Knauf promuove l’arte e l’architettura del domani

Knauf, multinazionale leader in soluzioni e sistemi per l’edilizia leggera, presente in Italia e in oltre 60 nazioni nel mondo, annuncia una nuova iniziativa a supporto del design, dell’architettura innovativa e dell’arte d’avanguardia. Nel contesto della settimana milanese del Design, Knauf ha premiato i vincitori del FuturDome Prize 2018, contest organizzato da FuturDome in collaborazione con Ventura Projects allo scopo di valorizzare e sottolineare alcuni pionieri del design e creare avanguardie artistiche contemporanee sostenute da partner istituzionali di alto profilo.
Il FuturDome Prize, che per contribuire alla libertà creativa degli autori assegna premi in denaro di € 2.000, si articola su tre categorie: 
2- Comunità di stabilizzazione dedicata ai progetti che rafforzano comunità emergenti o esistenti superando identità e barriere; 
Al concorso erano candidati oltre centotrenta designer e la commissione dei giurati, composta da Elena Braghieri (fotografa), Paola Carimati (giornalista), Marco Ferreri (designer), Constance Gennari (fondatore di The Socialite Family), Irene Kronenberg e Alon Baranovitz (designer), Luca Nichetto (designer), Angela Rui (Critica del design e curatrice), Paolo Ulian (designer), ha scelto di premiare le opere di Yoya Kobayashi, Kodai Iwamoto e Nienke Helder nelle rispettive categorie, mentre a Gerjanne van Gink, con ADS-Mirror, è andato il Premio Speciale della Giuria. 
Un Premio alla Carriera è stato inoltre conferito a Gianni Pettena, architetto, artista e critico, professore di Storia dell’Architettura Contemporanea all’Università di Firenze e di Progettazione alla California State University, per aver ispirato giovani architetti e designer con progetti e visioni idealizzate di spazi e paesaggi urbani. La premiazione si è svolta negli attici di FuturDome, storica sede del futurismo italiano recentemente restaurato con il supporto indispensabile delle tecnologie Knauf, in via Paisiello 6 a Milano. 


Con questo riconoscimento si è voluto valorizzare un progetto in grado di rafforzare comunità emergenti o già esistenti. In ricordo dei futuristi che si incontrarono, dialogarono, discussero e lavorarono in FuturDome, l'estetica e la funzionalità del progetto lascia emergere dinamiche che intrecciano nuove identità, nuovi impieghi o nuovi ambienti, focalizzati sul superamento delle identità nazionali e delle sfide globali. Il progetto riflette e rappresenta un antidoto contro la complessità del mondo contemporaneo, trasformandolo in una cura unica e nuova. 
A Kodai Iwamoto (Kagoshima, Giappone), con il progetto Plastic Blowing, è stato assegnato un premio del valore di 2000 euro per la categoria Enduring Ambiances, per la capacità di conferire un nuovo risvolto ad un’antichissima tecnica di espansione di materiali plastici per mezzo della soffiatura. 

Questa ricerca sviluppa un concetto in grado di creare oggetti o dispositivi intelligenti, insegnando loro come interagire con le sensazioni umane, al fine di creare ambienti comunicativi positivi. La mappa delle emozioni deve rimanere un fine progettuale fondamentale e un bisogno speciale per gli esseri umani, proprietà che non possono essere affrontate dalla contemporanea tecnologia emozionale. 
Il premio del Lifetime Achievement è andato a Gianni Pettena (Bolzano, Italia), che con il suo Archipensieri (2001, 2002) si è dimostrato un artefice che senza mai abbandonare il proprio percorso artistico è rimasto coerente con le sue origini, evolvendo attraverso un'attività teorica che non rinnega mai tutte le precedenti premesse ideologiche ma, al contrario, enfatizza teorie e concetti relativi allo scambio e alla sovrapposizione di discipline artistiche. 
A Gerjanne van Gink, con ADS-Mirror, è andato il Premio Speciale della Giuria. ADS-Mirror è un progetto che evidenzia, attraverso una lastra riflettente retroproiettata, la capacità della tecnologia di supportare categorie di anziani in cui è stato riscontrato il morbo di Alzheimer. Grazie alla visualizzazione di filmati che mostrano le gestualità relative ad azioni quotidiane, i malati di Alzheimer possono ottenere maggiore indipendenza e acquisire nuove strutture mnemoniche, senza aiuti esterni.
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