Muratura di contenimento - Passante di Mestre casello Preganziol (Treviso)
Il Sistema Rockwood partendo da un piano di fondazione, precedentemente livellato e compattato, sul quale è stato realizzato uno strato di 20cm circa di calcestruzzo, ha garantito di poter realizzare in opera una terra rinforzata soddisfacente alle necessità progettuali.
Descrizione dell’intervento
La posa delle murature di contenimento si inserisce nella più grande opera denominata “Passante di Mestre” (cantiere Venice Link – Preganziol) riguardante la realizzazione di un nuovo tratto autostradale, più opere complementari, formante un by-pass alla zona di Mestre: la finalità è quella di liberare da gran parte del traffico la “famosa” Tangenziale.
Quando fu progettata nel 1972, la Tangenziale di Mestre fu concepita come un raccordo autostradale, mentre con il tempo è diventata parte del sistema viario urbano ed extra-urbano.
Il problema principale risiede nel fatto che nell’area veneziana si incrociano due grandi arterie di transito nazionale ed internazionale: 1) Corridoio V Lisbona-Kiev – 2) Corridoio Adriatico.
La Tangenziale di Mestre inoltre costituisce un’arteria attraversata anche dal traffico locale. In essa sfociano le vie Miranese, Castellana e Terraglio e per questo rappresenta un raccordo inevitabile per l’attraversamento dell’hinterland mestrino.
Il problema principale era quello di poter utilizzare, come inerte di rinforzo/riempimento, il terreno derivante dagli scavi. Considerando che il sub-strato prevalente è costituito da “argille limose”, avente scadenti caratteristiche geotecniche, è stato condotto, da parte dei progettisti, un accurato studio geologico/geotecnico che ha previsto “arricchimento” (stabilizzatura), dell’inerte, mediante calce.
Le prove di laboratorio hanno dati esiti assolutamente positivi ottenendo un inerte avente angolo di attrito minimo pari a 32° e un buon grado di coesione.
I progettisti necessitavano, inoltre, di un sistema murario che fosse in grado di:
- raggiungere elevate altezze fuori terra;
- essere da subito sovraccaricato (senza attendere tempi di maturazione);
- creare un “riporto rinforzato” e quindi già stabilmente compattato;
- avere una ridotta pendenza del paramento murario esterno.
Sono state eseguite tutte le verifiche di stabilità “interne” (sistema murario) ed “esterne” (sistema “murario” + substrati circostanti), come:
- verifica a ribaltamento, a slittamento e carico limite su fondazione (“interne”);
- verifica di stabilità globale (“esterne”).
Motivazione della scelta
Il sistema Rockwood ha dato, ai progettisti, garanzia di poter realizzare in opera una terra rinforzata soddisfacente alle necessità progettuali.
Le murature di contenimento in Rockwood partono da un piano di fondazione, precedentemente livellato e compattato, sul quale è stato realizzato uno strato di 20cm circa di calcestruzzo.
La posa delle murature di contenimento si inserisce nella più grande opera denominata “Passante di Mestre” (cantiere Venice Link – Preganziol) riguardante la realizzazione di un nuovo tratto autostradale, più opere complementari, formante un by-pass alla zona di Mestre: la finalità è quella di liberare da gran parte del traffico la “famosa” Tangenziale.
Quando fu progettata nel 1972, la Tangenziale di Mestre fu concepita come un raccordo autostradale, mentre con il tempo è diventata parte del sistema viario urbano ed extra-urbano.
Il problema principale risiede nel fatto che nell’area veneziana si incrociano due grandi arterie di transito nazionale ed internazionale: 1) Corridoio V Lisbona-Kiev – 2) Corridoio Adriatico.
La Tangenziale di Mestre inoltre costituisce un’arteria attraversata anche dal traffico locale. In essa sfociano le vie Miranese, Castellana e Terraglio e per questo rappresenta un raccordo inevitabile per l’attraversamento dell’hinterland mestrino.
Il problema principale era quello di poter utilizzare, come inerte di rinforzo/riempimento, il terreno derivante dagli scavi. Considerando che il sub-strato prevalente è costituito da “argille limose”, avente scadenti caratteristiche geotecniche, è stato condotto, da parte dei progettisti, un accurato studio geologico/geotecnico che ha previsto “arricchimento” (stabilizzatura), dell’inerte, mediante calce.
Le prove di laboratorio hanno dati esiti assolutamente positivi ottenendo un inerte avente angolo di attrito minimo pari a 32° e un buon grado di coesione.
I progettisti necessitavano, inoltre, di un sistema murario che fosse in grado di:
- raggiungere elevate altezze fuori terra;
- essere da subito sovraccaricato (senza attendere tempi di maturazione);
- creare un “riporto rinforzato” e quindi già stabilmente compattato;
- avere una ridotta pendenza del paramento murario esterno.
Sono state eseguite tutte le verifiche di stabilità “interne” (sistema murario) ed “esterne” (sistema “murario” + substrati circostanti), come:
- verifica a ribaltamento, a slittamento e carico limite su fondazione (“interne”);
- verifica di stabilità globale (“esterne”).
Motivazione della scelta
Il sistema Rockwood ha dato, ai progettisti, garanzia di poter realizzare in opera una terra rinforzata soddisfacente alle necessità progettuali.
Le murature di contenimento in Rockwood partono da un piano di fondazione, precedentemente livellato e compattato, sul quale è stato realizzato uno strato di 20cm circa di calcestruzzo.