Eclisse per una villa a Levata di Curtatone (MN)

Il caso è quello di una villetta tipica degli anni Settanta della Pianura Padana caratterizzata da un’impostazione compatta e linee semplici, con tetto a padiglione e grandi balconi aggettanti.
Il progetto ha previsto una ridefinizione generale della distribuzione interna: alcune vecchie porte sono state sostituite con aperture a scomparsa per migliorare l’agibilità degli spazi più ristretti, come nel bagno dove è stato installato un controtelaio per porta scorrevole ad anta singola ECLISSE Unico. Negli ambienti di più grandi dimensioni, quale ad esempio il soggiorno si è invece optato per mobili contenitori a tutta altezza, incassati a filo muro con maniglia a gola. In un’ottica di pulizia e coerenza formale anche la porta che conduce al living è filo muro, soluzione resa possibile dall’apposito telaio ECLISSE Syntesis Line battente. Infine, lo stesso battiscopa è raso parete in rovere e della stessa finitura del pavimento. Un battiscopa sporgente avrebbe in qualche modo vanificato la volontà di minimizzare la presenza della porta. Per ottenere questa risultato, è stato predisposto l’incavo per il battiscopa e collocati gli appositi profili in alluminio ECLISSE Syntesis Battiscopa in fase di costruzione della muratura, prima di eseguire l’intonacatura e la posa del pavimento.  L’intervento di coibentazione termica dell’involucro edilizio è stato realizzato in parte dall’esterno ed in parte dall’interno:  le pareti perimetrali del piano rialzato, realizzate con muratura portante di blocchi di laterizio porizzato da 30 cm di spessore sono state rivestite esternamente con un cappotto in pannelli di sughero bruno tostato di spessore 18cm, mentre internamente è stata realizzata una controparete isolata con un materassino di fibra di Juta da 6cm di spessore e chiusa con una lastra in fibrogesso. Sulle pareti del piano mansardato si è invece intervenuti dall’interno: si è posato un primo strato di pannelli in fibra di legno di spessore 8cm, tassellati alla parete ed interposti a morali in legno di Abete ogni 60cm, poi un telo freno al vapore igrovariabile, un secondo strato costituito da un materassino in fibra di legno di spessore 4 cm ed infine un pannello di fibrogesso a chiusura del pacchetto. Lo stesso sistema (ma con spessore 8+6 cm) è stato utilizzato anche per la coibentazione dall’interno dei soffitti verso sottotetto non riscaldato e non accessibile, realizzato con muretti e tavelloni su solaio in laterocemento. Anche la copertura del piano mansardato, con struttura in laterocemento, è stata coibentata dall’interno, con un sistema simile, senza però utilizzare il telo freno al vapore, poiché il pacchetto è stato chiuso con pannelli in fibra di legno di spessore 3 cm, con lati maschiati e superficie prefinita in cellulosa bianca, che integrano anche le funzioni di freno al vapore e tenuta all’aria. Infine il pavimento verso il piano seminterrato, in parte non riscaldato, è stato isolato con un pannello in poliuretano di spessore 4cm ed un massetto in cemento cellulare leggero di spessore 18cm, il tutto posato su di un telo in polietilene con funzione di barriera al vapore e tenuta all’aria. Per quanto riguarda i serramenti la scelta è ricaduta su di un particolare tipo di infisso (con sigillo Finestra Qualità CasaClima Classe Gold) con telaio completamente a scomparsa sui 4 lati, realizzato in legno di abete laccato bianco e con controtelaio del tipo monoblocco, realizzato in PUR massive e sughero, che integra il cassonetto e le spalle con guide isolate per frangisole e zanzariera. La cura maniacale riservata in cantiere alla tenuta all’aria ha permesso di raggiungere l’eccellente valore di n50, max=0,21h-1 nel test BlowerDoor finale. 
 Per quanto riguarda l’impianto di riscaldamento/raffrescamento si è deciso di utilizzare un sistema “tutta aria”, senza l’utilizzo di terminali di emissione “tradizionali” di tipo radiante. 

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