Sisma, il Senato fa il quadro degli interventi

Si è svolta lo scorso 24 aprile in Aula del Senato, l’informativa del Ministro per la coesione territoriale, Fabrizio Barca, sulla ricostruzione post terremoto in Abruzzo e Emilia-Romagna.
In merito al sisma in Emilia-Romagna, il Ministro ha ricordato, in particolare, che il coordinamento della ricostruzione è affidato ai Presidenti delle tre Regioni e che è stato costituito un apposito Fondo per la ricostruzione delle aree terremotate in cui affluiscono tutte le risorse disponibili. A valere su tale fondo sono adottati i decreti del Presidente del Consiglio dei ministri e i decreti ministeriali che ripartiscono le risorse assegnate. Il Ministro ha quindi accennato alla situazione relativa alle singole regioni colpite: Emilia Romagna, Veneto e Lombardia, rinviando, poi ad un testo scritto consegnato agli atti contenente la documentazione della protezione civile sull’andamento della ricostruzione.
Il Ministro è quindi passato ad illustrare il quadro della ricostruzione in Abruzzo, evidenziando, tra l’altro, che il 31 agosto 2012 è avvenuta la cessazione dello stato di emergenza ed è, altresì, avvenuta l'istituzione di due uffici speciali per la ricostruzione, uno per L'Aquila e uno per assicurare il coordinamento dei 56 Comuni del cratere (ex L.134/2012). Sono, inoltre, state introdotte procedure semplificate per il rilascio dei contributi per l'edilizia privata. Il Prof. Barca ha, inoltre, informato di avere firmato una variazione di bilancio per circa 500 milioni di euro rendendoli disponibili a valere sui 2,2 miliardi destinati all’Aquila e ai Comuni del cratere e stanziati dal Cipe con propria delibera, evidenziando che, dalle stime effettuate, l’importo complessivo necessario per terminare la ricostruzione dell’Aquila è valutabile in 10,7 miliardi di euro.
Il Ministro a conclusione dell’intervento ha, altresì, menzionato la crescita dei cantieri per la ricostruzione (ad oggi, 2.400 nelle periferie e 100 contributi concessi nel centro storico), sottolineando che le attività di ricostruzione sono state accompagnate da interventi per lo sviluppo e l’occupazione, tra cui il bando di 80 milioni di euro per sostenere e promuovere l'attività delle micro e piccole imprese messe in difficoltà dalla crisi con regimi di aiuto de minimis. Ad esito del bando sono state ritenute valide oltre 4.000 domande, di cui il 13 per cento superiore alla soglia minima per il solo centro storico dell'Aquila.
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