Rapporto congiunturale Ance, Gennaio 2014

In un contesto economico con alcuni, seppur lievi, segnali di miglioramento, le costruzioni permangono in una situazione di grave crisi.
I principali indicatori settoriali continuano a registrare segni negativi: i dati Istat, riferiti ai primi undici mesi del 2013, mostrano un’ulteriore caduta dell’indice della produzione nelle costruzioni dell’11,1% nel confronto con lo stesso periodo dell’anno precedente.
I dati Istat sull’attività edilizia riferiti alla prima metà del 2013 sono allarmanti: il numero di permessi rilasciati per la costruzione di nuove abitazioni, registrano una ulteriore e significativa flessione del 37,2% rispetto alla prima metà dell’anno precedente.
Complessivamente negli ultimi sei anni (2008-2013), il settore delle costruzioni ha perso il 30% degli investimenti, collocandosi su un livello paragonabile a quello del 1967.
La previsione Ance per il 2014 è ancora negativa (-2,5%). L’attenuazione della caduta rispetto agli anni precedenti è legata alla proroga ed al potenziamento degli incentivi fiscali per gli interventi di riqualificazione patrimonio abitativo ed alle misure di rilancio del mercato dei mutui che, se attuate rapidamente, potranno stimolare gli investimenti privati e favorire l’accesso alla casa.
Per un rilancio del settore, occorrono ulteriori azioni finalizzate a potenziare qualitativamente e quantitativamente le infrastrutture ed a rendere certa e non penalizzante la tassazione immobiliare.
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