10° Rapporto Congiunturale e Previsionale del CRESME sul Mercato dell’installazione degli impianti negli edifici in Italia 2024-2026

“Nel 2023 l’installazione degli impianti nell’edilizia ha registrato una diminuzione del mercato del -4,2% rispetto al 2022 che, lo ricordiamo, ha rappresentato un anno di picco storico. Si tratta di una contrazione meno pesante di quella attesa a guardare i dati di alcuni comparti produttivi. – dichiara l’arch. Lorenzo Bellicini, Direttore Tecnico Cresme – La dinamica negativa sarà più intensa nel 2024, anno per il quale si prevede una flessione del -8,3%. Ma ci si aspetta poi una stabilizzazione delle attività già nel 2025 e 2026.”
L’installazione impianti ha anche evidenziato al suo interno dinamiche diversificate ed è stato fortemente condizionato dall’andamento dei comparti del mercato delle costruzioni. Ha infatti inciso da un lato il rallentamento degli investimenti in riqualificazione degli edifici residenziali nel 2023 e il forte rallentamento atteso per il 2024 (sono numerosi i fattori alla base del calo, fra i primi ovviamente il depotenziamento degli incentivi), ma anche la straordinaria positiva stagione dell’edilizia pubblica (in particolare scuole ed ospedali) la cui spesa sta crescendo a due cifre.
 
Dinamica complessiva del mercato italiano degli impianti per gli edifici miliardi di euro - Prezzi costanti 2012

In particolare, nel 2023 e nella previsione 2024 diminuisce sensibilmente la spesa per l’installazione degli impianti di climatizzazione (invernale ed estiva): rispettivamente -8,8% e -17,6%. Ma si tratta anche del settore che nel biennio ’21/’22 ha beneficiato maggiormente dei dispositivi incentivanti e che anche nel 2023 nell’ambito dei lavori nei condomini ha potuto ammortizzare la caduta grazie alla durata complessiva dei cantieri con i relativi permessi comunali ottenuti prima dello stop alla cessione del credito (DL n° 11, febbraio ’23). La flessione del 2024 (-17,6%) sarà evidentemente più drastica e già in parte anticipata nel 2023 dai produttori di caldaie, pompe di calore e climatizzatori. Il fatturato dell’industria è stato infatti caratterizzato negli anni precedenti dalle ingenti vendite al sistema della distribuzione che ha accumulato stock in previsione dell’aumento dei prezzi e della maturazione dei cantieri del Superbonus.

Prosegue invece il momento favorevole per gli impianti di ascensore e di sollevamento (+8,1% nel 2023, +6,4% nel 2024 e +3,4% nel 2025) grazie anche alla normativa per il superamento delle barriere architettoniche e al relativo bonus incentivante (75%), oltretutto confermato per quanto riguarda i meccanismi di mobilità verticale con l’opzione dello sconto in fattura e cessione del credito per i condomini (oltre che per redditi bassi o presenza di soggetti disabili).  

Allo stesso modo appare positiva, sia pure a tenui ritmi la crescita degli impianti per la sicurezza antintrusione e incendio e altro) e degli automatismi di chiusure.
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