Macchine per costruzioni

I dati UNACEA evidenziano flessioni nel segmento del movimento terra.
Secondo i dati elaborati da Unacea (Unione italiana macchine per costruzioni) la spinta delle vendite nel secondo trimestre del 2024, benché sostenuto dal +27% delle macchine stradali (con un +53% a contrassegnare le performance sul mercato dei rulli) non è stata sufficiente a invertire la rotta di un mercato in fase calante.
In flessione, con un calo del 17% rispetto al primo semestre del 2023, le macchine per il movimento terra, che si fermano a 9.256 unità. Complessivamente, nei primi sei mesi del 2024 sono state immes-se sul mercato italiano 9.688 macchine per costruzioni, con una diminuzione del 16% rispetto a quan-to rilevato nel primo semestre dell’anno precedente.
«Il mercato di macchine per costruzioni in Italia cala nei primi sei mesi del 2024, nonostante si registri una crescita tra primo e secondo trimestre – ha dichiarato Michele Vitulano, presidente di Unacea, riconfermato per il prossimo biennio nella scorsa assemblea di maggio –. Bisogna considerare che le vendite negli anni passati erano molto alte e il calo attuale era previsto ed è considerato fisiologico».
A segnare un dato positivo nel primo semestre di quest’anno, nella sezione delle macchine per il mo-vimento terra sono stati solamente i dozer (37 unità vendute, +37% sul primo semestre 2023), le mi-nipale compatte (714 unità, +9% tendenziale) e i dumper articolati (71 unità vendute, +73%); nel segmento delle macchine stradali, invece, i rulli hanno messo a segno un incremento delle vendite del 50% con 307 unità immesse sul mercato. Dati che, come anticipato, non sono sufficienti a rilancia-re un primo semestre 2024 che per le macchine per le costruzioni vede declinare del 16% rispetto al primo semestre dello scorso anno.
Un 2024 in contrazione. Secondo l’ultima proiezione effettuata da Cer su dati Unacea, il mercato delle macchine stradali dovrebbe flettere a fine anno dell’11,3%, in linea con il calo dell’intero comparto delle macchine per costruzioni. Fra le cause del rallentamento delle vendite, gli analisti vedono un calo fisiologico dopo gli alti livelli di mercato raggiunti negli anni scorsi, unitamente all’esaurimento dei bandi legatia Industria 4.0, che in passato ha rappresentato una spinta significativa per le vendite. Un peso negativo avrà anche la sostanziale esclusione del comparto dagli incentivi della Transizione 5.0. Tematiche che saranno affrontate nel corso del Paving Show & Congress, in programma a Verona-fiere il 12 e 13 marzo 2025.
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