Rischio sismico: alle Regioni 185 milioni per la prevenzione

Ripartiti tra le Regioni il Fondo per la prevenzione del rischio sismico, destinati a finanziare indagini di microzonazione sismica e interventi strutturali di rafforzamento e di miglioramento sismico o di ricostruzione e demolizione di edifici privati e pubblici.
Sono state ripartite tra le Regioni le risorse dell’annualità 2012 del Fondo per la prevenzione del rischio sismico, istituito a seguito del terremoto in Abruzzo dall’art. 11 del D.L. 28 aprile 2009, n. 39 e disciplinato, per la stessa annualità, dall’Ordinanza del Capo Dipartimento della Protezione Civile n. 52 del 20 febbraio 2013.
La suddivisione è stata stabilita con il decreto 15 aprile 2013, “Ripartizione delle risorse di cui all'ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile 20 febbraio 2013, n. 52, emanata in attuazione dell'articolo 11 del decreto-legge 28 aprile 2009 n. 39, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 giugno 2009, n. 77, per l'annualità 2012”, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 160 del 10 luglio 2013.
In particolare, dei complessivi 195,6 milioni di euro resi disponibili, sono stati ripartiti circa 185 milioni, destinati alla copertura finanziaria delle seguenti tipologie di intervento:
a) Indagini di microzonazione sismica;
b) Interventi strutturali di rafforzamento locale o di miglioramento sismico, o, eventualmente, di demolizione e ricostruzione di edifici e opere infrastrutturali di proprietà pubblica,d’interesse strategico per finalità di protezione civile o rilevanza particolare per le conseguenze di un collasso, esclusi gli edifici scolastici, già destinatari di altri contributi pubblici;
c) Interventi strutturali di rafforzamento locale o di miglioramento sismico, o, eventualmente, di demolizione e ricostruzione di edifici privati.
Per la tipologia a), le risorse stanziate per il 2012 ammontano a circa 16 milioni di euro; per le categorie b) e c), le risorse sono pari a circa 169 milioni di euro. La parte restante del Fondo, assegnata ad altri interventi urgenti e indifferibili per la mitigazione del rischio sismico, è invece gestita a livello centralizzato dal Dipartimento della Protezione Civile.
Entro il 24 agosto 2013 ogni Regione comunicherà al Dipartimento della Protezione Civile la somma da destinare agli interventi di cui alla lettera c), corrispondente a una quota tra il 20% e il 40% del finanziamento ad essa assegnato per le tipologie b) e c). Si sottolinea che possono non attivare i contributi di cui alla lettera c) le Regioni che fruiscono di un finanziamento per le categorie b) e c) inferiore a 2.000.000 di euro, ai sensi dell’art. 2, comma 5, dell’Ordinanza.
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