40^ edizione del Cersaie a Bologna dal 25 al 29 settembre 2023

“La sfida dell’innovazione e della ripartenza per il nostro Made in Italy” e il pay off  di Cersaie 2023: una edizione da tutto esaurito: i 15 padiglioni disponibili quest’anno che hanno una superficie complessiva di 145.000 metri quadrati interamente occupata con 624 espositori: le aziende di ceramica presenti sfiorano il 57% del totale, mentre l’arredobagno rappresenta il 15%. Di assoluto rilievo è la componente estera, nell’ordine del 40%, che conferma ancora una volta l’internazionalità di Cersaie”.
Sulle iniziative volte a celebrare il quarantennale di Cersaie, Emilio Mussini  - Vice Presidente di Confindustria Ceramica - ha illustrato il percorso espositivo in fiera composta da 5 stazioni, la prima delle quali, al Centro Servizi, rappresenterà un teaser delle restanti 4 situate nella Galleria 21/22, due nella Galleria 25/25 e l’ultima nella Mall del padiglione 37. Ognuna di esse è composta da una grafica che rappresenta i prodotti e i personaggi del decennio, unitamente ad uno o più video con immagini di applicazione di prodotti, contesto storico ed eventi a Cersaie e con musiche del tempo. Senza dimenticare, con uno sguardo al futuro, le nuove evoluzioni ed applicazioni del prodotto ceramico.
 
Si conferma il programma culturale ‘Costruire Abitare Pensare’ con nomi di primo piano nel mondo dell’architettura contemporanea. I 18 Cafè della Stampa si terranno nell’Agorà dei Media nella mall 29/30 e saranno, anticipati – la settimana prima della fiera – da un roadshow digitale in collaborazione con 5 editori stranieri. Si conferma anche quest’anno l’iniziativa Cersaie Disegna la tua Casa. Le novità di questa 40° edizione di Cersaie riguardano anche il mondo della posa, con uno sguardo rivolto alle future generazioni e alla formazione professionale: 6 giovanissimi ragazzi, di età compresa tra i 17 e i 23 anni, si cimenteranno nella creazione di un manufatto, con l’utilizzo di piastrelle di diversi formati.
 
Ripensare lo spazio architettonico è stato il fulcro dell’intervento dell’architetto Massimo Iosa Ghini. “La vera sfida è quella di prosperare nell’armonizzazione, ovvero riuscire a generare sviluppo mantenendo la capacità di preservare l’ambiente. La ceramica è un prodotto del territorio sia sul piano geografico che soprattutto concettuale, che ha vissuto un’evoluzione straordinaria grazie anche all’innovazione tecnologica”. La ceramica e l’arredobagno non vivono più in una dimensione autonoma, ma grazie alla ricerca e all’innovazione entrano di diritto nelle nuove destinazioni d’uso dell’edilizia, avviando nuove sfide sullo spazio, sulla qualità dell’esistenza e sulla sostenibilità. La ceramica è il prodotto principe delle superfici perché consente di interpretare diverse esigenze estetiche e di utilizzo, nel pieno rispetto dell’ambiente.

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