Sicurezza sismica sugli ancoranti
Alla luce degli ultimi drammatici avvenimenti verificatisi in Emilia Romagna, Bossong fa il punto sul tema.
Attualmente in Europa gli ancoranti post-installati (chimici e meccanici) per uso in calcestruzzo sono regolati dalla linea guida EOTA (Organizzazione Europea per le Omologazioni Tecniche) ETAG-001: METAL ANCHORS FOR USE IN CONCRETE. Questo documento è composto da una parte generale, da cinque parti specifiche a seconda della tipologia di ancorante, e da tre allegati di cui uno dedicato alla progettazione.
Oltre a ciò gravitano intorno a tale linea guida diversi EOTA Technical Report (TR) che fanno riferimento a specifiche tematiche come le connessioni post-installata di barre ad aderenza migliorata (cosiddette riprese di getto) e la resistenza al fuoco degli ancoranti.
L’ETAG-001 risulta quindi un documento corposo e complesso, ma è l’unico riferimento per i produttori di ancoranti chimici e meccanici che intendono qualificare i propri prodotti in accordo ai requisiti essenziali definiti dalla Direttiva Prodotti da Costruzione 89/106 (che dal luglio del 2013 sarà sostituita dalla Regolamento Prodotti da Costruzione) al fine di ottenere la marcatura CE.
L’ETAG-001 (l’edizione attualmente in vigore è del Novembre 2006) specifica chiaramente cheil metodo di qualifica e di progettazione degli ancoranti è definito e valido solo per azioni di tipostatico e quasi-statico.
Di fatto perciò, l’uso di ancoranti per azioni sismiche, ad oggi, non è ancora regolato a livello europeo. Ovvero non esiste un protocollo di prova ufficiale a livello europeo che consenta aiproduttori di ancoranti di qualificare i propri prodotti per azioni di tipo sismico.
Considerando che la maggior parte dell’Europa (ed il territorio italiano in modo particolare) è classificata come zona sismica, questa è una lacuna normativa non indifferente.
Nel 2007 la Commissione Europea ha dato quindi mandato all’ EOTA di integrare la linea guida ETAG 001 con un protocollo di prova mirato alla qualifica sismica degli ancoranti post-installati.
Dopo cinque anni di lavoro la linea guida europea per la qualifica sismica degli ancoranti ha preso vita ed è arrivata alla sua forma finale per quel che riguarda il contenuto tecnico.
La pubblicazione ufficiale del protocollo di prova è attesa presumibilmente per la metà del prossimo anno.
Oltre a ciò gravitano intorno a tale linea guida diversi EOTA Technical Report (TR) che fanno riferimento a specifiche tematiche come le connessioni post-installata di barre ad aderenza migliorata (cosiddette riprese di getto) e la resistenza al fuoco degli ancoranti.
L’ETAG-001 risulta quindi un documento corposo e complesso, ma è l’unico riferimento per i produttori di ancoranti chimici e meccanici che intendono qualificare i propri prodotti in accordo ai requisiti essenziali definiti dalla Direttiva Prodotti da Costruzione 89/106 (che dal luglio del 2013 sarà sostituita dalla Regolamento Prodotti da Costruzione) al fine di ottenere la marcatura CE.
L’ETAG-001 (l’edizione attualmente in vigore è del Novembre 2006) specifica chiaramente cheil metodo di qualifica e di progettazione degli ancoranti è definito e valido solo per azioni di tipostatico e quasi-statico.
Di fatto perciò, l’uso di ancoranti per azioni sismiche, ad oggi, non è ancora regolato a livello europeo. Ovvero non esiste un protocollo di prova ufficiale a livello europeo che consenta aiproduttori di ancoranti di qualificare i propri prodotti per azioni di tipo sismico.
Considerando che la maggior parte dell’Europa (ed il territorio italiano in modo particolare) è classificata come zona sismica, questa è una lacuna normativa non indifferente.
Nel 2007 la Commissione Europea ha dato quindi mandato all’ EOTA di integrare la linea guida ETAG 001 con un protocollo di prova mirato alla qualifica sismica degli ancoranti post-installati.
Dopo cinque anni di lavoro la linea guida europea per la qualifica sismica degli ancoranti ha preso vita ed è arrivata alla sua forma finale per quel che riguarda il contenuto tecnico.
La pubblicazione ufficiale del protocollo di prova è attesa presumibilmente per la metà del prossimo anno.