RISANAMENTO SOSTENIBILE DELLA COPERTURA
Valorizzare l’edificio e proteggere l’ambiente.
Negli ultimi anni, l’attenzione verso l’edilizia sostenibile è cresciuta in modo significativo.
Un modo efficace per valorizzare un edificio e ridurne l’impatto ambientale è concentrarsi sulla copertura, puntando a incrementarne la durabilità e migliorarne le prestazioni in termini di risparmio energetico.
Risanamento della copertura Le scelte riguardanti i materiali impiegati, le tecniche di applicazione e la manutenzione hanno un impatto significativo sul rendimento e la sostenibilità delle coperture. Pertanto, è fondamentale considerare attentamente questi aspetti durante la progettazione di interventi di risanamento e rifacimento conservativo.
L’edilizia sostenibile non solo contribuisce alla conservazione delle risorse naturali, ma offre anche vantaggi economici a lungo termine. Investire in un rifacimento o risanamento conservativo della copertura può portare a notevoli risparmi energetici e riduzione dei costi di manutenzione nel corso degli anni, migliorando anche il comfort abitativo e la qualità dell’edificio. Spesso si pensa che la soluzione migliore per risanare una copertura sia realizzarla ex-novo, eliminando la stratigrafia esistente e partendo da zero per eliminare eventuali difetti. Tuttavia, questo approccio comporta spesso costi elevati per la demolizione, un notevole spreco di energia e un impatto ambientale non trascurabile. Un approccio sostenibile che vale la pena considerare è quello della sovracopertura. Questo metodo consente di preservare la copertura esistente, riducendo notevolmente i costi e limitando l’impatto ambientale associato alla demolizione e alla produzione di materiali di scarto e può essere una soluzione vantaggiosa sia dal punto di vista economico che ambientale. Un esempio concreto di questo tipo è l’intervento realizzato sulla Chiesa delle Suore Sacramentine di Oristano. Questo edificio sacro, progettato dall’architetto Erminia Bòttari alla fine degli anni Settanta, rappresenta un importante punto di riferimento per la comunità locale. Le pregevoli opere d’arte presenti nella chiesa testimoniano la devozione e il talento degli artisti che hanno contribuito alla sua creazione.
Durante l’intervento di risanamento della particolare copertura ‘a vela’ in calcestruzzo armato della chiesa, è stata adottata una strategia sostenibile. La copertura esistente impermeabilizzata con membrane bituminose è stata dapprima pulita e regolarizzata. La particolare pendenza e forma del tetto ha fatto scegliere al progettista le membrane leggere con tecnologia Reoxthene, che avendo un peso inferiore del 30% rispetto alle membrane tradizionali hanno notevolmente facilitato le fasi applicative. E’ stata utilizzata in particolare Polyflex Light Evolution P, la nuova versione di membrana elastoplastomerica con flessibilità -20 °C che, grazie all’impiego di un supporto in filo continuo stabilizzato di ultima generazione e al maggiore contenuto di polimeri di sintesi, si colloca nella fascia di Classe S secondo i requisiti prestazionali previsti dal Codice di Pratica IGLAE. Questa membrana garantisce una maggiore velocità di applicazione (fino al 27% in meno rispetto alla velocità di posa delle membrane tradizionali, come dimostrato da diversi test applicativi), una movimentazione più agile, una maggiore adesività e una maggiore durabilità del prodotto. Inoltre, Polyflex Light Evolution P dispone di dichiarazione di prestazione ambientale EPD, che certifica il suo impatto sull’ambiente.
Infine, è stata applicata la membrana liquida fibrata Polysint Sun Reflect, che offre una protezione efficace contro gli agenti atmosferici grazie alla sua elevata riflettanza solare (SRI 105) ed emissività termica.
Questo caso di studio dimostra come il risanamento con sovracopertura possa essere un’opzione interessante da considerare per chiunque desideri effettuare interventi di risanamento conservativo, ottenendo risultati di alta qualità con un minor impatto sull’ambiente.
Un modo efficace per valorizzare un edificio e ridurne l’impatto ambientale è concentrarsi sulla copertura, puntando a incrementarne la durabilità e migliorarne le prestazioni in termini di risparmio energetico.
Risanamento della copertura Le scelte riguardanti i materiali impiegati, le tecniche di applicazione e la manutenzione hanno un impatto significativo sul rendimento e la sostenibilità delle coperture. Pertanto, è fondamentale considerare attentamente questi aspetti durante la progettazione di interventi di risanamento e rifacimento conservativo.
L’edilizia sostenibile non solo contribuisce alla conservazione delle risorse naturali, ma offre anche vantaggi economici a lungo termine. Investire in un rifacimento o risanamento conservativo della copertura può portare a notevoli risparmi energetici e riduzione dei costi di manutenzione nel corso degli anni, migliorando anche il comfort abitativo e la qualità dell’edificio. Spesso si pensa che la soluzione migliore per risanare una copertura sia realizzarla ex-novo, eliminando la stratigrafia esistente e partendo da zero per eliminare eventuali difetti. Tuttavia, questo approccio comporta spesso costi elevati per la demolizione, un notevole spreco di energia e un impatto ambientale non trascurabile. Un approccio sostenibile che vale la pena considerare è quello della sovracopertura. Questo metodo consente di preservare la copertura esistente, riducendo notevolmente i costi e limitando l’impatto ambientale associato alla demolizione e alla produzione di materiali di scarto e può essere una soluzione vantaggiosa sia dal punto di vista economico che ambientale. Un esempio concreto di questo tipo è l’intervento realizzato sulla Chiesa delle Suore Sacramentine di Oristano. Questo edificio sacro, progettato dall’architetto Erminia Bòttari alla fine degli anni Settanta, rappresenta un importante punto di riferimento per la comunità locale. Le pregevoli opere d’arte presenti nella chiesa testimoniano la devozione e il talento degli artisti che hanno contribuito alla sua creazione.
Durante l’intervento di risanamento della particolare copertura ‘a vela’ in calcestruzzo armato della chiesa, è stata adottata una strategia sostenibile. La copertura esistente impermeabilizzata con membrane bituminose è stata dapprima pulita e regolarizzata. La particolare pendenza e forma del tetto ha fatto scegliere al progettista le membrane leggere con tecnologia Reoxthene, che avendo un peso inferiore del 30% rispetto alle membrane tradizionali hanno notevolmente facilitato le fasi applicative. E’ stata utilizzata in particolare Polyflex Light Evolution P, la nuova versione di membrana elastoplastomerica con flessibilità -20 °C che, grazie all’impiego di un supporto in filo continuo stabilizzato di ultima generazione e al maggiore contenuto di polimeri di sintesi, si colloca nella fascia di Classe S secondo i requisiti prestazionali previsti dal Codice di Pratica IGLAE. Questa membrana garantisce una maggiore velocità di applicazione (fino al 27% in meno rispetto alla velocità di posa delle membrane tradizionali, come dimostrato da diversi test applicativi), una movimentazione più agile, una maggiore adesività e una maggiore durabilità del prodotto. Inoltre, Polyflex Light Evolution P dispone di dichiarazione di prestazione ambientale EPD, che certifica il suo impatto sull’ambiente.
Infine, è stata applicata la membrana liquida fibrata Polysint Sun Reflect, che offre una protezione efficace contro gli agenti atmosferici grazie alla sua elevata riflettanza solare (SRI 105) ed emissività termica.
Questo caso di studio dimostra come il risanamento con sovracopertura possa essere un’opzione interessante da considerare per chiunque desideri effettuare interventi di risanamento conservativo, ottenendo risultati di alta qualità con un minor impatto sull’ambiente.
Pubblicato su Specializzata 273 - Giugno 2023