Visione, strumenti e impatti per una transizione sostenibile

Antonello Magliozzi, Consigliere di Indirizzo di GBC Italia con delega alle Strategie ESG, responsabile sostenibilità in Arcadis Italia e attivo nei network europei del WorldGBC e della finanza sostenibile.
 

Integrare criteri ESG nei processi
del real estate non è più una prospettiva futura, ma una condizione necessaria per affrontare le trasformazioni in atto nel settore costruito. La sostenibilità, per essere credibile e strutturale, deve oggi fondarsi su strategie ambientali, sociali e di governance tracciabili, verificabili e allineate con i principali indirizzi normativi europei.
In quest’ottica, GBC Italia ha affidato una delega specifica all’interno del proprio Consiglio di Indirizzo per lo sviluppo delle strategie ESG. Il mandato si inserisce in un programma più ampio che punta a rafforzare il ruolo dell’associazione come riferimento tecnico, culturale e operativo per il comparto edilizio, con l’obiettivo di accompagnare le imprese in una transizione consapevole e competitiva.
L’attività si sviluppa su più fronti, a partire dalla redazione di position paper costruiti in collaborazione con i soci dell’associazione, con l’obiettivo di chiarire e condividere approcci concreti all’integrazione ESG nei processi di progettazione e gestione immobiliare. Un altro ambito centrale è quello della definizione di indicatori di performance, in particolare per la componente sociale dell’ESG, spesso meno strutturata rispetto agli aspetti ambientali o di governance. La riflessione su temi come il benessere, l’inclusività e l’accessibilità ha portato a individuare aree di miglioramento nella misurazione dell’impatto sociale, favorendo un lavoro continuo di affinamento dei parametri di valutazione. A completare questo percorso, si sta lavorando allo sviluppo di strumenti tecnici che consentano di valutare in modo trasparente e affidabile la conformità delle attività edilizie alle normative europee emergenti.
Tra le iniziative più rilevanti attualmente in corso si colloca la creazione di un nuovo servizio per la verifica della conformità degli immobili alla tassonomia europea. L’iniziativa nasce dall’esigenza, già evidente in ambito europeo, di offrire un sistema di valutazione strutturato e uniforme rispetto ai requisiti previsti dal Regolamento UE 2020/852. A oggi, non esiste un modello riconosciuto che consenta agli operatori del mercato di dimostrare in modo terzo e trasparente l’allineamento delle proprie attività ai criteri della tassonomia. Il servizio, sviluppato da GBC Italia in coordinamento con altri Green Building Council europei, si propone come risposta concreta a questa lacuna. Attualmente in fase pilota, si pone l’obiettivo di costituire un riferimento operativo condiviso per il mercato italiano e, progressivamente, per il contesto europeo.
Accanto alle opportunità, permangono anche ostacoli significativi. La mancanza di standardizzazione delle metriche ESG, la limitata disponibilità di competenze specialistiche all’interno di molte organizzazioni e una certa resistenza culturale al cambiamento rappresentano barriere che rallentano l’adozione di pratiche realmente trasformative. A ciò si aggiunge una percezione ancora diffusa secondo cui la sostenibilità rappresenta un costo, più che un’opportunità strategica. Una lettura ormai superata dai fatti: l’ESG è oggi una leva competitiva, una condizione di accesso ai finanziamenti agevolati, e un fattore di attrattività per investitori, acquirenti e talenti.
Non è un caso che la finanza sostenibile stia accelerando l’integrazione dell’ESG nei modelli di business. Green bond, Sustainability-Linked Loans sono strumenti ormai consolidati, che richiedono trasparenza, credibilità e responsabilità concreta nel raggiungimento degli obiettivi dichiarati. I progetti edilizi che sanno dimostrare impatti positivi ambientali e sociali, coerenti con la tassonomia europea o con sistemi di riferimento riconosciuti a livello internazionale, come i protocolli LEED, i benchmark GRESB, gli standard GRI o le direttive europee come la CSRD, sono quelli che ottengono accesso facilitato al credito e migliori condizioni economiche.
In questo contesto, GBC Italia si propone come punto di raccordo tra mercato, finanza e istituzioni, mettendo a disposizione competenze, strumenti e visione strategica. Il lavoro all’interno dell’associazione si arricchisce anche attraverso la partecipazione attiva ai network del World Green Building Council, in particolare nell’ambito dell’European Regional Network (ERN) e dei tavoli sulla finanza sostenibile, dove emergono con chiarezza sia le differenze tra i contesti nazionali sia la volontà comune di convergere verso un linguaggio ESG integrato e affidabile.
Il prossimo traguardo riguarda il consolidamento di un approccio sistemico alla misurazione dell’impatto, che non si limiti alla componente ambientale, ma che estenda la propria efficacia anche alla dimensione sociale, oggi più che mai centrale. Una sfida che richiede tempo, risorse e alleanze, ma che può contribuire in modo decisivo a ridefinire la qualità del costruito, la reputazione delle imprese e il valore stesso dell’investimento immobiliare.
Il mandato in corso punta a rafforzare questa direzione. Diffondere strumenti tecnici credibili, accompagnare il mercato nella comprensione delle regole europee, valorizzare la cultura della rendicontazione e promuovere una nuova idea di sostenibilità: concreta, misurabile, integrata.

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