Nuova strategia di decabornizzazione: della filiera del cemento
Federbeton, la Federazione di Confindustria che rappresenta la filiera del cemento e del calcestruzzo, ha presentato la nuova strategia di decarbonizzazione del settore del cemento e del calcestruzzo.
La strategia conferma l’impegno dell’industria italiana del cemento a contribuire agli obiettivi europei di neutralità climatica al 2030 e al 2050 e le leve identificate vanno dalla sostituzione dei combustibili fossili tradizionali - con combustibili alternativi fra cui i CSS (Combustibili Solidi Secondari) – alla riduzione del rapporto clinker-cemento, per arrivare allo sviluppo di tecnologie breakthrough come quelle per la cattura e stoccaggio della CO₂ e all’efficientamento dei processi produttivi ed energetici.L’impegno economico da qui al 2050 è rilevante: i costi operativi per l’industria aumenteranno di circa 1 miliardo di euro all’anno e sarà necessario un investimento di circa 5 miliardi per implementare le tecnologie di cattura e stoccaggio della CO₂, la digitalizzazione, per adeguare gli impianti all’adozione delle leve, incrementare l’autoproduzione energetica da fonti rinnovabili, potenziare l’efficienza dei processi.
Un impegno, quello assunto dall’industria del cemento, che però deve andare di pari passo con la definizione di un contesto normativo, economico e culturale favorevole che consenta alle imprese di attuare queste misure. Federbeton prosegue il confronto con le istituzioni per definire il percorso verso il 2050, una sfida non solo tecnologica ma anche sociale ed economica, che può diventare un volano di sostenibilità e competitività per il comparto delle costruzioni italiane.
L’industria chiede di evitare ritardi nell’applicazione del CBAM (Carbon Border Adjustment Mechanism), che deve includere al 100% anche le emissioni indirette, e di introdurre controlli doganali efficaci come già avviene in altri Paesi europei. Centrale anche la richiesta di premialità nei bandi pubblici per favorire materiali a basse emissioni, in linea con i criteri della tassonomia europea, e di valorizzare la provenienza europea fino alla piena applicazione del CBAM.
Dal punto di vista regolatorio, Federbeton sollecita un quadro chiaro e semplificato, con iter autorizzativi omogenei a livello nazionale per l’uso di combustibili alternativi, indicazioni chiare per l’applicazione del DL Semplificazioni 77/2021 e tempi di autorizzazione più rapidi per l’autoconsumo di energia rinnovabile.
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