiamo vivendo - ha sottolineato la presidente dell'Ance, Federica Brancaccio - , le scelte vengono condizionate troppo spesso dalla paura. Si limitano a disegnare il presente, senza preoccuparsi di ciò che accadrà dopo. Dobbiamo reagire, senza paura e con coraggio. Come fecero i nostri padri alla fine di due guerre fratricide che sconvolsero il Mondo nella prima metà del secolo scorso e dopo le quali abbiamo vissuto la stagione di pace e benessere più duratura che l’Europa abbia mai attraversato. Questo è lo spirito che deve condurci anche oggi”.
Le sfide da affrontare
Le principali sfide emerse durante l'Assemblea riguardano la necessità di garantire la sostenibilità ambientale, l'efficienza energetica e la sicurezza delle infrastrutture.
Nel suo discorso, la presidente di ANCE ha parlato di un "cambiamento epocale" che sta attraversando il settore delle costruzioni, accelerato dalla tecnologia, come l’intelligenza artificiale, che ha il potenziale di migliorare la sicurezza, ridurre i costi e ottimizzare i tempi di lavorazione. "Nel settore delle costruzioni, l'intelligenza artificiale sta accelerando la trasformazione" ha affermato, sottolineando come queste tecnologie possano contribuire a risolvere problemi storici legati alla burocrazia e alla gestione dei cantieri.
Un altro tema centrale è la sostenibilità, che deve essere integrata in ogni fase del processo costruttivo. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha fatto fare passi avanti al settore, ma è chiaro che le politiche di breve termine non sono sufficienti per affrontare le sfide globali, come i cambiamenti climatici e il rapido invecchiamento della popolazione. "Non possiamo permetterci di navigare a vista", ha dichiarato la presidente Brancaccio, facendo riferimento all’urgenza di definire una strategia a lungo termine che garantisca un futuro sostenibile per il settore delle costruzioni e per il Paese.
Un dialogo costante per definire politiche infrastrutturali condivise e sostenibili
Durante l'incontro, è emersa la necessità di un dialogo costante tra istituzioni, imprese e cittadini per definire politiche infrastrutturali condivise e sostenibili. Le istituzioni sono chiamate a garantire un quadro normativo chiaro e a supportare finanziariamente gli interventi infrastrutturali, mentre le imprese devono investire in innovazione e formazione per rispondere alle nuove esigenze del mercato.
Uno dei temi più rilevanti trattati durante l’Assemblea è stato quello della rigenerazione urbana. "Rigenerare le città è la strategia vincente per far crescere l’economia e migliorare le condizioni sociali" ha affermato la presidente, sottolineando come la rigenerazione urbana possa rappresentare una risposta concreta ai problemi di sovraffollamento e spopolamento in alcune aree del paese.
Brancaccio ha chiesto al Governo di definire un'agenda per le città con responsabilità chiare e risorse certe, mettendo fine alla frammentazione delle competenze che ha rallentato i progetti di rigenerazione urbana. Il suo appello si è concentrato sull'importanza di agire in modo tempestivo per risolvere l'emergenza abitativa, un tema che, come sottolineato dalla presidente, rappresenta una delle priorità per il futuro del Paese.
Un tema che ANCE ha affrontato con forza anche nel passato, chiedendo un piano nazionale per garantire l'accesso alla casa, allo studio e al lavoro per le nuove generazioni. " Il rapporto annuale Istat ci dice che siamo un paese sempre più vecchio e incapace di pensare ai propri giovani", ha sottolineato la presidente. Secondo i dati, la maggior parte dei giovani tra i 18 e i 34 anni vive ancora con i genitori, spesso a causa del costo elevato della vita e della mancanza di opportunità. La fuga di giovani talenti dall'Italia è un fenomeno in crescita, con 21.000 giovani altamente istruiti che hanno deciso di lasciare il paese nel 2023.
La sfida della generazione dei giovani è centrale, non solo per il settore delle costruzioni, ma per il futuro del paese. "Dobbiamo fare uno sforzo di visione per restituire ai ragazzi la speranza di poter incidere sul proprio futuro", ha affermato Brancaccio, evidenziando come la gestione del tempo e la pianificazione siano cruciali per costruire un futuro più equo e prospero.
L'Assemblea ANCE 2025 ha rappresentato un'importante occasione di confronto per il settore delle costruzioni, evidenziando le sfide da affrontare e le opportunità da cogliere. In un contesto di incertezze economiche e cambiamenti rapidi, è fondamentale adottare un approccio strategico e integrato che permetta al comparto di evolversi in modo sostenibile e resiliente, contribuendo così al benessere della collettività e allo sviluppo del Paese.
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